Chi perderร la propria vita per causa mia, la troverร
Nel brano evangelico odierno troviamo il primo annuncio, fatto da Gesรน, della sua prossima passione; siamo a una svolta fondamentale della vicenda del Nazareno, come si capisce dal fatto che tale annuncio รจ il primo di tre, che scandiscono chiaramente la seconda parte dei testi sinottici, ed รจ ripreso anche dopo la trasfigurazione (Mt. 17,9) e al momento dellโarresto (Mt. 26,45).
La svolta consiste nel fatto che, in seguito alle controversie e tensioni con le autoritร giudaiche, Gesรน si rende sempre piรน conto che la sua missione avrร quasi certamente un esito tragico e si trova quindi nella necessitร di preparare i suoi discepoli a tale momento e di istruirli adeguatamente, perchรฉ possano continuare la missione dopo di Lui.
โGesรน cominciรฒ a dire apertamente che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giornoโ (v.21). Lโannunzio, assolutamente inaspettato e inaccettabile per chi โ come tutti allora โ attendeva lโavvento glorioso e trionfatore di un Messia regale, suscita la violenta reazione di Pietro, che, preso da parte Gesรน, pronuncia una formula di imprecazione (โDio te ne scampi!โ) e afferma che farร di tutto per evitare un tale esito fatale. Non meno forte รจ allora la risposta del Nazareno, che avverte nelle parole dellโapostolo la stessa tentazione giร respinta nel deserto prima di iniziare il suo ministero: evitare la strada del piano di Dio โ che โdovevaโ passare attraverso il male, il dolore e la morte โ e utilizzare la sua potenza di Figlio di Dio a proprio vantaggio e in vista di un personale glorioso trionfo. โTu sei mi sei di scandaloโ Egli dice a Pietro: il termine, nellโoriginale greco, significa โinciampoโ; appunto, la reazione di Simone e quanto potrebbe seguirne non รจ un aiuto, ma piuttosto un ostacolo alla realizzazione del piano di Dio.
Ecco che cosรฌ ha inizio lโinsegnamento del Maestro per chi vuole seguirlo. Il v. 24 รจ secco e lapidario: โSe qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaโ.
Gesรน รจ sempre stato molto leale con i suoi, non li ha illusi, nรฉ ha prospettato loro successi mondani e trionfi terreni; ha parlato chiaramente di โcroceโ: come saranno risuonate nella mente e nel cuore dei discepoli queste parole quando lo videro piegato sotto il peso del pesante strumento di supplizio! โCroceโ evoca immediatamente martirio e morte e certamente molti seguaci del Nazareno avrebbero seguito esattamente le sue orme, a partire dai dodici, quasi tutti martirizzati.
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Ma โcroceโ indica anche tutto ciรฒ che รจ fatica, sofferenza, dolore, incomprensione, difficoltร , rifiuto, persecuzione di vario genere, rischio, rinnegamento di sรฉโฆโฆ..; e tutto questo il discepolo deve essere disposto ad affrontare, se vuole veramente seguire il Signore e condividere il suo destino di passione e morte, ma anche di resurrezione e gloria.
โPerchรฉ โ prosegue Gesรน โ chi vorrร salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia, la troverร . Qual vantaggio infatti avrร lโuomo se guadagnerร il mondo intero, e poi perderร la propria anima? O che cosa lโuomo potrร dare in cambio della propria anima?โ (vv. 25-26). Purtroppo la diversa traduzione del termine originale greco โpsychรจโ prima con โvitaโ e poi con โanimaโ ha spesso generato un grosso equivoco nellโinterpretazione di questo passo. Lo si intende solitamente come un invito a rinnegare la vita terrena con tutti i suoi beni e vantaggi (โperdereโ) per โguadagnareโ la salvezza dellโanima, cioรจ la vita eterna nellโaldilร .
Ma le cose non stanno cosรฌ. โPsychรจโ infatti significa sia โvita fisicaโ che โvita spiritualeโ e allora la contrapposizione non sta tra queste due, ma tra la propria vita intesa egoisticamente e quella invece โcentrataโ su Gesรน, che solo apparentemente รจ persa.
โChi vuol salvare la propria vitaโ รจ chi pensa solo a se stesso e vive egoisticamente, facendo di sรฉ il perno di tutto; โchi perde la propria vita a causa di Gesรนโ viceversa รจ chi segue il Suo esempio e โcentraโ la propria vita su di Lui, cosรฌ come Egli รจ vissuto per il Padre. Nel primo caso si โperdeโ la โpsychรจโ = la vita, in entrambi i sensi: nel senso fisico, perchรฉ una vita vissuta egoisticamente si rivela in ultima analisi sempre insoddisfatta (piรน si ha e piรน si vuole avere) e dunque vuota, priva di significato e comunque destinata alla morte, che cancella tutto quello che si รจ guadagnato in terra; ed รจ persa anche in senso spirituale, perchรฉ, vivendo al contrario di Cristo, si รจ perso il Paradiso.
Nel secondo caso, al contrario, si ritrova la propria vita in entrambi i sensi: in quello fisico, perchรฉ, vivendo nella dimensione del dono, si acquistano molte amicizie e beni spirituali, e soprattutto la vita assume un senso profondo, che la morte non puรฒ eliminare; e quanto si รจ ottenuto in termini di beni โspiritualiโ rimane anche nellโaldilร , dove si โguadagnerร โ il Paradiso, cioรจ la perenne comunione con Dio.
Il Card. Jean Marie Lustiger ci ha fatto il dono di un notevole commento a questa frase evangelica nel suo intervento alla Conferenza per i Paesi meno sviluppati, il 9 settembre 1981:
โA quale prezzo paghiamo il nostro โsviluppoโ? Noi, Paesi ricchi, brilliamo per la nostra vita bella e sontuosaโฆabbiamo anelato a possedere tutta la vita del mondo a nostro vantaggio. Per questo forse noi siamo giร morti, giacchรจ perdiamo lโanima. In questo stesso momento la maggior parte degli uomini della terra, popoli interi, sono condannati a morte per carestia, miseria, malattie. Le loro fragili culture crollano sotto la pressione del nostro progresso, che le soggioga.
Ma allora รจ la nostra civiltร che firma la propria sentenza di morte: quando non accordiamo unโuguale dignitร di figli di Dio ai meno sviluppati, quando vogliamo conquistare a nostro solo profitto il mondo intero e le sue ricchezze, mentre Dio le ha donate a tutti gli uomini perchรฉ siano felici, quando togliamo ai fratelli la dignitร di uomini, perdiamo la nostra dignitร . La nostra anima muore della morte dei nostri fratelli. I Paesi piรน sviluppati muoiono della morte dei Paesi meno sviluppati. Una nazione ricca che perde lโanima รจ una nazione di morti. Una cultura che perde lโanima รจ una cultura di mortiโฆ..A qual prezzo i Paesi piรน avvantaggiati pagano il proprio vantaggio?
Paesi minacciati di morte dalla perdita del loro futuro demografico; โpaesi sviluppatiโ con una gioventรน disperata, dove i desideri vengono esasperati perchรจ sono il motore del consumo e della produzione, dove le risorse della ricchezza vengono impiegate nella costruzione di strumenti di morte.
Forse non รจ ancora troppo tardi per far sรฌ che la nostra cultura e la nostra storia sfuggano al germe di morte che ci rode il cuore: malattia doppiamente mortale; omicidio, perchรจ fa morire dei fratelli; suicidio, perchรฉ distrugge anche noi. Per questo tutti coloro che compongono la nostra societร devono acquisire una generositร piรน grande, che restituisca loro la dignitร .
In questa vostra Conferenza, cercando di individuare le strade difficili che consentano di rispettare maggiormente gli uomini, a vantaggio dei Paesi meno sviluppati, voi ostacolate la minaccia piรน grave che sovrasta i Paesi piรน sviluppati: quella di unโautodistruzione spirituale, quella del crollo del gigante dai piedi di argilla.
E voi, fratelli miei dei Paesi dove si muore di fame e di sete, dove la vita รจ breve, precaria e fragile, dove regna la malattia, conservate la vostra dignitร : รจ Dio che ve lโha data, รจ la vostra unica ricchezza e la vostra unica forza. E solo voi potete ridarci la nostra dignitร .โ
Ileana Mortari โ Sito Web
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 settembre 2017 anche qui.
XXII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ger 20, 7-9; Sal.62; Rm 12, 1-2; Mt 16, 21-27
Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: ยซDio non voglia, Signore; questo non ti accadrร maiยป. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: ยซVaโ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchรฉ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!ยป.
Allora Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร la propria vita per causa mia, la troverร .
Infatti quale vantaggio avrร un uomo se guadagnerร il mondo intero, ma perderร la propria vita? O che cosa un uomo potrร dare in cambio della propria vita?
Perchรฉ il Figlio dellโuomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderร a ciascuno secondo le sue azioniยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 โ 09 Settembre 2017
- Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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