Commento al Vangelo del 5 novembre 2017 โ€“ dom Luigi Gioia

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Il commento alle Letture di domenica  5 novembre 2017 (audio e testo), XXXI domenica del Tempo Ordinario, a cura di dom Luigi Gioia.

https://youtu.be/_WKHM3XwH94

File audio prelevato dal sito web di dom Luigi  ed il testo del commento รจ presente nel libro โ€œMi guida la Tua mano โ€“ Omelie sui vangeli domenicali. Anno Aโ€ disponibile nelle seguenti librerie:

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Un solo maestro

Per bocca del profeta Malachia, il Signore rimprovera ai suoi sacerdoti di aver deviato dalla retta via e di essere stati di inciampo a molti e reagisce dicendo: Perciรฒ anche io vi ho reso spregevoli e abbietti davanti a tutto il popolo .

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Sembra di leggere in queste parole una descrizione della drammatica e dolorosa crisi di credibilitร  che la Chiesa sta attraversando da circa quindici anni a questa parte a causa non solo dei numerosi casi di pedofilia nel clero e tra i religiosi, ma soprattutto dellโ€™atteggiamento della gerarchia che, per evitare lo scandalo pubblico, lo ha coperto permettendo cosรฌ il perpetuarsi di questo flagello. La reputazione dellโ€™istituzione รจ stata anteposta al bene delle persone piรน vulnerabili. In questo modo, non solo ci sono state piรน vittime, ma alla fine lโ€™istituzione รจ stata ancora piรน danneggiata, e a volte irreparabilmente โ€“ รจ diventata, come diceva Malachia, spregevole agli occhi di tanti, con conseguenze spesso penose per quella grande maggioranza di preti fedeli alla loro vocazione che cercano, pur con i loro limiti, di servire il popolo di Dio onestamente.

Ma le parole di Gesรน nel Vangelo riguardano non solo i casi estremi, non solo i ministri infedeli: Essi dicono ma non fanno. Legano fardelli pesanti e difficili, li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Fanno le loro opere per essere ammirati dalla gente. Si compiacciono dei posti dโ€™onore. Queste parole descrivono piuttosto il destino doloroso di chi รจ chiamato ad annunciare una parola che giudica tutti, a cominciare da coloro stessi che la proclamano. รˆ detto di questa parola che penetra fino al punto di divisione dellโ€™anima e dello spirito, che non vi รจ creatura che possa nascondersi davanti ad essa, che tutto รจ nudo e scoperto davanti ad essa. Lโ€™autore del libro dellโ€™Apocalisse traduce questo dilemma quando parla simbolicamente del libro da divorare che รจ dolce al palato, ma riempie le viscere di amarezza .

Il Vangelo ci rivela perรฒ il segreto per non essere schiacciati dalla pesantezza di questo ministero. Ci ricorda in primo luogo che occorre servire la Parola consapevoli che anche quando siamo chiamati ad annunciarla, non ne diventiamo mai i possessori, ma ne restiamo sempre solo i servitori. Non รจ il prete il maestro, il padre, la guida. Non รจ lui il mediatore tra gli uomini e il Signore. Il Vangelo e tutto il Nuovo Testamento lo ribadiscono con forza: uno solo รจ il maestro, la guida e il mediatore, Cristo.

Santโ€™Agostino esprime eloquentemente questa veritร , quando parla del maestro interiore ed afferma che le parole del predicatore non avrebbero nessun effetto, se contemporaneamente il Signore non istruisse la persona che ascolta nel suo cuore. In questo si fa semplicemente lโ€™eco della prima lettera di Giovanni: Quanto a voi, lโ€™unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca. Dice ancora la lettera agli Ebrei, citando lโ€™Antico Testamento: Nessuno dovrร  dire al proprio fratello: Conosci il Signore? Tutti infatti mi conosceranno, dal piรน piccolo al piรน grande .

Quindi, il ministero di chi annuncia la Parola richiede una grande umiltร : Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo. Chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร , sarร  esaltato. Questa รจ lโ€™umiltร  di chi, quando annuncia la parola di Dio, non si mette al di sopra di essa, ma si lascia per primo giudicare e convertire da essa.

Eโ€™ lโ€™umiltร  di chi โ€“ come Paolo โ€“ non approfitta dei privilegi che possono derivargli da questo ministero ma afferma: Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica. Lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il Vangelo di Dio. รˆ infine lโ€™umiltร  di chi cerca la sua gioia nella meditazione assidua della Parola per lasciarla agire nel proprio cuore, per impregnarsene e cosรฌ farsene lealmente il servitore.

Ciรฒ che distingue un predicatore della Parola da un altro non รจ lโ€™abilitร  nel parlare, nรฉ la perfezione morale, nรฉ ancor meno il prevalersi di una autoritร , il farsi chiamare guida, padre, maestro, come se bastasse questo per diventare strumenti dellโ€™efficacia della Parola. Ciรฒ che contraddistingue un autentico servitore della Parola รจ la misura nella quale ne diventa lui stesso il primo ascoltatore.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.

XXXI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 โ€“ 11 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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