Disegnando la vignetta per questa domenica, legata alle parole del Vangelo quando Gesรน dice: โโฆ io sono in mezzo a voiโ, ho voluto fare un Gesรน decisamente sovrappeso, dalla corporatura estremamente tonda. Lโironia della vignetta sta nel fatto che visto il distanziamento obbligatorio di almeno un metro tra i fedeli in chiesa, Gesรน in mezzo si puรฒ permettere di essere bello largo. Mia sorella vedendo la vignetta mi ha detto: โCarina, ma stai attento al body shamingโฆ qualcuno potrebbe offendersi facendo ironia sulla rotonditร di Gesรน!โ.
Il body shaming, che in italiano si traduce con โderisione del corpoโ, รจ un termine internazionale che dice l’atto di deridere una persona per il suo aspetto fisico. Con il โbody shamingโ qualsiasi caratteristica fisica puรฒ essere presa di mira, specialmente se si discosta da quei canoni di bellezza che sono imposti dalla cultura, ma che non rispecchiano la reale varietร delle persone: altezza, colore della pelle, costituzione fisica, dettagli del corpoโฆ Forse ci sembra una piccola cosa, ma in realtร quanta sofferenza si รจ creata prendendo in giro una persona perchรฉ ha una determinata caratteristica fisica? E quando questa presa in giro รจ diventata vera e propria esclusione sociale e lavorativa, quanto male si รจ fatto a livello di relazioni sociali?
Tutto questo nasce dagli schemi a volte troppo rigidi di bellezza e di cosiddetta normalitร , che dividono arbitrariamente le persone in belle o brutte, in normali o anormali. Penso che un poโ di colpa forse sta anche nello stesso modo di rappresentare i personaggi sacri della Bibbia, in primis Gesรน, Maria, gli apostoli e i santi. Nessuno per rappresentare Gesรน o Maria in qualche pittura o anche rappresentazione cinematografica si sognerebbe di usare lโimmagine di una persona โbruttaโ secondo gli schemi di bellezza imposti dalla maggioranza. E cosรฌ Gesรน, Maria e i Santi sono sempre magri, alti, perfettiโฆ se non addirittura biondi e con gli occhi azzurri, se pensati da noi Europei.
Cโรจ una espressione nel Vangelo di questa domenica che nella traduzione italiana non rende bene il senso della parola greca con quale Matteo scrive il suo Vangelo. Quando scrive โse due di voi sulla terra si metteranno dโaccordoโฆโ, usa una parola greca che richiama la parola โsinfoniaโ. Gesรน ha in mente una comunitร di persone che quando sono insieme formano una vera e propria sinfonia, ed รจ allora che lui รจ presente, che Dio รจ presente.
Essere in sinfonia significa dare spazio a tutti, in tutti i modi, superando schemi rigidi e visioni chiuse. ร proprio come una orchestra dove ogni strumento ha il suo posto e il suo perchรฉ. Che sia piccolo o grande, che sia a fiato o a corda o percussione, che suoni di piรน o di meno, che segua un rigo musicale o un altro, alla fine ogni strumento partecipa allโunica sinfonia. Non avrebbe senso dire che uno strumento รจ piรน bello di un altro, perchรฉ ognuno ha la sua bellezza nel fatto stesso di fare la sua parte per la sinfonia generale.
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Questa รจ la comunitร che sogna Gesรน e che insegna ai suoi discepoli. Questa รจ la comunitร dei primi cristiani e che anche noi siamo chiamati a costruire. Non cโรจ spazio per il โbody shamingโ, cioรจ per ogni forma di discriminazione e di giudizio, ma proprio come cristiani siamo i primi nemici di questa forma di derisione e giudizio che esclude e crea sofferenza e fratture nella comunitร umana.
โLa bellezza sta negli occhi di chi guardaโ dice un famoso proverbio. Per Dio noi siamo tutti belli indipendentemente dalle nostre caratteristiche fisiche e anche di vita, perchรฉ gli occhi di Dio sono pieni di amore.
Una comunitร come la nostra deve avere questo stesso sguardo, in modo che la sinfonia delle nostre vite diverse mostri al mondo la bellezza dellโamore di Dio.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)