โChi non รจ contro di noi, รจ per noiโ
Il brano evangelico odierno si colloca nella seconda parte del testo di Marco, scandita dagli โannunciโ della Passione e da una sorta di โcatechesiโ che Gesรน sviluppa attraverso dialoghi con i suoi dicepoli ed insegnamenti specifici per la vita della comunitร .
I vv.38-41, in particolare, si riferiscono ad una situazione vissuta giร da Mosรจ intorno al 1200 a.Cr., e poi, nel 1ยฐ sec. d.Cr., da Gesรน e i discepoli e successivamente dalla comunitร cristiana cui Marco rivolge il suo messaggio: lโaccorgersi da parte di un credente che i doni di Dio vengono fatti anche a chi non appartiene al proprio gruppo di appartenenza, ed esserne irritati e gelosi.
Lโepisodio dellโAntico Testamento ci viene presentato dalla 1ยฐ lettura di oggi, tratta dal Libro dei Numeri. Per consentire a Mosรจ di condividere con altri la assai pesante responsabilitร di guida del popolo ebraico, il Signore Dio prende lo spirito di Mosรจ e lo infonde su settanta anziani (una sorta di consiglio, con funzioni di amministrazione della giustizia, di aiuto e garanzia per la gente), i quali cominciano a profetizzare. Ma lo spirito si posa pure su due uomini qualsiasi, che non avevano alcuna investitura ufficiale, e anchโessi profetizzano nellโaccampamento. A Giosuรจ, che vorrebbe impedirlo loro, Mosรจ risponde: โFossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!โ (Num.11,29), auspicio questo che avrebbe trovato la sua realizzazione nel giorno della Pentecoste cristiana, come leggiamo in Atti 2, 16-21.
La situazione analoga che troviamo nel vangelo risale allโesperienza storica di Gesรน; Giovanni, fratello di Giacomo, denominato โfiglio del tuonoโ (Mc.3,17) per il suo irruente zelo religioso, si mostra degno del soprannome, quando riferisce al Maestro (facendosi portavoce anche degli altri discepoli) che hanno visto un tale che scacciava i demoni nel suo nome, e glielo hanno impedito, perchรฉ non appartenente al loro gruppo. La risposta di Gesรน richiama quella di Mosรจ: โNon glielo proibite, perchรฉ non cโรจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non รจ contro di noi, รจ per noiโ (vv.39-40). Il Signore dunque ritiene che il suo messaggio possa estendersi anche per mezzo di coloro che, pur non appartenendo al gruppo dei suoi discepoli, sono in sintonia con esso.
Se Marco, e con lui Luca (cap.9, 49-50) hanno voluto riportare questo episodio, รจ perchรฉ nelle comunitร cristiane primitive si poneva proprio questo problema: il richiamarsi a Gesรน e al suo nome, pur non appartenendo alla Chiesa di Cristo. E attraverso questa pagina evangelica i credenti vengono assicurati che un fatto di tal genere non solo non รจ negativo, ma deve costituire per loro un motivo di grande gioia nel vedere la magnanimitร del Signore nel dono del suo Spirito.
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Comโรจ noto, la Parola di Dio ha qualcosa da dire a tutti i credenti di tutte le epoche e anche la situazione sopra descritta si ripresenta puntualmente in ogni fase della storia della Chiesa; su di essa ha riflettuto la teologia, specie nel sec. XX, che ha visto una proposta del grande teologo Karl Rahner (1904-1984) di notevole interesse: quella del โcristianesimo anonimoโ; essa risponde alla necessitร di coniugare i passi della Scrittura che affermano possibile la salvezza solo in Cristo e nella Chiesa (come ad esempio โChi crederร e sarร battezzato sarร salvo, ma chi non crederร sarร condannatoโ -Marco 16,16; e poi Giov.3,5; Atti 4,12; 1ยฐ Tim.2,5 ) con quelli che dichiarano lโuniversalitร della salvezza stessa, quale ad es.: โDio vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della veritร โ (1ยฐ Tim. 2,4); โDio sarร tutto in tuttiโ (1ยฐ Cor.15,28), e poi anche Gen.12,3; Is.56,7; 66,18-21; Luca 3,6; Atti 2,39; Tito 2,11.
Cioรจ: se da un lato le vie ordinarie per la salvezza sono la fede in Cristo, il battesimo e lโappartenenza alla Chiesa, dallโaltro la teologia ha sempre ammesso che Dio puรฒ salvare, attraverso modi noti a Lui solo, anche al di fuori di tali vie.
Secondo Rahner un uomo puรฒ essere cristiano, cioรจ partecipe del regno di Cristo, anche senza saperlo o senza volerlo esplicitamente. La grazia di Cristo infatti puรฒ operare la salvezza pure in chi, senza sua colpa, non appartiene sociologicamente alla Chiesa, oppure non ha conosciuto la Rivelazione cristiana e segue unโaltra religione o, addirittura, ritiene di doversi dichiarare ateo; essa opera tutte le volte che una persona agisce con onestร intellettuale nel nome del Bene e della Veritร .
Eโ stata la grande svolta del Concilio Vaticano IIยฐ che ha consentito di recepire a livello dottrinale tale posizione, come si puรฒ vedere dalla โLumen Gentiumโ, n.16: โQuelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, in vari modi sono ordinati al Popolo di Dioโฆโฆ..Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e che tuttavia cercano sinceramente Dio, e collโaiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontร di Lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna.โ (cfr. anche โGaudium et spesโ, n.22 e Ad Gentes, n.7); questa รจ la risposta della Chiesa a quellโinquietante interrogativo circa la โsalvezza degli infedeli giustiโ che si รจ posto il grande Dante Alighieri nella sua โDivina Commediaโ e con lui molti altri lungo lโintera storia del cristianesimo.
Credo che tutti noi, chi piรน chi meno, abbiamo incontrato nella nostra vita persone che corrispondono a quanto detto sopra: uomini e donne, giovani e meno giovani dediti ad attivitร di solidarietร , di lotta per la giustizia, di difesa dei diritti umani, di attenzione agli ultimi e ai sofferenti, di condivisione con i meno fortunati; e tutto questo magari con passione e impegno ben maggiori di quelli di tanti credenti! Basti pensare al grande Mahatma Gandhi, al medico americano Thomas Dooley, al sindacalista Chico Mendes, al piccolo pakistano Iqbal Masihโฆ
Certo, deve trattarsi di persone che effettivamente vivono quanto indicato da Atti 10,35 (โChi teme Dio e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, รจ a Lui accettoโ); e poi, ricordando il โchi non รจ contro di noiโ (v.40), deve trattarsi di persone che non combattano positivamente la fede e i suoi valori, che non si mettano cioรจ volontariamente contro Dio. Ma, riscontrate queste due condizioni, i praticanti e quanti sono impegnati nella comunitร cristiana sono chiamati a riconoscere e ad apprezzare tutto il positivo realizzato da coloro che Rahner ha definito โcristiani anonimiโ, e ad essere ben consapevoli di non avere โlโesclusivaโ della sequela di Cristo.
Il che non significa certo mettere in secondo piano o addirittura vanificare lโimpegno dellโannuncio e della chiamata a convertirsi al Vangelo, come qualcuno potrebbe temere, poichรฉ:
โ la testimonianza e lโannuncio sono parte integrante dellโautentica fede cristiana, che non puรฒ tacere lโimmensa gioia di aver incontrato il Signore; e, se io non nascondo il fatto di essere cristiano convinto e praticante, ogni gesto di amicizia, di aiuto, di scambio che compio รจ annuncio, cosรฌ come ogni parola e gesto di Gesรน lo era, prima ancora che Egli dichiarasse: โIo sono il Figlio di Dioโ o โDio รจ Uno e Trinoโ;
โ dalla Scrittura emerge chiaramente il โdovereโ dellโannuncio: โAndate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creaturaโ (Marco 16,15); โNon รจ per me un vanto predicare il vangelo; รจ un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo!โ (1ยฐ Cor. 9,16); โSiate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che รจ in voiโฆcon dolcezza e rispetto e con una retta coscienzaโ (1 Pt.3,15-16)
โ il primo appello di Gesรน รจ alla โconversione del cuoreโ, che รจ possibile e doveroso per tutti, anche se questo non giunge a comportare un cambiamento della propria religione, per passare al cristianesimo; Dio solo legge nei cuori e vede la sinceritร o meno della fede. Come ha scritto tempo fa Padre Franco Cagnasso del Pime, โse saprรฒ convertire anche e prima di tutto il mio cuore, allora il musulmano che vive accanto a me capirร che Gesรน non รจ unโincomprensibile e inaccettabile formula teologica nella mia mente, ma la vita di Dio nel mio cuore. E anche se non cambierร la sua religione, cambierร il suo cuore, diventando piรน aperto, tollerante, libero.โ
A questo proposito risulta particolarmente emblematica quella grande pagina di Matteo, cap.25, dove si dice che nel giorno del giudizio universale molti si chiederanno la ragione di una ricompensa nel nome di Cristo, che essi in vita non hanno mai conosciuto; la risposta รจ: โOgni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli piรน piccoli, lโavete fatto a me!โ (Mt.25,v.40); mentre viceversa la cosa contraria verrร detta a quelli che si riterranno a posto, in quanto ufficialmente appartenenti alla Chiesa di Cristo, ma che nei fatti non hanno messo in pratica il Suo messaggio: โVia, lontano da me, maledettiโฆperchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiareโฆ..ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli piรน piccoli, non lโavete fatto a meโ (Mt.25, vv.41-45 passim). Perciรฒ S.Agostino poteva dire: โMolti di quelli che sembrano essere fuori della Chiesa sono dentro, molti di quelli che sembrano essere dentro sono fuori.โ
Ileana Mortari โ Sito Web
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XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Nm 11, 25-29; Sal.18; Gc 5, 1-6; Mc 9,38-43.45.47-48
Chi non รจ contro di noi รจ per noi. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala.
Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesรน: ยซMaestro, abbiamo visto uno che scacciava demรฒni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchรฉ non ci seguivaยป. Ma Gesรน disse: ยซNon glielo impedite, perchรฉ non cโรจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non รจ contro di noi รจ per noi.
Chiunque infatti vi darร da bere un bicchiere dโacqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร io vi dico, non perderร la sua ricompensa.
Chi scandalizzerร uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geรจnna. E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geรจnna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingueยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 30 Settembre โ 06 Ottobre 2018
- Tempo Ordinario XXVI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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