Commento al Vangelo del 6 marzo 2016 โ€“ Missionari della Via

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figliol prodigo[ads2]Gesรน sta iniziando la sua missione pubblica proprio dalla cittร  in cui ha vissuto normalmente, lavorando e pregando da buon ebreo praticante. E qui si verifica uno scontro; Gesรน infatti, proprio a Nazareth, dopo aver letto un passo di Isaia, fa capire che: Oggi, in me, si realizzano tutte le vostre attese di gioia, di pace, di pienezza di vita, di salvezza.

Sono io quello che aspettate! Sono io, direbbe anche a te che leggi, che cerchi quando cerchi il perdono, la felicitร , il senso della tua vita! In me c โ€™รจ tutto quello che il tuo cuore cerca! Anzi, allora come oggi Gesรน va oltre ogni attesa: infatti Egli non รจ solo un uomo inviato da Dio, il Messia, ma รจ il Figlio stesso di Dio: Gesรน รจ Dio ! Ecco la sfida anche per noi: riconoscere che quellโ€™uomo semplice , mite e forte, umile e autorevole, morto in croce per amor nostro e poi risorto, รจ proprio Dio! E se riconosciamo che Gesรน รจ Dio, nella nostra vita cambia tutto : in Lui vedo lโ€™uomo vero che ama Dio con tutto il cuore e gli altri con tutto se stesso; e in Lui vedo Dio, che mi ama fino a dar la vita per me, e mi insegna a vivere da figlio di Dio e fratello di tutti !

Quelli che lโ€™ascoltano perรฒ si mettono a obiettare: ma come, costui non รจ il figlio di Giuseppe? ma fino a ieri stavi qua con noi, ora ci vorresti insegnare qualcosa? Si fermano a ciรฒ che pensano di sapere di lui; ma ciรฒ che sanno non รจ vero, o รจ quantomeno parziale. Infatti, specialmente il Vangelo di Luca, ci ha detto meglio degli altri che Gesรน non รจ figlio di Giuseppe, ma รจ figlio del Padre eterno, generato verginalmente nel grembo di Maria. Che cosa ha impedito ai concittadini di riconoscere Gesรน e di credergli? Il ruolo e le etichette che gli hanno appiccicato addosso. Questo gli impedisce di riconoscere la veritร  di questa Persona. Questo accade con Gesรน ancora oggi, con la chiesa che tanti criticano, riempiendosi la bocca di luoghi comuni, non andando oltre, scorgendo โ€œil di piรนโ€ dello Spirito di Dio che la guida e che per mezzo suo ci fa incontrare Gesรน vivo nei sacramenti . Questo puรฒ toccare anche noi, quando non riconosciamo nella veritร  gli altri, etichettandoli in base alla professione, al ruolo, ai limiti che possono avere , al โ€œsoprannomeโ€ โ€ฆ pensiamo di sapere tutto noi, e cosรฌ diventiamo incapaci di vedere negli altri il bene e la loro unicitร  .

Tutto questo ci dice che anche in ognuno di noi cโ€™รจ un โ€œdi piรนโ€. Il papa ha detto che solo la grazia spiega lโ€™uomo , cioรจ lโ€™amore che Dio ha per me, chi sono io per Lui. Gesรน entra in rotta con i nazareni perchรฉ deve svelare il suo segreto. Tutti noi dobbiamo scoprire il nostro segreto nel nostro rapporto con Dio: per Gesรน รจ essere la seconda persona della Trinitร ; per noi, suoi figli adottivi, ยซInizia dal sapere che abbiamo una matrice di grazia, qualcosa di bello celato in Dio, che si svela quando iniziamo a camminare secondo la Sua volontร . Cโ€™รจ una veritร  piรน bella e piรน luminosa su ciascuno di noi che dobbiamo scoprire e assumere, uscendo dalle nostre infantilitร , smettendo di essere ciรฒ che gli altri pensano o vogliono da noi, per essere ciรฒ che veramente siamo. Dio ci rivela a noi stessi; รจ la sua grazia che ci rivela chi siamo. รˆ meraviglioso scoprire chi siamo per Dio, liberandoci dai retaggi che ci portiamo addosso, per diventare nuove creatureยป (F. Rosini) .

Per diventarlo, dobbiamo fare attenzione allโ€™atteggiamento dei nazaretani: condannare il profeta, cioรจ colui che viene a scuotere, a chiamare al cambiamento, alla conversione; preferiscono il loro โ€œquieto vivereโ€, le loro abitudini, la loro mentalitร . Non vogliono seguire altro che la loro testa! Qui cโ€™รจ una sfida per tutti noi: il Vangelo ci chiama costantemente a crescere, a rivedere i nostri criteri, i nostri giudizi, le nostre abitudini. Noi lo facciamo? Riflettiamo sulla nostra coscienza? E siamo poi a nostra volta โ€œprofetiโ€ per gli altri, spingendo al bene, non adeguandoci al โ€œcosรฌ fan tutti?โ€, perchรฉ abbiamo capito di aver una meta piรน grande, che รจ il cielo? Sรฌ, Gesรน ci invita a โ€œuscire dalla nostra terraโ€, a seguirlo, per capire chi siamo realmente, qual รจ la nostra missione, che posto abbiamo nella storia!

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Fonte: Missionari della Via

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Quarta Domenica del Tempo di Quaresima

[ads2]Lc 15, 1-3. 11-32
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 06 โ€“ 12 Marzo 2016
  • Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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