Commento al Vangelo del 5 Gennaio 2020 – p. Raniero Cantalamessa

E il Verbo si è fatto carne

Il Vangelo di questa domenica è il Prologo di Giovanni che comincia con le solenni parole: «In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio». L’evangelista che proietta Gesù così in alto è lo stesso che lo riporta, alla fine, vicinissimo a noi, dicendo: «E il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi».

La piramide è stata rovesciata! Le vie umane di salvezza, antiche e moderne, filosofiche o religiose, hanno sempre posto Dio in cima a una piramide ideale, sforzandosi di arrivare fino a lui con i propri sforzi speculativi o ascetici, senza raggiungerlo mai, o raggiungendo un simulacro e un’idea di Dio, al posto del Dio vivente e santo della Bibbia. Incarnandosi, Dio ha rovesciato la piramide; si è messo lui alla base, si è fatto “pietra angolare” dell’edificio (Efesini 2,20), ci ha presi su di sé e “sostiene tutto con la potenza della sua parola “ (Ebrei 1,3).

“Nessun dio può mescolarsi con gli uomini”, aveva sentenziato Platone e Aristotele aggiungeva che Dio “muove il mondo in quanto amato” (non in quanto ama!). In altre parole, l’uomo può e deve andare verso Dio, ma Dio non può andare verso l’uomo, si degraderebbe se lo facesse. Sullo questo sfondo religioso si capisce meglio la rivoluzione portata dall’incarnazione e lo scandalo da essa provocato. “Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi, mandando il suo Figlio…Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Giovanni 4,10.19). Come dire: noi possiamo andare a Dio perché Dio è venuto prima verso di noi.

Anche il concetto greco della “imitazione di Dio” è rovesciato. Se l’uomo può imitare Dio, è perché Dio per primo ha “imitato” l’uomo, come dice poeticamente Charles Péguy: “Si parla sempre, dice Dio, dell’imitazione di Gesù Cristo…Ma non bisognerebbe dimenticare che mio Figlio aveva cominciato con quella singolare imitazione dell’uomo. Quando così fedelmente, così perfettamente rivestì la sorte mortale. Imitò il nascere. E il vivere. E il morire” (Il mistero dei Santi Innocenti). Alla pretesa dell’uomo di essere “come Dio” (Genesi 3,5), Dio ha risposto facendosi “come l’uomo”.

La piramide, rovesciata una volta per sempre con la venuta di Dio in terra, tende purtroppo, dentro di noi, a tornare sempre nell’antica posizione in cui l’ha messa il peccato e la presunzione umana. Il panorama religioso del nostro tempo è pieno di proposte che pongono Dio al termine di lunghi e tortuosi viaggi di ricerca, ignorando ciò che dice Giovanni al termine del Vangelo odierno: “Dio nessuno l’ha mai visto: il Figlio unigenito che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” (Giovanni 1, 18). Anche tra i cristiani, quanti vivono come se il Verbo non si fosse ancora fatto carne, con l’idea di un Dio lontano a cui non si può arrivare se non ricorrendo all’intercessione dei santi, o accendendo qualche candela!

Nella prima settimana dell’anno in cui cade la presente domenica, precisamente il 4 Gennaio, si celebra la memoria di una grande mistica, la Beata Angela da Foligno, morta nell’anno 1309. “Intorno alla festa del Natale, scrive un testimone oculare, presso il tempo in cui ella passò a Cristo, disse: “Il Verbo si è fatto carne”. Tacque per una lunga ora e poi, come arrivando da molto lontano, aggiunse: “Oh! Ogni creatura viene meno! Tutta l’intelligenza degli angeli non basta!” Le fu chiesto da noi: “In che cosa viene meno ogni creatura? A che cosa non basta l’intelligenza degli angeli?”. Rispose: “A comprendere!”.

Aveva ragione. L’incarnazione di Dio è il più bello, il più consolante, ma anche il più “incomprensibile” tra i misteri della nostra fede.

Fonte


Letture della
II Domenica dopo Natale – ANNO A
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

La sapienza dio Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto.

Dal libro del Siràcide
Sir 24,1-4.12-16, NV 24,1-4.12-16

La sapienza fa il proprio elogio,
in Dio trova il proprio vanto,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria,
in mezzo al suo popolo viene esaltata,
nella santa assemblea viene ammirata,
nella moltitudine degli eletti trova la sua lode
e tra i benedetti è benedetta, mentre dice:
«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse:
“Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele,
affonda le tue radici tra i miei eletti” .
Prima dei secoli, fin dal principio,
egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno.
Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità,
nell’assemblea dei santi ho preso dimora».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Sal 147

Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. R.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

Seconda Lettura

Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Ef 1,3-6.15-18

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.

Parola di Dio

Vangelo

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 1,1-18

[In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.]
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
[Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.]
Giovanni gli rende testimonianza e grida: “Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me”.
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

Parola del Signore

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