Il servo malvagio, etimologicamente, non vede bene. Non vede che poiché è stato perdonato, nella stessa misura avrebbe dovuto perdonare.
Il bambino piccolo comincia a conoscere la vita ed il mondo guardando bene la madre. Così l’uomo può camminare sulle vie del Signore se riconosce il volto di Cristo nel volto dei fratelli, se ama il prossimo come ama se stesso.
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Poesia
Fino a quando devo contare per amare? Fino a sempre.
Perdonare è amare fino a sempre . Non bastano le dita.
Solo il cuore lo contiene.
Dimmela tu la misura dell’amore.
Dimmi il tuo cuore che le mie mani non sanno perdonare, che le mie mani non bastano per amare.
Dammi te. Dammi te settanta volte sette.
E sarò perdono. Sarò amore senza misura.
Fammi capace di contenere le tue ricchezze.
Fammi mani che non si stringono per soffocare ma si aprono per dare.
Per dare quello che ho, che è tuo e che è tanto.
Insegnami la pietà.
Quella che hai avuto con me.
Che mi ha aperto il cuore, la vita.
Insegnami il perdono.
Quello che hai dato a me.
Senza contare.
Che mi ha riempito il cuore.
Insegnami la pazienza.
Quella che hai provato con me.
Che ha atteso che contassi.
Che contassi le volte che mi hai amato.
E sono qui che conto l’amore
Che conto la gioia.
Che conto.
Che conto.
Che conto.
E gli aguzzini non mi avranno.
Perché mi sono consegnata a te.
Insegnami la compassione.
Quella delle tue braccia.
In cui mi sono stretta tante tante tante volte.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 21 1-14
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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