Commento al Vangelo del 31 marzo 2018 – Paolo Curtaz

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Passato il sabato, Maria di Mร gdala, Maria madre di Giacomo e Salรฒme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole.

Dicevano tra loro: ยซChi ci farร  rotolare via la pietra dallโ€™ingresso del sepolcro?ยป. Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era giร  stata fatta rotolare, benchรฉ fosse molto grande.

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Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito dโ€™una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: ยซNon abbiate paura! Voi cercate Gesรน Nazareno, il crocifisso. รˆ risorto, non รจ qui. Ecco il luogo dove lโ€™avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: โ€œEgli vi precede in Galilea. Lร  lo vedrete, come vi ha dettoโ€ยป. Mc 16

Marco conclude in maniera curiosa il suo vangelo: con le donne intimorite che tornano in cittร  senza dire nulla. Hanno le loro ragioni, ovviamente: chi crederebbe alla testimonianza di una donna? Infatti cosรฌ accade: i discepoli di Emmaus raccontano al pellegrino che li ha raggiunti di una testimonianza di alcune donne, delle loro cui, da bravi maschilisti, non hanno creduto.

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Il vangelo di Marco si chiude con questa nota di timore e silenzio. Ma questo silenzio si รจ evidentemente interrotto visto tutto quello che รจ accaduto in seguito. Ecco, allora, che qualcuno sente lโ€™esigenza di aggiungere un finale nel primo vangelo, riassuntivo delle diverse apparizioni del risorto raccontate dagli altri evangelisti. Mi ha sempre stupito il fatto che Marco non concludesse il vangelo. Forse perchรฉ la resurrezione รจ evento di fede: se รจ evidente e sperimentabile la crocefissione, nessuno ha assistito alla resurrezione e nessuno, mai, potrร  dimostrarla. รˆ evento storico, certo, ma richiede adesione interiore: la fede inizia lร  dove lโ€™esperienza si ferma. Ancora oggi la resurrezione di Cristo รจ legata al nostro cammino interiore, ci โ€œcostringeโ€ a schierarci e a interrogarci.

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog