IO SONO IL PANE DELLA VITA
In quel tempo, 24. quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน.
La liturgia di questa domenica ci presenta la continuazione del discorso sul Pane di Vita, iniziato con la moltiplicazione dei pani sul monte. ร stato omesso il brano che si riferisce allโepisodio di Gesรน che cammina sulle acque nella notte per raggiungere i discepoli che si trovano in barca.
ร necessario leggere e rileggere il testo perchรฉ รจ da assaporare, non da capire; รจ un brano da gustare e non da sezionare. Giovanni ripete gli stessi concetti, ma in modo sempre piรน approfondito, procedendo per cerchi concentrici, dal piรน lontano al piรน vicino, fino a giungere al nucleo: Cristo.
Lโepisodio odierno รจ ambientato a Cafarnao, sede di riferimento di Gesรน, dove la folla accorre per cercarlo. Utilizza le barche che provengono da Tiberiade e giungono nella cittร dove risiede solitamente il Maestro.
โLa follaโ: le persone che seguono il Maestro assomigliano al popolo di Israele che nel deserto รจ incredulo anche se constata i prodigi che il Signore compie in suo favore. La gente, in realtร , vorrebbe assoggettare Dio al proprio volere e al soddisfacimento dei propri bisogni.
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25.ย ย Lo trovarono di lร dal mare e gli dissero: “Rabbรฌ, quando sei venuto qua?”.
Gesรน va al di lร dal mare perchรฉ non vuole farsi strumento della folla che lo cerca per i propri interessi (vedi miracolo della moltiplicazione dei pani). Fugge in solitudine sul monte, rifiuta la gloria mondana. Nella notte torna a Cafarnao, sulla barca, insieme con i suoi discepoli, sulla riva occidentale del lago di Galilea (o di Tiberiade).
โAl di lร โ: espressione che ha un significato molto forte, perchรฉ il mare รจ difficile da attraversare e ci vuole un obiettivo molto serio per valicarlo.
26.ย ย ย Gesรน rispose loro: โIn veritร , in veritร io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Gesรน รจ molto schietto e smaschera il motivo principale per cui la folla lo segue: chiede che egli continui a dare loro nutrimento senza fatica, che ripeta il miracolo a cui hanno assistito il giorno prima, come Mosรจ che aveva assicurato cibo per vari giorni.
Dobbiamo anche noi superare la tentazione di cercare il Signore per i nostri obiettivi utilitaristici, vincere lโidolatria che si nasconde tra le pieghe del nostro cuore. Gesรน ci richiama alla dimensione interiore dalla quale soltanto possiamo trarre il senso del vivere. Ci invita a vedere in lui โil segnoโ della presenza del Padre.
27.ย ย Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo”.
Nel suo discorso Gesรน porta gli interlocutori su un piano spirituale: la vera fame dellโuomo viene saziata dalla Parola di Dio. ร questo il cibo di cui abbiamo bisogno e che riguarda la vita eterna. Gesรน puรฒ donarcelo perchรฉ ha ricevuto il mandato dal Padre che ha posto il suo sigillo su di Lui, cioรจ dichiara che tutto ciรฒ che Gesรน dice e compie รจ secondo la volontร di Dio.
Il sigillo materiale (dal latino sigillum, diminutivo di signum, โsegnoโ) รจ un marchio destinato a garantire l’autenticitร di un documento e rendere esplicita la sua eventuale divulgazione o la sua alterazione. Dal punto di vista teologico โil sigillo รจ un simbolo vicino a quello dell’Unzione. Infatti su Cristo โDio ha messo il suo sigilloโ (Giovanni 6,27), e in lui il Padre segna anche noi con il suo sigillo. Poichรฉ indica l’effetto indelebile dell’Unzione dello Spirito Santo nei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Ordine, l’immagine del sigillo (โsphraghisโ), รจ stata utilizzata
in certe tradizioni teologiche per esprimere il โcarattereโ indelebile impresso da questi tre sacramenti che non possono essere ripetutiโ (CCC 698).
โDatevi da fare non per il cibo che non duraโ: il verbo greco indica la necessitร dello sforzo per procurarsi il cibo. Gesรน invita a cercare quello che dura in eterno.
28.ย ย Gli dissero allora: “Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?”.
Le parole di Gesรน ottengono lโeffetto voluto: i Galilei chiedono come devono comportarsi per essere graditi a Dio.
Piano piano Gesรน li conduce a capire che lโazione piรน grande da fare รจ โcredereโ in Lui, come mandato dal Padre. Credere non รจ solo un atteggiamento intellettuale (non come si crede ad una formula matematica studiata sui libri), ma รจ unโadesione di fede continua, รจ un coinvolgimento nella vita stessa di Gesรน โfino alla fineโ (eis tรฉlos – Giovanni 13,1).
29.ย ย Gesรน rispose loro: “Questa รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato”.
Gesรน chiede di credere in Lui: la salvezza nasce dalla fede in Gesรน. Lo aveva capito bene San Paolo a seguito della sua esperienza con il Cristo, al punto che afferma โSe confesserai con la tua bocca che Gesรน รจ Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvoโ (Romani 10,9).
Se vogliamo produrre opere di misericordia, se vogliamo amare come Cristo ci ha amato, se vogliamo dare gloria a Dio, se vogliamo aprirci allo Spirito ed essere salvi dobbiamo prima di tutto credere che Gesรน รจ il Signore, perchรฉ in realtร รจ Dio che agisce nel credente, in colui che si affida totalmente alle sue mani. Non sono le opere che ci salvano, ma la fede che si manifesta nelle opereย e che sono conseguenza dellโadesione totale a Dio.
โCrediate in colui che egli ha mandatoโ: diversamente dalla mentalitร ebraica, rigorista e osservante della legge, Gesรน ci chiede di aderire alla sua persona. La fede in Lui รจ lโopera che dobbiamo compiere per entrare in possesso del regno di Dio.
30.ย ย Allora gli dissero: โQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai?
La domanda dei Galilei sottende una sorta di sarcasmo: avevano visto il miracolo della moltiplicazione dei pani il giorno prima. Ora, perรฒ, per credere nel Signore Gesรน vogliono un ulteriore segno.
31.ย ย I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cieloโ.
Viene citata una frase presa in modo non letterale da Esodo 16,15 e 16,4. I Galilei si riferiscono a Mosรจ che aveva dato la manna al popolo nel deserto e aveva ricevuto le tavole della Legge sul Sinai. Secondo loro non cโรจ necessitร di avere altri riferimenti per la vita.
32.ย ย Rispose loro Gesรน: โIn veritร , in veritร io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร il pane dal cielo, quello vero.
Gesรน non risponde neanche questa volta alla provocazione, ma afferma che รจ Dio il vero donatore del pane dal Cielo.
โIn veritร , in veritร โ: espressione che introduce unโaffermazione solenne. La traduzione รจ โAmen – Amenโ, il verbo della fede.
Dal punto di vista della redazione del quarto Vangelo, lโevangelista riferisce le parole di Gesรน Risorto, che la comunitร ha colto nel loro vero significato alla luce della risurrezione. Tutti i Vangeli nascono dopo lโesperienza che Cristo ha vinto la morte, per cui la certezza della salvezza illumina tutti i fatti e le parole della vita del Salvatore.
33.ย ย Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoโ.
Gesรน apre la prospettiva della vita divina a tutto il mondo, non al solo Israele.
ร Gesรน il pane che Dio invia: รจ manna e Parola insieme, nutrimento per il corpo e per lo spirito. ร cibo per la vita che continua oltre la morte.
Gesรน insegna a chiedere il pane quotidiano (vedi il Padre nostro) e a lavorare per poterlo guadagnare, ma il pane che dura per sempre viene direttamente dal Cielo, non รจ opera dellโuomo.
I Galilei si riferiscono al โpane del cieloโ (Sapienza 16,20) che vuol dire โpane di Dioโ, dato da Mosรจ. Gesรน, invece, si riferisce ad un pane che vince la morte e dร la vita. Il vero pane del cielo ora รจ Gesรน: quello dato da Mosรจ รจ solo un anticipo.
Anche a noi รจ chiesto di fare un passaggio dalle cose antiche a quelle nuove, dal seme del passato al frutto del presente, in un rinnovamento continuo e in un progressivo compimento.
โSegnoโ: la manna nel deserto รจ stata data da Mosรจ (come strumento di Dio) per diversi giorni. In realtร la manna era un cibo passeggero che prefigurava un altro pane. Cosรฌ la folla si aspettava di ricevere da Gesรน cibo per diverso tempo. Invece, รจ il Padre, ora, che dร Gesรน per la salvezza del mondo.
34.ย ย Allora gli dissero: โSignore, dacci sempre questo paneโ.
I Galilei cambiano atteggiamento. Prima erano sprezzanti, ora accolgono il messaggio di Gesรน. Si sentono affamati di Dio e chiedono umilmente di ricevere il pane del Cielo per vivere veramente in modo pieno.
35.ย ย Gesรน rispose loro: โIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!โ.
Il nutrimento che Gesรน promette รจ il compimento della manna, รจ la Parola che si รจ fatta carne, รจ Egli stesso che realizza tutte le promesse antiche. Chi riceve Lui come pane per la vita, come โpane che porta la vitaโ, non avrร piรน nรฉ fame nรฉ sete in eterno.
โIo sono il pane della vitaโ: โIo sono – Egรณ eimiโ: lโespressione indica lโessere stesso di Dio, lโaffermazione che Egli ha fatto a Mosรฉ: โDio disse a Mosรจ: ยซIo sono Colui che sono!ยป. Poi disse
ยซDirai agli israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voiโ(Esodo 3,14-15). Anche il Profeta Isaia richiama lโEsodo 3,14: Is 43,10; Is 43,25; Is 45,18; Is 51,12; Is 52,6.
Nel Vangelo di Giovanni molte volte ricorre questa espressione:
โ โฆ se infatti non crederete che Io Sono, morirete nei vostri peccatiโ (Giovanni 8,24);
โDisse allora Gesรน: ยซQuando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sonoโ
(Giovanni 8,28);
โRispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยปโ (Giovanni 8, 58);
โVe lo dico fin d’ora prima che accada, perchรฉ quando sarร avvenuto, crediate che Io Sonoโ (Giovanni 13,19);
โGli risposero: “Gesรน, il Nazarenoโ. Disse loro Gesรน: Io Sono. Vi era lร con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse โSono ioโ, indietreggiarono e caddero a terra.” (Giovanni 18,5).
Dice S. Ambrogio: โChiedi che ti offra quel pane che Egli dร a tutti, ogni giorno, sempre? Sta a te prendere questo pane. Accostati a questo pane e lo prenderai. Di questo pane รจ stato detto: Tutti quelli che si allontaneranno da te, moriranno (Salmo 72,27). Se ti allontanerai da Lui, morirai; se ti avvicinerai a Lui, vivrai. Questo รจ il pane della vita: dunque, chi mangia la vita non puรฒ morire. Come potrร morire chi ha per cibo la vita? Come potrร venir meno chi avrร la vita come sostentamento? Accostatevi a Lui e saziatevi: Egli รจ pane. Accostatevi a Lui e bevete: Egli รจ sorgente. Accostatevi e Lui e rischiaratevi: Egli รจ luce. Accostatevi a Lui e diventate liberi: Dove
cโรจ lo spirito del Signore, lร cโรจ la libertร (2 Corinzi 3,17). Accostatevi a Lui e liberatevi dai lacci: Egli รจ il perdono dei peccati. Vi domandate chi Egli sia? Ascoltate quello che dice Egli stesso: Io sono il pane della vitaโฆโ (Ambrogio, Comm. Salmo CXIII 18,28).
In altri brani del Vangelo Gesรน si presenta sempre come โIo sonoโ e aggiunge una specificazione: โIo sono il pane della vitaโ; โIo sono la luce del mondoโ; โIo sono la porta (del gregge)โ; โIo sono il buon pastoreโ; โIo sono la risurrezione e la vitaโ; โIo sono la via, la veritร e la vitaโ; โIo sono la vera viteโ. Nell’Apocalisse troviamo anche โIo sono l’alfa e l’omegaโ (Apocalisse 1,8) e โIo sono il primo e l’ultimoโ (Apocalisse 1,17) e โ[Io sono] il Viventeโ (Apocalisse 1,18).
Mentre il giorno prima Gesรน distribuiva il pane, ora si offre egli stesso come pane. Il discepolo del Signore รจ chiamato a fare come Lui, a donarsi continuamente e totalmente, a vivere โin obbedienzaโ e โnellaโ volontร di Dio. โMio cibo รจ fare la volontร di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera!โ (Giovanni 4,34).
Dobbiamo uscire dalla sola ricerca del cibo materiale e procurarci il cibo che โpermane sempreโ. Gesรน Cristo รจ lโUnico che puรฒ donarci il pane della Vita che produce giร ora, qui, nel tempo, la vita eterna.
Abbiamo bisogno di essere saziati nella nostra continua ricerca di ciรฒ che conta davvero: โCi hai fatti per te e inquieto รจ il nostro cuore finchรฉ non riposa in teโ (Sant’Agostino). La nostra inquietudine nasce dalla necessitร di essere saziati di felicitร , di amore, di pienezza.
Dio risponde alla nostra fame dandoci Gesรน, Pane di Vita, anticipo della Felicitร senza fine. Non possiamo che prorompere in un canto di lode e di gioia indicibile e riconoscente!
Suor Emanuela Biasiolo
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
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- Colore liturgico: Verde
- Es 16, 2-4. 12-15; Sal.77; Ef 4, 17. 20-24; Gv 6, 24-35
Chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,24-35
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In quel tempo, quando la folla vide che Gesรน non era piรน lร e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
ย
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโuomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
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Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ lโopera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.
ย
Allora gli dissero: ยซQuale segno tu compi perchรฉ vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: โDiede loro da mangiare un pane dal cieloโยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: non รจ Mosรจ che vi ha dato il pane dal cielo, ma รจ il Padre mio che vi dร il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoยป.
Allora gli dissero: ยซSignore, dacci sempre questo paneยป. Gesรน rispose loro: ยซIo sono il pane della vita; chi viene a me non avrร fame e chi crede in me non avrร sete, mai!ยป.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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