Sono io quello che aspettate! Sono io, direbbe anche a te che leggi, che cerchi quando cerchi il perdono, la felicitร , il senso della tua vita! In me c โรจ tutto quello che il tuo cuore cerca! Anzi, allora come oggi Gesรน va oltre ogni attesa: infatti Egli non รจ solo un uomo inviato da Dio, il Messia, ma รจ il Figlio stesso di Dio: Gesรน รจ Dio ! Ecco la sfida anche per noi: riconoscere che quellโuomo semplice , mite e forte, umile e autorevole, morto in croce per amor nostro e poi risorto, รจ proprio Dio! E se riconosciamo che Gesรน รจ Dio, nella nostra vita cambia tutto : in Lui vedo lโuomo vero che ama Dio con tutto il cuore e gli altri con tutto se stesso; e in Lui vedo Dio, che mi ama fino a dar la vita per me, e mi insegna a vivere da figlio di Dio e fratello di tutti !
Quelli che lโascoltano perรฒ si mettono a obiettare: ma come, costui non รจ il figlio di Giuseppe? ma fino a ieri stavi qua con noi, ora ci vorresti insegnare qualcosa? Si fermano a ciรฒ che pensano di sapere di lui; ma ciรฒ che sanno non รจ vero, o รจ quantomeno parziale. Infatti, specialmente il Vangelo di Luca, ci ha detto meglio degli altri che Gesรน non รจ figlio di Giuseppe, ma รจ figlio del Padre eterno, generato verginalmente nel grembo di Maria. Che cosa ha impedito ai concittadini di riconoscere Gesรน e di credergli? Il ruolo e le etichette che gli hanno appiccicato addosso. Questo gli impedisce di riconoscere la veritร di questa Persona. Questo accade con Gesรน ancora oggi, con la chiesa che tanti criticano, riempiendosi la bocca di luoghi comuni, non andando oltre, scorgendo โil di piรนโ dello Spirito di Dio che la guida e che per mezzo suo ci fa incontrare Gesรน vivo nei sacramenti . Questo puรฒ toccare anche noi, quando non riconosciamo nella veritร gli altri, etichettandoli in base alla professione, al ruolo, ai limiti che possono avere , al โsoprannomeโ โฆ pensiamo di sapere tutto noi, e cosรฌ diventiamo incapaci di vedere negli altri il bene e la loro unicitร .
Tutto questo ci dice che anche in ognuno di noi cโรจ un โdi piรนโ. Il papa ha detto che solo la grazia spiega lโuomo , cioรจ lโamore che Dio ha per me, chi sono io per Lui. Gesรน entra in rotta con i nazareni perchรฉ deve svelare il suo segreto. Tutti noi dobbiamo scoprire il nostro segreto nel nostro rapporto con Dio: per Gesรน รจ essere la seconda persona della Trinitร ; per noi, suoi figli adottivi, ยซInizia dal sapere che abbiamo una matrice di grazia, qualcosa di bello celato in Dio, che si svela quando iniziamo a camminare secondo la Sua volontร . Cโรจ una veritร piรน bella e piรน luminosa su ciascuno di noi che dobbiamo scoprire e assumere, uscendo dalle nostre infantilitร , smettendo di essere ciรฒ che gli altri pensano o vogliono da noi, per essere ciรฒ che veramente siamo. Dio ci rivela a noi stessi; รจ la sua grazia che ci rivela chi siamo. ร meraviglioso scoprire chi siamo per Dio, liberandoci dai retaggi che ci portiamo addosso, per diventare nuove creatureยป (F. Rosini) .
Per diventarlo, dobbiamo fare attenzione allโatteggiamento dei nazaretani: condannare il profeta, cioรจ colui che viene a scuotere, a chiamare al cambiamento, alla conversione; preferiscono il loro โquieto vivereโ, le loro abitudini, la loro mentalitร . Non vogliono seguire altro che la loro testa! Qui cโรจ una sfida per tutti noi: il Vangelo ci chiama costantemente a crescere, a rivedere i nostri criteri, i nostri giudizi, le nostre abitudini. Noi lo facciamo? Riflettiamo sulla nostra coscienza? E siamo poi a nostra volta โprofetiโ per gli altri, spingendo al bene, non adeguandoci al โcosรฌ fan tutti?โ, perchรฉ abbiamo capito di aver una meta piรน grande, che รจ il cielo? Sรฌ, Gesรน ci invita a โuscire dalla nostra terraโ, a seguirlo, per capire chi siamo realmente, qual รจ la nostra missione, che posto abbiamo nella storia!
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Fonte: Missionari della Via
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Quarta Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: rosa
- Gs 5, 9. 10-12; Sal 33; 2 Cor 5, 17-21; Lc 15, 1-3. 11-32
[ads2]Lc 15, 1-3. 11-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ. Ma il padre disse ai servi: โPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโanello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ. Gli rispose il padre: โFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 06 โ 12 Marzo 2016
- Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net