Commento al Vangelo del 4 Ottobre 2020 โ€“ p. Ermes Ronchi

- Pubblicitร  -

Nella vigna del Signore il bene revoca il male

Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 4 Ottobre 2020.

Gesรน amava le vigne: le ha raccontate, per sei volte, come parabole del regno; vi ha letto un simbolo forte e dolce (io sono la vite e voi i tralci, Gv 15,5); al Padre ha dato nome e figura di vignaiolo (io sono la vite vera e il Padre รจ lโ€™agricoltore, Gv 15,1). Ma oggi il Vangelo racconta di una vendemmia di sangue. Una parabola dura, che vorremmo non aver ascoltato, cupa, con personaggi cattivi, feroci quasi, e questo perchรฉ la realtร  attorno a Gesรน si รจ fatta cattiva: sta parlando a chi prepara la sua morte. Lโ€™orizzonte di amarezza e violenza verso cui cammina la parabola รจ giร  evidente nelle parole dei vignaioli, insensate e brutali: Costui รจ lโ€™erede, venite, uccidiamolo e avremo noi lโ€™ereditร !

Ma quale manuale di diritto civile hanno mai letto? รˆ chiaro che non รจ il diritto ad ispirarli, ma quella forza primordiale e brutale, originaria e stupida, che in noi sussurra: devi sopraffare lโ€™altro, occupa il suo posto, e allora avrai il suo campo, la sua casa, la sua donna, i suoi soldi. Quanto รจ diverso Dio, che ricomincia, dopo ogni tradimento, a mandare ancora servitori, altri profeti, infine suo Figlio; che non รจ mai a corto di sorprese e di speranza: che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna, che io non abbia fatto?

Io, noi siamo vigna e delusione di Dio, e lui, contadino appassionato, continua a fare per me ciรฒ che nessuno farร  mai. Fino alla svolta del racconto: alla fine, che cosa farร  il signore della vigna? La soluzione proposta dai capi del popolo รจ tragica: uccidere ancora, far fuori i vignaioli disonesti, sistemare le cose mettendo in campo un di piรน di violenza. Vendetta, morte, il fuoco dal cielo. Ma non succederร  cosรฌ. [โ€ฆ]

Continua a leggere tutto il testo del commento su Avvenire


Nella vigna del Signore si raccoglie giustizia e pace

Lโ€™uomo dei campi, il nostro Dio contadino, guarda la sua vigna con gli occhi dellโ€™amore e la circonda di cure: che cosa potevo fare di piรน per te che io non abbia fatto? Canto dโ€™amore di un Dio appassionato, che fa per me ciรฒ che nessuno farร  mai. Quale raccolto si attende il Signore? Isaia: Aspettavo giustizia, attendevo rettitudine, non piรน grida di oppressi, non piรน sangue! Il frutto che Dio attende รจ una storia che non generi piรน oppressi, sangue e ingiustizia, fughe disperate e naufragi.

- Pubblicitร  -

Nelle vigne รจ il tempo del raccolto. Per noi lo รจ ogni giorno: vengono persone, cercano pane, Vangelo, giustizia, coraggio, un raggio di luce. Che cosa trovano in noi? Vino buono o uva acerba? La parabola cammina perรฒ verso un orizzonte di amarezza e di violenza. In contrasto con la bassezza dei vignaioli emerge la grandezza del mio Dio contadino (Veronelli diceva che chiamare uno ยซcontadinoยป รจ il piรน bel complimento che si possa fare a una persona), un Signore che non si arrende, non รจ mai a corto di meraviglie, non ci molla e ricomincia dopo ogni rifiuto ad assediare il cuore con nuovi Profeti e servitori, e infine con il Figlio.

Costui รจ lโ€™erede, uccidiamolo e avremo noi lโ€™ereditร ! La parabola รจ trasparente: la vigna รจ Israele, i vignaioli avidi sono le autoritร  religiose, che uccideranno Gesรน come bestemmiatore. Il movente รจ lo stesso: lโ€™interesse, potere e denaro, tenersi il raccolto e lโ€™ereditร ! รˆ la voce oscura che grida in ciascuno: sii il piรน forte, il piรน furbo, non badare allโ€™onestร , e sarai tu il capo, il ricco, il primo. Questa ubriacatura per il potere e il denaro รจ lโ€™origine di tutte le vendemmie di sangue della terra.

Cosa farร  il padrone? La risposta delle autoritร  รจ secondo logica giudiziaria: una vendetta esemplare, nuovi vignaioli, nuovi tributi. La loro idea di giustizia si fonda sullโ€™eliminare chi sbaglia. Gesรน non รจ dโ€™accordo. Lui non parla di far morire, mai; il suo scopo รจ far fruttificare la vigna: sarร  data a un popolo che produca frutti. La storia perenne di amore e tradimenti tra Dio e lโ€™uomo non si concluderร  nรฉ con un fallimento nรฉ con una vendetta, ma con lโ€™offerta di una nuova possibilitร : darร  la vigna ad altri.

Tra Dio e lโ€™uomo le sconfitte servono solo a far meglio risaltare lโ€™amore di Dio. Il sogno di Dio non รจ nรฉ il tributo finalmente pagato (non ne parla piรน) nรฉ la condanna a una pena esemplare per chi ha sbagliato, ma una vigna, un mondo che non maturi piรน grappoli rossi di sangue e amari di lacrime, che non sia una guerra perenne per il potere e il denaro, ma che maturi una vendemmia di giustizia e di pace, la rivoluzione della tenerezza, la triplice cura di sรฉ, degli altri e del creato (Letture: Isaia 5, 1-7; Salmo 79; Filippesi 4, 6-9; Matteo 21, 33-43).

Altri Articoli
Related

Giuliva Di Berardino โ€“ Commento al Vangelo del 4 Maggio 2025

Commento a cura di Giuliva Di Berardino pedagogista e...

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 4 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

p. Giovanni Nicoli โ€“ Commento al Vangelo del 4 Maggio 2025

Siamo di fronte alla presenza del Signore risorto riconosciuta...

don Giacomo Falco Brini โ€“ Commento al Vangelo di domenica 4 Maggio 2025

QUELLโ€™AMORE CHE FA RISORGERE Credere nella resurrezione di Cristo e,...