Commento al Vangelo del 5 Agosto 2018 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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IO SONO IL PANE DELLA VITA

In quel tempo, 24. quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร  e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน.

La liturgia di questa domenica ci presenta la continuazione del discorso sul Pane di Vita, iniziato con la moltiplicazione dei pani sul monte. รˆ stato omesso il brano che si riferisce allโ€™episodio di Gesรน che cammina sulle acque nella notte per raggiungere i discepoli che si trovano in barca.

รˆ necessario leggere e rileggere il testo perchรฉ รจ da assaporare, non da capire; รจ un brano da gustare e non da sezionare. Giovanni ripete gli stessi concetti, ma in modo sempre piรน approfondito, procedendo per cerchi concentrici, dal piรน lontano al piรน vicino, fino a giungere al nucleo: Cristo.

Lโ€™episodio odierno รจ ambientato a Cafarnao, sede di riferimento di Gesรน, dove la folla accorre per cercarlo. Utilizza le barche che provengono da Tiberiade e giungono nella cittร  dove risiede solitamente il Maestro.

โ€œLa follaโ€: le persone che seguono il Maestro assomigliano al popolo di Israele che nel deserto รจ incredulo anche se constata i prodigi che il Signore compie in suo favore. La gente, in realtร , vorrebbe assoggettare Dio al proprio volere e al soddisfacimento dei propri bisogni.

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25.ย ย  Lo trovarono di lร  dal mare e gli dissero: “Rabbรฌ, quando sei venuto qua?”.

Gesรน va al di lร  dal mare perchรฉ non vuole farsi strumento della folla che lo cerca per i propri interessi (vedi miracolo della moltiplicazione dei pani). Fugge in solitudine sul monte, rifiuta la gloria mondana. Nella notte torna a Cafarnao, sulla barca, insieme con i suoi discepoli, sulla riva occidentale del lago di Galilea (o di Tiberiade).

โ€œAl di lร โ€: espressione che ha un significato molto forte, perchรฉ il mare รจ difficile da attraversare e ci vuole un obiettivo molto serio per valicarlo.

26.ย ย ย  Gesรน rispose loro: โ€œIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.

Gesรน รจ molto schietto e smaschera il motivo principale per cui la folla lo segue: chiede che egli continui a dare loro nutrimento senza fatica, che ripeta il miracolo a cui hanno assistito il giorno prima, come Mosรจ che aveva assicurato cibo per vari giorni.

Dobbiamo anche noi superare la tentazione di cercare il Signore per i nostri obiettivi utilitaristici, vincere lโ€™idolatria che si nasconde tra le pieghe del nostro cuore. Gesรน ci richiama alla dimensione interiore dalla quale soltanto possiamo trarre il senso del vivere. Ci invita a vedere in lui โ€œil segnoโ€ della presenza del Padre.

27.ย ย  Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”.

Nel suo discorso Gesรน porta gli interlocutori su un piano spirituale: la vera fame dellโ€™uomo viene saziata dalla Parola di Dio. รˆ questo il cibo di cui abbiamo bisogno e che riguarda la vita eterna. Gesรน puรฒ donarcelo perchรฉ ha ricevuto il mandato dal Padre che ha posto il suo sigillo su di Lui, cioรจ dichiara che tutto ciรฒ che Gesรน dice e compie รจ secondo la volontร  di Dio.

Il sigillo materiale (dal latino sigillum, diminutivo di signum, โ€œsegnoโ€) รจ un marchio destinato a garantire l’autenticitร  di un documento e rendere esplicita la sua eventuale divulgazione o la sua alterazione. Dal punto di vista teologico โ€œil sigillo รจ un simbolo vicino a quello dell’Unzione. Infatti su Cristo โ€œDio ha messo il suo sigilloโ€ (Giovanni 6,27), e in lui il Padre segna anche noi con il suo sigillo. Poichรฉ indica l’effetto indelebile dell’Unzione dello Spirito Santo nei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Ordine, l’immagine del sigillo (โ€œsphraghisโ€), รจ stata utilizzata

in certe tradizioni teologiche per esprimere il โ€œcarattereโ€ indelebile impresso da questi tre sacramenti che non possono essere ripetutiโ€ (CCC 698).

โ€œDatevi da fare non per il cibo che non duraโ€: il verbo greco indica la necessitร  dello sforzo per procurarsi il cibo. Gesรน invita a cercare quello che dura in eterno.

28.ย ย  Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?”.

Le parole di Gesรน ottengono lโ€™effetto voluto: i Galilei chiedono come devono comportarsi per essere graditi a Dio.

Piano piano Gesรน li conduce a capire che lโ€™azione piรน grande da fare รจ โ€œcredereโ€ in Lui, come mandato dal Padre. Credere non รจ solo un atteggiamento intellettuale (non come si crede ad una formula matematica studiata sui libri), ma รจ unโ€™adesione di fede continua, รจ un coinvolgimento nella vita stessa di Gesรน โ€œfino alla fineโ€ (eis tรฉlos – Giovanni 13,1).

29.ย ย  Gesรน rispose loro: “Questa รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”.

Gesรน chiede di credere in Lui: la salvezza nasce dalla fede in Gesรน. Lo aveva capito bene San Paolo a seguito della sua esperienza con il Cristo, al punto che afferma โ€œSe confesserai con la tua bocca che Gesรน รจ Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvoโ€ (Romani 10,9).

Se vogliamo produrre opere di misericordia, se vogliamo amare come Cristo ci ha amato, se vogliamo dare gloria a Dio, se vogliamo aprirci allo Spirito ed essere salvi dobbiamo prima di tutto credere che Gesรน รจ il Signore, perchรฉ in realtร  รจ Dio che agisce nel credente, in colui che si affida totalmente alle sue mani. Non sono le opere che ci salvano, ma la fede che si manifesta nelle opereย  e che sono conseguenza dellโ€™adesione totale a Dio.

โ€œCrediate in colui che egli ha mandatoโ€: diversamente dalla mentalitร  ebraica, rigorista e osservante della legge, Gesรน ci chiede di aderire alla sua persona. La fede in Lui รจ lโ€™opera che dobbiamo compiere per entrare in possesso del regno di Dio.

30.ย ย  Allora gli dissero: โ€œQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?

La domanda dei Galilei sottende una sorta di sarcasmo: avevano visto il miracolo della moltiplicazione dei pani il giorno prima. Ora, perรฒ, per credere nel Signore Gesรน vogliono un ulteriore segno.

31.ย ย  I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cieloโ€.

Viene citata una frase presa in modo non letterale da Esodo 16,15 e 16,4. I Galilei si riferiscono a Mosรจ che aveva dato la manna al popolo nel deserto e aveva ricevuto le tavole della Legge sul Sinai. Secondo loro non cโ€™รจ necessitร  di avere altri riferimenti per la vita.

32.ย ย  Rispose loro Gesรน: โ€œIn veritร , in veritร  io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร  il pane dal cielo, quello vero.

Gesรน non risponde neanche questa volta alla provocazione, ma afferma che รจ Dio il vero donatore del pane dal Cielo.

โ€œIn veritร , in veritร โ€: espressione che introduce unโ€™affermazione solenne. La traduzione รจ โ€œAmen – Amenโ€, il verbo della fede.

Dal punto di vista della redazione del quarto Vangelo, lโ€™evangelista riferisce le parole di Gesรน Risorto, che la comunitร  ha colto nel loro vero significato alla luce della risurrezione. Tutti i Vangeli nascono dopo lโ€™esperienza che Cristo ha vinto la morte, per cui la certezza della salvezza illumina tutti i fatti e le parole della vita del Salvatore.

33.ย ย  Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoโ€.

Gesรน apre la prospettiva della vita divina a tutto il mondo, non al solo Israele.

รˆ Gesรน il pane che Dio invia: รจ manna e Parola insieme, nutrimento per il corpo e per lo spirito. รˆ cibo per la vita che continua oltre la morte.

Gesรน insegna a chiedere il pane quotidiano (vedi il Padre nostro) e a lavorare per poterlo guadagnare, ma il pane che dura per sempre viene direttamente dal Cielo, non รจ opera dellโ€™uomo.

I Galilei si riferiscono al โ€œpane del cieloโ€ (Sapienza 16,20) che vuol dire โ€œpane di Dioโ€, dato da Mosรจ. Gesรน, invece, si riferisce ad un pane che vince la morte e dร  la vita. Il vero pane del cielo ora รจ Gesรน: quello dato da Mosรจ รจ solo un anticipo.

Anche a noi รจ chiesto di fare un passaggio dalle cose antiche a quelle nuove, dal seme del passato al frutto del presente, in un rinnovamento continuo e in un progressivo compimento.

โ€œSegnoโ€: la manna nel deserto รจ stata data da Mosรจ (come strumento di Dio) per diversi giorni. In realtร  la manna era un cibo passeggero che prefigurava un altro pane. Cosรฌ la folla si aspettava di ricevere da Gesรน cibo per diverso tempo. Invece, รจ il Padre, ora, che dร  Gesรน per la salvezza del mondo.

34.ย ย  Allora gli dissero: โ€œSignore, dacci sempre questo paneโ€.

I Galilei cambiano atteggiamento. Prima erano sprezzanti, ora accolgono il messaggio di Gesรน. Si sentono affamati di Dio e chiedono umilmente di ricevere il pane del Cielo per vivere veramente in modo pieno.

35.ย ย  Gesรน rispose loro: โ€œIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!โ€.

Il nutrimento che Gesรน promette รจ il compimento della manna, รจ la Parola che si รจ fatta carne, รจ Egli stesso che realizza tutte le promesse antiche. Chi riceve Lui come pane per la vita, come โ€œpane che porta la vitaโ€, non avrร  piรน nรฉ fame nรฉ sete in eterno.

โ€œIo sono il pane della vitaโ€: โ€œIo sono – Egรณ eimiโ€: lโ€™espressione indica lโ€™essere stesso di Dio, lโ€™affermazione che Egli ha fatto a Mosรฉ: โ€œDio disse a Mosรจ: ยซIo sono Colui che sono!ยป. Poi disse

ยซDirai agli israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voiโ€(Esodo 3,14-15). Anche il Profeta Isaia richiama lโ€™Esodo 3,14: Is 43,10; Is 43,25; Is 45,18; Is 51,12; Is 52,6.

Nel Vangelo di Giovanni molte volte ricorre questa espressione:

โ€œ โ€ฆ se infatti non crederete che Io Sono, morirete nei vostri peccatiโ€ (Giovanni 8,24);

โ€œDisse allora Gesรน: ยซQuando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sonoโ€

(Giovanni 8,28);

โ€œRispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยปโ€ (Giovanni 8, 58);

โ€œVe lo dico fin d’ora prima che accada, perchรฉ quando sarร  avvenuto, crediate che Io Sonoโ€ (Giovanni 13,19);

โ€œGli risposero: “Gesรน, il Nazarenoโ€. Disse loro Gesรน: Io Sono. Vi era lร  con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse โ€œSono ioโ€, indietreggiarono e caddero a terra.” (Giovanni 18,5).

Dice S. Ambrogio: โ€œChiedi che ti offra quel pane che Egli dร  a tutti, ogni giorno, sempre? Sta a te prendere questo pane. Accostati a questo pane e lo prenderai. Di questo pane รจ stato detto: Tutti quelli che si allontaneranno da te, moriranno (Salmo 72,27). Se ti allontanerai da Lui, morirai; se ti avvicinerai a Lui, vivrai. Questo รจ il pane della vita: dunque, chi mangia la vita non puรฒ morire. Come potrร  morire chi ha per cibo la vita? Come potrร  venir meno chi avrร  la vita come sostentamento? Accostatevi a Lui e saziatevi: Egli รจ pane. Accostatevi a Lui e bevete: Egli รจ sorgente. Accostatevi e Lui e rischiaratevi: Egli รจ luce. Accostatevi a Lui e diventate liberi: Dove

cโ€™รจ lo spirito del Signore, lร  cโ€™รจ la libertร  (2 Corinzi 3,17). Accostatevi a Lui e liberatevi dai lacci: Egli รจ il perdono dei peccati. Vi domandate chi Egli sia? Ascoltate quello che dice Egli stesso: Io sono il pane della vitaโ€ฆโ€ (Ambrogio, Comm. Salmo CXIII 18,28).

In altri brani del Vangelo Gesรน si presenta sempre come โ€œIo sonoโ€ e aggiunge una specificazione: โ€œIo sono il pane della vitaโ€; โ€œIo sono la luce del mondoโ€; โ€œIo sono la porta (del gregge)โ€; โ€œIo sono il buon pastoreโ€; โ€œIo sono la risurrezione e la vitaโ€; โ€œIo sono la via, la veritร  e la vitaโ€; โ€œIo sono la vera viteโ€œ. Nell’Apocalisse troviamo anche โ€œIo sono l’alfa e l’omegaโ€ (Apocalisse 1,8) e โ€œIo sono il primo e l’ultimoโ€ (Apocalisse 1,17) e โ€œ[Io sono] il Viventeโ€ (Apocalisse 1,18).

Mentre il giorno prima Gesรน distribuiva il pane, ora si offre egli stesso come pane. Il discepolo del Signore รจ chiamato a fare come Lui, a donarsi continuamente e totalmente, a vivere โ€œin obbedienzaโ€ e โ€œnellaโ€ volontร  di Dio. โ€œMio cibo รจ fare la volontร  di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera!โ€ (Giovanni 4,34).

Dobbiamo uscire dalla sola ricerca del cibo materiale e procurarci il cibo che โ€œpermane sempreโ€. Gesรน Cristo รจ lโ€™Unico che puรฒ donarci il pane della Vita che produce giร  ora, qui, nel tempo, la vita eterna.

Abbiamo bisogno di essere saziati nella nostra continua ricerca di ciรฒ che conta davvero: โ€œCi hai fatti per te e inquieto รจ il nostro cuore finchรฉ non riposa in teโ€ (Sant’Agostino). La nostra inquietudine nasce dalla necessitร  di essere saziati di felicitร , di amore, di pienezza.

Dio risponde alla nostra fame dandoci Gesรน, Pane di Vita, anticipo della Felicitร  senza fine. Non possiamo che prorompere in un canto di lode e di gioia indicibile e riconoscente!

Suor Emanuela Biasiolo

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XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

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Chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,24-35
ย 
In quel tempo, quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร  e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร  dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
ย 
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโ€™uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
ย 
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโ€™opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.
ย 
Allora gli dissero: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: โ€œDiede loro da mangiare un pane dal cieloโ€ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร  il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป. Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, mai!ยป.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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