EPIFANIA
IN CAMMINO CON LA STELLA
Epifania: festa della luce, festa delle stelle che si mettono in cammino sulle vie del cielo per andare ad adorare un Bambino. Che non è solo un bimbo, ma è un sole: è quel “sole di giustizia che sorge dall’alto per rischiarare i popoli ancora immersi nelle tenebre e nell’ombra di morte”. I testi di oggi, sono tutti all’insegna della luce a cominciare dalla prima lettura: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te”. Luce che vince e sconfigge ogni tenebra perché il Signore stesso è quella luce: “Su di te risplende il Signore”. Luce che svela il mistero anche ai Gentili (= i pagani).
Stelle che adorano…
Luce che per i Magi si concretizza nella stella: “Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo”. Luce che porta alla contemplazione, all’adorazione e alla gioia: “Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella essi provarono una grandissima gioia”. Ecco allora quei Magi, che si erano messi in cammino, videro che anche una stella si era messa in cammino e si misero a seguire quella stella che camminava davanti a loro. Erano partiti da lontano, e arrivarono vicino! Vicino alla salvezza: vicino al Salvatore. E la stella che era partita da molto più lontano ancora, arrivò anche lei vicino e adorò a modo suo il Bambino posandosi sul tetto della capanna, mentre i magi si prosternarono ai Suoi piedi (e poi i magi tornarono indietro per un’altra strada; chissà che via avrà preso la stella…).Portano doni preziosi, oro incenso e mirra, ma la vera perla preziosa e il mirabile tesoro nascosto, ce l’hanno davanti ai loro occhi, celato in quel piccolo bimbo che sono venuti ad adorare. Chi non si riconosce in questi Magi? La loro storia potrebbe essere quella di ognuno di noi.
Come si chiama la tua stella?
Un bel giorno, partiti da lontano, magari dal pianeta dell’incredulità o dell’indifferenza, siamo arrivati vicino, grazie a una stella che ha illuminato il nostro cammino. Stella che può avere tanti nomi: una chiamata, un avvenimento, un’ispirazione, una lettura, una testimonianza, una persona, un’illuminazione interiore ecc., che ci ha dato l’input a metterci in marcia. E siamo partiti, attraversando mari e monti, i mari della desolazione e i monti della difficoltà, cercando di recuperare la stella ogni volta che scompariva, e vincere il disorientamento che la sua assenza provocava in noi.
Cosa c’è nel tuo scrigno?
E ogni qualvolta la stella riappariva, provavamo una grande gioia e riprendevamo con slancio il cammino intrapreso. Finché un bel giorno siamo giunti davanti al bambino con i nostri scrigni colmi di stanchezza e di povertà. Ma appena li abbiamo aperti, Lui li ha colmati dei suoi doni: la sua vita in noi e la ricchezza del suo amore. E di colpo abbiamo scoperto di avere trovato la perla preziosa, il tesoro nascosto che dà sapore di cenere a tutto il resto. Abbiamo scoperto che è questa la vera stella, il vero punto luce della nostra vita, quello che dà senso al nostro cercare e al nostro andare; quello che non vogliamo mai più smarrire. Il nostro viaggio sulle strade della vita, ora potrà continuare: l’importante è non perdere di vista la stella, cioè guardare sempre verso l’alto e non fissare i problemi e le difficoltà che oltre a farci smarrire la stella ci faranno anche smarrire la via e ci impediranno di vedere la mano del Signore che è sempre lì per soccorrerci nei momenti difficili.
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DELL‘EPIFANIA
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di sabato 6 Gennaio 2018 anche qui.
Epifania – Anno B
- Colore liturgico: Bianco
- Is 60, 1-6;
- Sal 71;
- Ef 3, 2-3. 5-6;
- Mt 2, 1-12
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Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco
1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». 7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». 9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
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