Commento al Vangelo del 6 Maggio 2018 โ€“ Lucia Piemontese

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Le parole che ascoltiamo oggi, dal capitolo 15 del Vangelo di Giovanni, sono precedute dalla bella immagine della vite e dei tralci, che Gesรน usa per parlare dellโ€™amore fra Lui e noi. Come la linfa vitale scorre dalle radici al tronco fino ai tralci, cosรฌ lโ€™amore di Dio scorre dal Padre al Figlio fino ai discepoli.

Come ondate successive, si susseguono e accavallano espressioni molto importanti: rimanete nel mio amore, gioia piena, amatevi come io vi ho amato, chiamati amici e scelti, portare frutto che rimane. Non dimentichiamo che il contesto nel quale Gesรน dice queste cose รจ quello dellโ€™ultima cena con i discepoli, poco prima di raggiungere il Getsemani e iniziare la passione. Siamo nel lungo discorso di addio (cf Gv 14-16), รจ lโ€™ultima occasione per Gesรน di parlare con i suoi, per rincuorarli nel turbamento e rafforzarli nella fede, per fare le ultime raccomandazioni e consegnare le ultime promesse. Certamente questi discorsi sono stati rielaborati dalla comunitร  giovannea nella stesura definitiva del Vangelo, ma esprimono appieno i sentimenti di Gesรน, la trepidazione per i discepoli che deve lasciare e il desiderio che rimangano radicati in Lui cosรฌ da ricevere la pienezza della vita da Dio.

La prima cosa che il Signore dice รจ: Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Gesรน non ha trattenuto per sรฉ, gelosamente, lโ€™amore del Padre ma lo ha riversato sui discepoli, su di noi. E ora ci chiede di rimanere nel suo amore. Questo amore รจ come uno spazio, un abbraccio, una casa accogliente nella quale possiamo rimanere/dimorare. Il verbo rimanere (come anche la parola amore e il verbo amare) ricorre tante volte nel Vangelo di Giovanni, soprattutto in questo contesto, e indica una comunione dโ€™amore molto profonda. Gesรน non usa la costruzione ยซrimanete con meยป che รจ piรน consueta nel linguaggio corrente ma ยซrimanete in meยป, alludendo ad una relazione particolarmente stretta e intensa, ricca di reciprocitร  ed intimitร . Gesรน si offre come luogo nel quale possiamo dimorare sicuri in attesa che Lui torni, ci prenda con sรฉ e ci porti al posto che ha preparato per noi presso il Padre (cf Gv 14,2-3).

Come si puรฒ, concretamente, rimanere nel suo amore? Gesรน lo dice: se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore. Qui non siamo nel linguaggio giuridico dellโ€™osservanza dei precetti, ma in quello dellโ€™amore che riconosce la Parola come dono. Osservare significa custodire, tenere con sรฉ come un tesoro, non trascurare. Anche per questa custodia il modello รจ lโ€™unione del Padre e del Figlio: come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Quindi accogliere in noi le parole/la Parola di Gesรน รจ il modo per rimanere nel suo amore.

Questa prima parte รจ conclusa da un riferimento alla gioia: vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Se rimaniamo nel suo amore, la sua gioia sarร  in noi come conseguenza. Non riusciamo neanche ad immaginare quale e quanta sia la gioia del Signore Risorto, perรฒ giร  ci rende felici sapere che รจ possibile essere abitati da essa. Gesรน mira alla pienezza della nostra gioia; in un altro passo dice: sono venuto perchรฉ abbiano la vita in abbondanza (cf Gv 10,10). Ecco, Gesรน ci vuole riempire di gioia e di vita, il suo desiderio รจ di darci tutto di sรฉ per renderci veramente e infinitamente felici. Piรน oltre, nel Vangelo, dirร  anche che la gioia che Lui ci da non ce la potrร  togliere nessuno, perchรฉ รจ la gioia della sua risurrezione (cf Gv 16,23).

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Dopo aver parlato di comandamenti in modo generale, Gesรน si esprime in modo preciso: questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Come io vi ho amati; nella parte precedente aveva detto come il Padre ha amato me anche io ho amato voi, ed ora ci dice amatevi fra di voi come io vi ho amato. Qui proprio vediamo lโ€™amore che fluisce come una cascata dal Padre al Figlio fino a noi. Dio si comunica tutto, si dona senza misura, non pone distanze e non fa differenze. E vuole che il suo Amore scorra tra i suoi figli, sia il dono che si scambiano, il collante che li unisce. Eโ€™ lโ€™amore trinitario che ci raggiunge e ci include nel suo dinamismo.

Ma รจ possibile per noi amare come Gesรน ci ha amati? Ci viene spontaneo rispondere che non ci รจ possibile. Ed รจ vero, รจ la veritร . Lโ€™avverbio come che Gesรน usa ha un senso profondo; non indica solo lโ€™esemplaritร  (amatevi come io vi ho amati) ma anche una causalitร  che ci abilita ad amare (potete amarvi perchรฉ io vi ho amati). Infatti da soli non possiamo far nulla; รจ Gesรน che ci dona la possibilitร  di amare unendosi a noi; รจ Lui che, comunicandoci la sua vita di Risorto, ci trasmette la forza del suo amore e la capacitร  di viverlo in tanti modi anche nella nostra debolezza e fragilitร .

Lโ€™amore di Gesรน รจ stato il piรน grande: dare la vita per i propri amici. Con il dono della sua vita, attraverso la sua morte, ci ha riscattati dalla schiavitรน e ci ha immessi in relazione di amicizia con Lui: vi ho chiamato amici. Ricevere e custodire la sua Parola ci fa passare dallโ€™essere servi allโ€™essere amici: voi siete miei amici, se fate ciรฒ che vi comando. Al servo il padrone non rivela le sue cose piรน intime, il servo non conosce profondamente il padrone perchรฉ costui non si comunica al servo. Gesรน invece dice: tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi. Quelli che erano i segreti piรน intimi dellโ€™amore fra Padre e Figlio ce li ha rivelati, quello che sta nel cuore del Padre ce lo ha fatto conoscere. Eโ€™ Gesรน che ci dona la sua amicizia, basata dalla comunicazione e condivisione dellโ€™amore del Padre. Tutti (si spera) abbiamo esperienza dellโ€™amicizia e sappiamo che รจ un sentimento speciale, un affetto forte e stabile, un condividere la vita, un poter fare affidamento e riposare nel cuore dellโ€™altro senza timore alcuno (la paura รจ propria del servo). Eโ€™ bellissimo ed oltre ogni umana aspettativa e immaginazione che Dio ci chiami alla amicizia con Lui!

Oltre che amici, Gesรน ci dice che siamo anche scelti. E sottolinea che non siamo noi ad aver scelto Lui, ma il contrario. Come leggiamo nella 1Gv: In questo sta lโ€™amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma รจ lui che ha amato noi. Questa consapevolezza รจ importante perchรฉ ci mette nella giusta posizione, ci libera dal rischio di pensare che siamo noi a fare qualcosa per Dio, che siamo noi gli attori principali nel rapporto con Lui. Tutto comincia con lโ€™essere amati, il Vangelo ci racconta della gratuitร  del Signore nei nostri confronti.

Cโ€™รจ un ultimo, amorevole desiderio di Gesรน: vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Portare frutto rimanda allโ€™immagine della vite e dei tralci, e giร  piรน sopra nel capitolo Gesรน ha detto che portare frutto significa diventare suoi discepoli (cf Gv 15, 8). Ora cโ€™รจ un approfondimento. Vi ho costituiti รจ una espressione importante perchรฉ indica una elezione, una investitura dallโ€™alto finalizzata (perchรฉ) a portare frutto. Cosa รจ questo frutto che Dio attende e spera da noi? Sono i frutti della santitร , i frutti della vita teologale, i frutti della caritร . Il Signore ci ha scelti uno ad uno, cosรฌ come siamo, per portare il frutto del suo amore accolto e ridonato. Questo รจ il frutto che rimane, perchรฉ conservato eternamente presso Dio.

Al Vangelo fanno eco le due letture. Nella prima, dagli Atti degli Apostoli, vediamo Pietro che deve abbandonare le sue logiche ed accondiscendere allโ€™opera dello Spirito che Dio effonde con larghezza, al di lร  degli steccati umani. Pietro deve accettare che gli orizzonti di Dio siano molto piรน ampi dei suoi, senza confini. Dio pensa in grande e ci chiede di assumere il suo pensiero! La seconda riprende i temi del Vangelo e ci esorta a mettere in pratica la Parola di oggi, invitandoci allโ€™amore reciproco quale segno dellโ€™essere figli di Dio: chi ama รจ generato da Dio.

Davvero contemplare nello Spirito santo lโ€™immenso amore del Padre e del Figlio ci fa ripetere con stupore le parole del salmo: cantate al Signore un canto nuovo, perchรฉ ha compiuto meraviglie!

FONTE

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

VI Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 6 Maggio 2018 anche qui.

Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondo Giovanni

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. 15Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 06 โ€“ 12 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VI
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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