Commento al Vangelo del 3 novembre 2017 โ€“ Monastero di Bose

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La scena รจ vivace: siamo a tavola, a casa di un fariseo, ci sono i commensali, lโ€™ospite, lโ€™intervento di qualche invitato e, implicita, la gioia dello stare insieme. Come mai Gesรน รจ invitato proprio di sabato e da un fariseo? Da dove spunta fuori lโ€™idropico? รˆ un tranello? Anche se piuttosto vaga, la scena รจ storicamente plausibile: il pasto di sabato si faceva verso mezzogiorno ed era uso invitare il rabbi di passaggio. Ed ecco entrare in scena il personaggio di disturbo, un idropico. โ€œEssi lo stavano osservandoโ€. Cโ€™รจ qui un incrociarsi di sguardi: lo sguardo dei farisei, lo sguardo di Gesรน. Cโ€™รจ un modo di guardare la vita, le persone e ciรฒ che accade. Il modo di guardare dei farisei รจ sospettoso, รจ come se spiassero Gesรน. Era di sabato, cโ€™era un uomo malato: che cosa avrebbe fatto? Non dicono una parola, ma Gesรน registra il loro sguardo su di sรฉ, pieno di pregiudizi, sguardo pronto ad indagare per accusare. Lui stesso li stana ponendo una domanda: โ€œรˆ permesso o no guarire di sabato?โ€. รˆ come se svelasse ai loro stessi occhi la contraddizione celata nel loro cuore: mi avete invitato a mangiare il pane di vita e di fronte a un uomo che chiede vita la negate per via delle vostre regole!

Gesรน risponde con unโ€™azione: prende per mano lโ€™idropico, lo guarisce e lo lascia andare. รˆ la condanna di quello sguardo pieno di sospetti e preconcetti, ed รจ una risposta che si fa regola per i suoi discepoli: anteporre il bene per lโ€™uomo allโ€™osservanza delle prescrizioni religiose. Con un esempio Gesรน chiarisce poi la sua interpretazione della legge sul sabato: un uomo impiega tutto lo sforzo necessario per salvare suo figlio o il bue caduto in un pozzo. Non solo lโ€™amore supera le prescrizioni cultuali, ma il sabato รจ fatto per lโ€™uomo, per il suo bene. I commensali possono solo tacere.

Sebbene, per dire tutta la sua fedeltร  alla Legge del popolo di Israele, a cui lui stesso appartiene, Gesรน proclami che โ€œneppure uno iota della legge passerร โ€ (Mt 5,18), ne critica ogni atto oppressivo. La legge non puรฒ diventare un elemento di dominio, un mezzo per produrre la schiavitรน o la morte di un uomo. Egli desidera superare la rappresentazione di una legge che va contro la vita e alimenta oppressione, aggressivitร  e violenza, per aprire le persone che incontra a unโ€™altra legge: quella dellโ€™amore, della tenerezza e del perdono, che รจ la sola alternativa possibile.

Lo sguardo di Gesรน parte dal cuore, รจ lo stesso che aveva avuto per quella donna senza nome entrata nella casa di Simone. Anche lร  si era a una tavola: Simone e i suoi commensali erano ebrei praticanti e fedeli, persone non cattive, ma con un cuore di pietra, privo di quella tenerezza che non si apprende dalla legge, nรฉ alcuna legge โ€œpuraโ€ puรฒ donare; persone che non erano aperte allโ€™avvento del Messia, cieche nei confronti della presenza del Regno. La donna al contrario aveva riconosciuto la mancanza e il peccato iscritti nella sua storia. Ed era stato proprio il riconoscimento di questa sua condizione di miseria a diventare spazio per lโ€™incontro con Gesรน.

Le radici dellโ€™occhio sono nel cuore perchรฉ soltanto lโ€™amore รจ capace di vedere. Cโ€™รจ dunque nel vedere una decisione: voglio violentare lโ€™essere che vedo oppure servirlo? Qui si gioca la nostra umanitร : il nostro vedere o essere ciechi.

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sorella Antonella della comunitร  monastica di Bose

Leggi il brano del Vangelo

Lc 14, 1-6
Dal Vangelo secondo  Luca

Un sabato Gesรน si recรฒ a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisรฌa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesรน disse: ยซรˆ lecito o no guarire di sabato?ยป. Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarรฌ e lo congedรฒ.
Poi disse loro: ยซChi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerร  fuori subito in giorno di sabato?ยป. E non potevano rispondere nulla a queste parole.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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