Commento al Vangelo del 5 Aprile 2017 โ€“ don Antonello Iapicca

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FIGLI DI ABRAMO LIBERATI DA CRISTO PER VIVERE NELLA VOLONTAโ€™ DEL PADRE

Mercolediฬ€ della V settimana del Tempo di Quaresima

Il Vangelo di oggi parla a noi, โ€œquelli che avevano creduto in Luiโ€. A chi รจ nella Chiesa ed รจ convinto di essere un figlio di Abramo. Ed รจ vero, in lui siamo stati chiamati anche a noi, figli di Dio creati con il suo stesso Dna. Ma ascoltando una Parola diversa da quella che ci ha chiamati allโ€™esistenza abbiamo contratto un virus maligno che ha danneggiato il Dna spirituale, e ora una malattia genetica ha mutato la nostra identitร .

Invece delle opere di Abramo ecco quelle di un altro padre, del demonio che ci ha generati schiavi della menzogna con la quale ci ha spinto a peccare. Tutto quello che รจ pensato e compiuto senza amore, infatti, รจ peccato. La reazione dei Giudei del Vangelo alle parole di Gesรน palesa il loro e il nostro cuore. Eโ€™ infatti la stessa che abbiamo quando qualcuno ci annuncia la Parola di Veritร  del Vangelo: essa รจ lโ€™unica che ha il potere di guarirci perchรฉ, individuando e diagnosticando il morbo che ci ha aggrediti puรฒ distruggerlo e ricreare in noi il Dna divino sul quale crescere nella libertร  di amare. E invece, come Caino, ci rattristiamo, innamorati e gelosi del nostro ego.

Al punto che la superbia ferita inizia a schiumare ira e lโ€™ira compie quello che non vorremmo: uccidere Cristo incarnato in chiunque contesti la nostra vita e i nostri criteri. Ma coraggio, la Parola di Dio รจ di nuovo preparata per noi; ci รจ annunciata nella Chiesa, anche oggi. Ascoltiamola senza indurire il cuore e attraverso la predicazione potremo accogliere, poco a poco, la fede per la quale e nella quale siamo stati generati: quella dei figli di Abramo ricreati in Cristo. Condotti da Lui sul cammino della conversione, come il figlio prodigo โ€œvivono sempre nella casa di loro Padreโ€, dove imparano la libertร  di amare senza condizioni.

Nella comunitร  cristiana ascoltano la sua Parola nella quale conoscono la Veritร  che li illumina per seguire lโ€™Agnello ovunque vada per compiere nella storia il suo Mistero Pasquale in loro. Sono โ€œdavveroโ€ discepoli di Gesรน che โ€œrimangono fedeliโ€ al Padre perchรฉ fluisce in loro il sangue del loro Fratello Primogenito, nel quale possono custodire in ogni istante la Nuova ed Eterna Alleanza. Come Abramo hanno imparato a sperare contro ogni speranza perchรฉ, pur vedendo tante volte morta la propria carne a causa dei peccati, hanno conosciuto la misericordia che ridona la vita ai morti.

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Per questo si affidano completamente al Padre: la loro fede, infatti, ha nella carne il suo memoriale indistruttibile perchรฉ, come Abramo, stringono tra le braccia Isacco, il figlio della promessa compiuta, la testimonianza della fedeltร  di Dio. In loro cioรจ รจ vivo Cristo, e lo amano perchรฉ in Lui sono guariti dal virus malefico che li aveva deturpati. Sono figli rinati nel Figlio, al punto che possono salire il Moria nella notte della fede, tremare e fissare negli occhi il cuore del loro cuore โ€“ quellโ€™affetto, quella persona, quel desiderio, quel sogno, quel progetto โ€“ pronti a โ€œsacrificareโ€ tutto (a โ€œfare sacroโ€, a โ€œseparareโ€ e offrire a Dio) anche la persona piรน cara.

I figli di Abramo camminano nella vita con gli stessi occhi di Abramo che si riflettevano nel figlio Isacco mentre lo fissavano salendo lโ€™erta del sacrificio, identici a quelli di Dio fissi e splendenti in quelli del Figlio sulla Via Dolorosa del Calvario. Per questo i figli di Abramo sono, come Isacco, pronti ad essere sacrificati, legati alla volontร  di Dio come Cristo sulla Croce. Sono liberi nello stesso amore che su di essa li ha liberati e li spinge a donarsi perchรฉ in gioco cโ€™รจ la salvezza del mondo. Per essa offrono la propria gola al Padre entrando nellโ€™assurdo estremo confidando che Egli sul monte provvede, sempre. Cosรฌ i figli di Dio rivelano e testimoniano sulla terra la fede nella quale sono stati generati, quella che salva il mondo vincendone lโ€™odio con lโ€™amore.

Scriveva il drammaturgo austriaco Franz Werfel โ€œper chi ha fede nessun miracolo รจ necessario, per chi non ha fede nessun miracolo รจ sufficienteโ€; lโ€™unico miracolo che puรฒ strappare chi non crede alla menzogna รจ infatti la fede di Abramo e di Isacco che apre il Cielo al quale รจ impossibile credere se qualcuno non ne mostra lโ€™esistenza attraverso una prova inoppugnabile. La Pasqua รจ la prova fratelli, il Mistero che, facendoci passare dalla morte alla vita che non muore, ci libera dalla paura per testimoniare il destino che attende ogni persona consegnando il frutto della vittoria di Cristo a tutti, amici e nemici. Chi potrebbe lasciarsi togliere la vita perdonando e benedicendo i suoi assassini? Solo chi ne ha una riserva infinita, proprio come il Cielo che il demonio ha chiuso dinanzi al mondo. La vita di Cristo che la Chiesa ci dona attraverso la Parola e i sacramenti, la vita divina che ricolma i figli rinati nelle acque del Battesimo.

don Antonello Iapicca

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Gv 8, 31-42
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse a quei Giudei che gli avevano creduto: ยซSe rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la veritร  e la veritร  vi farร  liberiยป. Gli risposero: ยซNoi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: โ€œDiventerete liberiโ€?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chiunque commette il peccato รจ schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farร  liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perchรฉ la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostroยป.
Gli risposero: ยซIl padre nostro รจ Abramoยป. Disse loro Gesรน: ยซSe foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la veritร  udita da Dio. Questo, Abramo non lโ€™ha fatto. Voi fate le opere del padre vostroยป.
Gli risposero allora: ยซNoi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!ยป. Disse loro Gesรน: ยซSe Dio fosse vostro padre, mi amereste, perchรฉ da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandatoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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