Commento al Vangelo del 3 settembre 2017 โ€“ Ileana Mortari (Teologa)

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Chi perderร  la propria vita per causa mia, la troverร 

Nel brano evangelico odierno troviamo il primo annuncio, fatto da Gesรน, della sua prossima passione; siamo a una svolta fondamentale della vicenda del Nazareno, come si capisce dal fatto che tale annuncio รจ il primo di tre, che scandiscono chiaramente la seconda parte dei testi sinottici, ed รจ ripreso anche dopo la trasfigurazione (Mt. 17,9) e al momento dellโ€™arresto (Mt. 26,45).

La svolta consiste nel fatto che, in seguito alle controversie e tensioni con le autoritร  giudaiche, Gesรน si rende sempre piรน conto che la sua missione avrร  quasi certamente un esito tragico e si trova quindi nella necessitร  di preparare i suoi discepoli a tale momento e di istruirli adeguatamente, perchรฉ possano continuare la missione dopo di Lui.

โ€œGesรน cominciรฒ a dire apertamente che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giornoโ€ (v.21). Lโ€™annunzio, assolutamente inaspettato e inaccettabile per chi โ€“ come tutti allora โ€“ attendeva lโ€™avvento glorioso e trionfatore di un Messia regale, suscita la violenta reazione di Pietro, che, preso da parte Gesรน, pronuncia una formula di imprecazione (โ€œDio te ne scampi!โ€) e afferma che farร  di tutto per evitare un tale esito fatale. Non meno forte รจ allora la risposta del Nazareno, che avverte nelle parole dellโ€™apostolo la stessa tentazione giร  respinta nel deserto prima di iniziare il suo ministero: evitare la strada del piano di Dio โ€“ che โ€œdovevaโ€ passare attraverso il male, il dolore e la morte โ€“ e utilizzare la sua potenza di Figlio di Dio a proprio vantaggio e in vista di un personale glorioso trionfo. โ€œTu sei mi sei di scandaloโ€ Egli dice a Pietro: il termine, nellโ€™originale greco, significa โ€œinciampoโ€; appunto, la reazione di Simone e quanto potrebbe seguirne non รจ un aiuto, ma piuttosto un ostacolo alla realizzazione del piano di Dio.

Ecco che cosรฌ ha inizio lโ€™insegnamento del Maestro per chi vuole seguirlo. Il v. 24 รจ secco e lapidario: โ€œSe qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi seguaโ€.

Gesรน รจ sempre stato molto leale con i suoi, non li ha illusi, nรฉ ha prospettato loro successi mondani e trionfi terreni; ha parlato chiaramente di โ€œcroceโ€: come saranno risuonate nella mente e nel cuore dei discepoli queste parole quando lo videro piegato sotto il peso del pesante strumento di supplizio! โ€œCroceโ€ evoca immediatamente martirio e morte e certamente molti seguaci del Nazareno avrebbero seguito esattamente le sue orme, a partire dai dodici, quasi tutti martirizzati.

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Ma โ€œcroceโ€ indica anche tutto ciรฒ che รจ fatica, sofferenza, dolore, incomprensione, difficoltร , rifiuto, persecuzione di vario genere, rischio, rinnegamento di sรฉโ€ฆโ€ฆ..; e tutto questo il discepolo deve essere disposto ad affrontare, se vuole veramente seguire il Signore e condividere il suo destino di passione e morte, ma anche di resurrezione e gloria.

โ€œPerchรฉ โ€“ prosegue Gesรน โ€“ chi vorrร  salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia, la troverร . Qual vantaggio infatti avrร  lโ€™uomo se guadagnerร  il mondo intero, e poi perderร  la propria anima? O che cosa lโ€™uomo potrร  dare in cambio della propria anima?โ€ (vv. 25-26). Purtroppo la diversa traduzione del termine originale greco โ€œpsychรจโ€ prima con โ€œvitaโ€ e poi con โ€œanimaโ€ ha spesso generato un grosso equivoco nellโ€™interpretazione di questo passo. Lo si intende solitamente come un invito a rinnegare la vita terrena con tutti i suoi beni e vantaggi (โ€œperdereโ€) per โ€œguadagnareโ€ la salvezza dellโ€™anima, cioรจ la vita eterna nellโ€™aldilร .

Ma le cose non stanno cosรฌ. โ€œPsychรจโ€ infatti significa sia โ€œvita fisicaโ€ che โ€œvita spiritualeโ€ e allora la contrapposizione non sta tra queste due, ma tra la propria vita intesa egoisticamente e quella invece โ€œcentrataโ€ su Gesรน, che solo apparentemente รจ persa.

โ€œChi vuol salvare la propria vitaโ€ รจ chi pensa solo a se stesso e vive egoisticamente, facendo di sรฉ il perno di tutto; โ€œchi perde la propria vita a causa di Gesรนโ€ viceversa รจ chi segue il Suo esempio e โ€œcentraโ€ la propria vita su di Lui, cosรฌ come Egli รจ vissuto per il Padre. Nel primo caso si โ€œperdeโ€ la โ€œpsychรจโ€ = la vita, in entrambi i sensi: nel senso fisico, perchรฉ una vita vissuta egoisticamente si rivela in ultima analisi sempre insoddisfatta (piรน si ha e piรน si vuole avere) e dunque vuota, priva di significato e comunque destinata alla morte, che cancella tutto quello che si รจ guadagnato in terra; ed รจ persa anche in senso spirituale, perchรฉ, vivendo al contrario di Cristo, si รจ perso il Paradiso.

Nel secondo caso, al contrario, si ritrova la propria vita in entrambi i sensi: in quello fisico, perchรฉ, vivendo nella dimensione del dono, si acquistano molte amicizie e beni spirituali, e soprattutto la vita assume un senso profondo, che la morte non puรฒ eliminare; e quanto si รจ ottenuto in termini di beni โ€œspiritualiโ€ rimane anche nellโ€™aldilร , dove si โ€œguadagnerร โ€ il Paradiso, cioรจ la perenne comunione con Dio.

Il Card. Jean Marie Lustiger ci ha fatto il dono di un notevole commento a questa frase evangelica nel suo intervento alla Conferenza per i Paesi meno sviluppati, il 9 settembre 1981:

โ€œA quale prezzo paghiamo il nostro โ€œsviluppoโ€? Noi, Paesi ricchi, brilliamo per la nostra vita bella e sontuosaโ€ฆabbiamo anelato a possedere tutta la vita del mondo a nostro vantaggio. Per questo forse noi siamo giร  morti, giacchรจ perdiamo lโ€™anima. In questo stesso momento la maggior parte degli uomini della terra, popoli interi, sono condannati a morte per carestia, miseria, malattie. Le loro fragili culture crollano sotto la pressione del nostro progresso, che le soggioga.

Ma allora รจ la nostra civiltร  che firma la propria sentenza di morte: quando non accordiamo unโ€™uguale dignitร  di figli di Dio ai meno sviluppati, quando vogliamo conquistare a nostro solo profitto il mondo intero e le sue ricchezze, mentre Dio le ha donate a tutti gli uomini perchรฉ siano felici, quando togliamo ai fratelli la dignitร  di uomini, perdiamo la nostra dignitร . La nostra anima muore della morte dei nostri fratelli. I Paesi piรน sviluppati muoiono della morte dei Paesi meno sviluppati. Una nazione ricca che perde lโ€™anima รจ una nazione di morti. Una cultura che perde lโ€™anima รจ una cultura di mortiโ€ฆ..A qual prezzo i Paesi piรน avvantaggiati pagano il proprio vantaggio?

Paesi minacciati di morte dalla perdita del loro futuro demografico; โ€œpaesi sviluppatiโ€ con una gioventรน disperata, dove i desideri vengono esasperati perchรจ sono il motore del consumo e della produzione, dove le risorse della ricchezza vengono impiegate nella costruzione di strumenti di morte.

Forse non รจ ancora troppo tardi per far sรฌ che la nostra cultura e la nostra storia sfuggano al germe di morte che ci rode il cuore: malattia doppiamente mortale; omicidio, perchรจ fa morire dei fratelli; suicidio, perchรฉ distrugge anche noi. Per questo tutti coloro che compongono la nostra societร  devono acquisire una generositร  piรน grande, che restituisca loro la dignitร .

In questa vostra Conferenza, cercando di individuare le strade difficili che consentano di rispettare maggiormente gli uomini, a vantaggio dei Paesi meno sviluppati, voi ostacolate la minaccia piรน grave che sovrasta i Paesi piรน sviluppati: quella di unโ€™autodistruzione spirituale, quella del crollo del gigante dai piedi di argilla.

E voi, fratelli miei dei Paesi dove si muore di fame e di sete, dove la vita รจ breve, precaria e fragile, dove regna la malattia, conservate la vostra dignitร : รจ Dio che ve lโ€™ha data, รจ la vostra unica ricchezza e la vostra unica forza. E solo voi potete ridarci la nostra dignitร .โ€

Ileana Mortari โ€“ Sito Web

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XXII Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน cominciรฒ a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.

Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: ยซDio non voglia, Signore; questo non ti accadrร  maiยป. Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: ยซVaโ€™ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchรฉ non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!ยป.
Allora Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซSe qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perchรฉ chi vuole salvare la propria vita, la perderร ; ma chi perderร  la propria vita per causa mia, la troverร .

Infatti quale vantaggio avrร  un uomo se guadagnerร  il mondo intero, ma perderร  la propria vita? O che cosa un uomo potrร  dare in cambio della propria vita?
Perchรฉ il Figlio dellโ€™uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderร  a ciascuno secondo le sue azioniยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 โ€“ 09 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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