Nel leggere questo passo del Vangelo, dobbiamo avere il coraggio di sostituire il nome delle città biasimate da Gesù con il nostro nome: e chiedere a noi stessi se per caso ci siamo accorti dei prodigi che sono accaduti in mezzo a voi. Se abbiamo ascoltato chi ci parlava davvero di Gesù o se lo abbiamo disprezzato, disprezzando anche il Padre celeste.
Poesia
I tuoi prodigi.
Sono come una luce.
Svelano chi sei.
Svelano chi sono.
I tuoi prodigi.
Sono una luce tra me e te.
Tu, il mio Dio.
Il mio amore.
Il mio Gesù.
Io, la tua creatura.
La tua amata.
La tua Zippi.
Questo fa un prodigio.
Mi fa vedere la verità.
Su di me.
Su di te.
In ginocchio.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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