Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2019 โ€“ don Giovanni Berti โ€“ Gioba

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I Magi-bambini

La sera dellโ€™ultimo dellโ€™anno nellโ€™Oratorio parrocchiale abbiamo organizzato il cenone, aperto a tutti, ed erano presenti diverse famiglie con bambini anche piccolissimi. Ad un certo punto della serata, prima del dolce, รจ stato messo in scena un breve spettacolo di Magia per tutti i bambini seduti davanti al palco. Un giovane e il suo papร , entrambi vestiti da clown, hanno iniziato a fare alcuni giochi e piccole Magie con della musica, per far sorridere e coinvolgere i piรน piccoli. La semplicitร  delle cose messe in atto dal duo era assoluta, e alla mia vista e anche a quella degli altri adulti presenti, il tutto sembrava a tratti davvero troppo banale e incomprensibile. Mi hanno perรฒ colpito gli sguardi dei bambini che invece erano incollati a quello che avveniva sul palco ed erano davvero divertiti. Ai loro occhi lo spettacolo pensato per loro era bellissimo e pieno di gioia. E cosรฌ anche io nel riflesso degli sguardi dei bambini ho visto uno spettacolo meraviglioso.

Leggendo il Vangelo dei Magi pensavo agli occhi di questi personaggi strani che si presentano a Gerusalemme con una domanda assurda che mette a disagio il clero e i potenti della grande cittร . Cercano un re da adorare come si fa solo con Dio! Sono venuti da chissร  dove, e sono senza nome e numero (il vangelo parla di โ€œalcuniโ€ Magiโ€ฆ da oriente). Non dovrebbero conoscere nulla di profezie, di Messia, di Regno di Dio, eppure si sono messi in viaggio, ispirati da una stella. Secondo la mentalitร  antica ogni essere umano che veniva al mondo aveva la sua stella, piรน luminosa a seconda della sua importanza. Questi astrologi o addetti alla Magia (Magi o maghiโ€ฆ sono la stessa cosa) hanno seguito un piccolo segno e hanno affrontato un percorso lungo e difficile che รจ iniziato proprio dal loro cuore, luogo dove scatta la scintilla della ricerca di Dio, una scintilla che Dio stesso mette.

Ma a Gerusalemme i Magi trovano il muro del pregiudizio su di loro e soprattutto su Dio. Gli abitanti della cittร  sono cosรฌ dediti a contorti ragionamenti su sรฉ stessi che non riescono piรน a vedere la scintilla di Dio che brilla anche nel loro cuore, come in quella di ogni uomo. Erode con il suo potere che tiene stretto e i religiosi che hanno ormai rinchiuso Dio nelle loro tradizioni, liturgie e schemi mentali, non vedono la stella di Gesรน in cielo, nel loro cuore e tantomeno nelle Scritture, che pure sono li a fare da guida.

Gli occhi dei Magi sono fissi sulla stella, sulla loro ricerca sincera e innocente di Dio. E a Betlemme lo vedranno ancora piรน luminoso della stella in cielo. Vedranno Dio e la realizzazione di ogni loro attesa. Riescono a vedere Dio in Gesรน e sua madre, e con i loro doni confessano la loro fede accresciuta e ancora piรน luminosa. Riconoscono in Gesรน il Re del mondo (oro), il vero mediatore tra Dio e la terra (incenso) e lo Sposo dellโ€™umanitร  (mirra). E il fatto che per la strada di ritorno Dio parlerร  direttamente loro in sogno (e non piรน dalla stella) significa che davvero sono cresciuti ancora di piรน interiormente e nella comunicazione con il Signore.

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Erode e i religiosi rimangono intrappolati dalle mura di Gerusalemme che non รจ distante da Betlemme. Hanno spento il desiderio di Dio, hanno chiuso gli occhi alla meraviglia e sono solo capaci di giudizi e violenza. I Magi al contrario sono come quei bambini dello spettacolo in oratorio, capaci di vedere cose meravigliose anche in piccoli segni sinceri fatti per loro. I Magi hanno lo sguardo innocente dei bambini, come del bambino Gesรน, e sanno mettersi in gioco senza troppi filtri di ragionamenti, convenienze, pregiudizi e paure. Negli occhi di questi Magi-bambini oggi anche io voglio vedere riflesso Dio che si manifesta a me in molti modi (Epifania significa proprio โ€œmanifestazioneโ€) e mi invita a provare gioia solo se mi lascio andare, se amo senza paure e condizionamenti, se mi metto in gioco come loro, nella vita e nella fede.

Giovanni don

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Leggi il brano del Vangelo

Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesรน a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ยซDovโ€™รจ colui che รจ nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป. Allโ€™udire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta: โ€œE tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero lโ€™ultima delle cittร  principali di Giuda: da te infatti uscirร  un capo che sarร  il pastore del mio popolo, Israeleโ€ยป.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviรฒ a Betlemme dicendo: ยซAndate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando lโ€™avrete trovato, fatemelo sapere, perchรฉ anchโ€™io venga ad adorarloยป.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรฉ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per unโ€™altra strada fecero ritorno al loro paese.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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