Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgere
Il noto episodio della cacciata dei venditori dal tempio รจ comune ai quattro vangeli, ma presenta intenzionalitร e sottolineature differenti, a seconda della teologia di ogni evangelista.
Per il commento mi sono servita di un intervento di Ariel Valdรจs, riportato alle pagg.57 e sgg. del
10ยฐ volumetto della collana โCosa sappiamo della Bibbia?โ, Edizioni Istituto San Gaetano.
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Anzitutto spieghiamo perchรฉ tanti mercanti si trovavano nel tempio. Quando un ebreo voleva offrire un sacrificio a Dio, doveva presentare al luogo piรน sacro di Gerusalemme un animale senza difetti, impuritร o macchie, e una bestia siffatta non era certo facile da trovare! E poi, se il fedele veniva da lontano, non era proprio opportuno che si trascinasse dietro lโanimale e lโoccorrente per unโadeguata offerta.
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Ecco perchรฉ i mercanti (ovviamente dietro pagamento e non senza manovre speculative!) garantivano nello stesso tempo un servizio utile (animali di varia taglia a disposizione dei pellegrini) e soprattutto la purezza dellโanimale richiesta dalla Legge.
Inoltre gli Ebrei dai 20 anni in su erano tenuti al pagamento annuale di unโimposta per il culto, che si doveva fare con monete speciali (erano denari coniati presso Tiro) e i cambiavalute (anche qui speculando fortemente su tale servizio ad hoc e in loco) rifornivano i pellegrini di quel tipo di denaro.
Certo il commercio contrastava con la sacralitร del luogo, ma i banchi dei mercanti non erano propriamente nel Tempio, bensรฌ nellโatrio posteriore, detto โdei Gentiliโ (perchรฉ lรฌ anche i pagani potevano pregare), luogo peraltro non considerato sacro dagli Ebrei.
Perchรฉ allora Gesรน se la prende tanto, mettendoci di fronte a un moto dโira che non esiste altrove nella vita del Messia?
Eโ impossibile rispondere. Lo ignorava anche la comunitร primitiva.
Si tramandava di bocca in bocca che Gesรน avesse avuto una zuffa con alcuni mercanti appostati presso il tempio, e secondo i sinottici ciรฒ divenne determinante per la sua condanna e la sua morte. Ma nessuno ne ricordava esattamente le cause.
Quando gli evangelisti dal 65 d. Cr. in poi misero per iscritto i fatti e i detti di Gesรน, non trovando le cause oggettive che avevano scatenato lโepisodio, lo presentarono con accentuazioni diverse e lo adattarono ai rispettivi intendimenti catechetici e pastorali.
Marco (cfr. il cap.11,15-18), che scrive nel 65 d. Cr. e si rivolge ai pagani, vuole sottolineare che quellโatrio posteriore, dato in gestione ai pagani ritenuti impuri, per Gesรน era anchโesso Tempio: il luogo dove pregavano i pagani era sacro quanto quello dove pregavano gli Ebrei. Solo lui riporta la citazione da Is.56,7:โLa mia casa sarร chiamata casa di preghiera per tutte le gentiโ.
Ora, porre sullo stesso piano la preghiera degli ebrei e quella dei pagani era assolutamente inammissibile per gli Israeliti e anche questo contribuรฌ alla condanna a morte di Gesรน.
Matteo (cfr. il cap.21,12-17) scrive nellโ85 circa dopo Cristo e si rivolge a lettori di origine ebraica, che attendevano il Messia. Ponendo lโepisodio nel giorno stesso in cui Gesรน entrรฒ in Gerusalemme, acclamato da tutti Re e Messia, vuol far capire che รจ il Messia in persona a cacciare i mercanti, esigendo quella purificazione del Tempio (dissacrato dal re Antioco Epifane nel 167 a. Cr. e riconsacrato da Giuda Maccabeo nel 164), che secondo Malachia e i Maccabei solo il Messia avrebbe potuto compiere del tutto.
La versione di Luca (cfr. il cap.19, 45-46) รจ la piรน breve. Perchรฉ? Egli scrisse nellโ85-90 d. Cr., rivolgendosi ad una comunitร cristiana costituita da ex-pagani ed ex-ebrei, comunitร per questo soggetta a conflitti e difficoltร . Per non urtare nessuno, Luca tralascia le scene di violenza e aggressione e mantiene solo lโesortazione di Gesรน a purificare il Tempio, per farne un luogo adatto ai suoi insegnamenti. E infatti da quel momento Gesรน insegnerร sempre e solo nel tempio.
Infine Giovanni colloca lโepisodio non dopo lโentrata trionfale in Gerusalemme, ma allโinizio del suo vangelo, e al racconto tradizionale aggiunge alcuni dettagli per farci capire il senso e la portata simbolica dellโepisodio: Gesรน vuole eliminare il Tempio e sostituirlo con se stesso. Cosรฌ lโevangelista afferma che Gesรน cacciรฒ fuori anche buoi e pecore (gli animali impiegati per i sacrifici), visto che con lโavvento di Gesรน non sarebbero piรน serviti! Solo la morte redentrice del Cristo sarebbe stata il sacrificio per eccellenza gradito a Jahvรจ.
Cosรฌ solo Giovanni riporta la risposta di Gesรน alle autoritร : โDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereโ. Gesรน dunque parla di se stesso come lโunico e vero sacrificio capace di portare la Vita e la Redenzione definitive. Detto altrimenti: con la venuta di Gesรน i sacrifici di animali e dโogni altra natura, propri della tradizione ebraica, sono diventati inutili. Perciรฒ lo รจ diventato anche il Tempio: quella costruzione non ha piรน alcun senso dal momento che vi รจ il Tempio del Corpo di Cristo, โcostruzioneโ nella quale si officierร il perenne sacrificio redentivo capace di donare la vita eterna allโumanitร liberata dal peccato di Adamo ed Eva.
Pertanto, secondo il parere di Giovanni, in quellโincidente con i mercanti Gesรน non si proponeva di aprire il Tempio ai pagani (come diceva Marco), nรฉ di purificarlo (cosรฌ Matteo) e neppure di trasformarlo in un luogo di insegnamento (cosรฌ Luca), ma di eliminarlo, perchรฉ era diventato inutile. Per questo motivo Giovanni ha collocato il racconto in questione subito dopo lโepisodio delle nozze di Cana; lรฌ Gesรน aveva fatto sparire dellโacqua, che gli Ebrei usavano abbondantemente per celebrare i loro riti di purificazione, per trasformarla in vino, bevanda che, non a caso, troviamo nella Cena del Giovedรฌ prima della Passione. Il culto non ha piรน valore, non perchรจ abbia perso il suo significato, ma semplicemente perchรฉ Gesรน incarna il culto presente e futuro che rende vano ogni culto passato.
Come si vede, viene sottolineato un fondamentale aspetto del Cristo, nella linea della tematica privilegiata dai vangeli di Quaresima dellโanno B (cfr. il mio commento relativo alla 1ยฐ domenica di quaresima).
Ileana Mortari โ Sito Web
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Terza Domenica di Quaresima โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Marzo 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Es 20, 1-17; Sal.18; 1 Cor 1, 22-25; Gv 2, 13-25
Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemme. 14Trovรฒ nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, lร seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettรฒ a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciรฒ i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป. 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerร . 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป. 19Rispose loro Gesรน: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. 20Gli dissero allora i Giudei: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป. 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรน. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesรน, non si fidava di loro, perchรฉ conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sullโuomo. Egli infatti conosceva quello che cโรจ nellโuomo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 โ 10 Marzo 2018
- Tempo di Quaresima III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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