Vertigine del Natale: il potere di diventare figli di Dio
ยซIn principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dioยป. Giovanni inizia il suo Vangelo con un volo dโaquila, un inno immenso che ci impedisce di pensare piccoli pensieri, che opera come uno sfondamento sulle pareti dei nostri giorni verso lโeterno, verso l'โin principioโ, verso il โper sempreโ. Per assicurarci che cโรจ come unโonda immensa che viene a infrangersi sui nostri promontori, che siamo raggiunti da un flusso continuo che ci alimenta, e che non abbiamo in noi la nostra sorgente.
[ads2] La fede รจ lโesperienza che in gioco nella nostra vita cโรจ una forza piรน grande di noi, un bene grande che alimenta il nostro amore, una vita piena che puรฒ riempire la nostra piccola vita.
ยซA quanti lโhanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dioยป. Il potere, non solo la possibilitร o lโopportunitร ; ma una energia, una vitalitร , una forza: il Verbo viene nel mondo e in noi come una forza di nascite. Cristo nasce perchรฉ io nasca. Nasca nuovo e diverso. Nasca dallโalto. Il Verbo di Dio รจ un seme che genera secondo la propria specie. Dio non puรฒ che generare Figli di Dio.
Tutte le parole degli uomini ci possono solo confermare nel nostro essere carne, realtร incompleta, fragile e inaffidabile. Ma il salto, lโimpensabile accade con il Natale, con la Parola che entra nel mondo e porta la vita stessa di Dio in noi. Ecco la vertigine: la vita stessa di Dio in noi. Questa รจ la profonditร ultima del Natale. Dio in me. Destino di ogni creatura รจ diventare sillaba di Dio, carne intrisa di cielo, figlio. ยซIl cristianesimo non รจ rinuncia, รจ ingrandimento sconfinato del nostro essereยป (Giovanni Vannucci).
ยซIn lui era la vita e la vita era la luce degli uominiยป. La vita stessa รจ luce per gli uomini, e chi ha passato unโora sola a vivere amore oppure ad addossarsi il pianto di un sofferente รจ piรน vicino al mistero di Dio di chi ha letto tutti i libri. Chi sa della vita sa di Dio.
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ยซE il Verbo si fece carneยป. Dio ricomincia da Betlemme. Il grande miracolo รจ che Dio non plasma piรน lโuomo con polvere del suolo, dallโesterno, come fu in principio, ma si fa lui stesso polvere plasmata, bambino di Betlemme e carne universale. E se tu devi piangere, anche lui imparerร a piangere. E se tu devi morire, anche lui conoscerร la morte.
Da allora cโรจ un frammento di Logos in ogni carne, qualcosa di Dio in ogni uomo. Cโรจ santitร e luce in ogni vita.
E nessuno potrร piรน dire: qui finisce la terra, qui comincia il cielo, perchรฉ ormai terra e cielo si sono abbracciati. E nessuno potrร dire: qui finisce lโuomo, qui comincia Dio, perchรฉ creatore e creatura si sono abbracciati e in quel neonato, a Betlemme, uomo e Dio sono una cosa sola.
p. Ermes Ronchi
II Domenica del Tempo di Natale
- Colore liturgico: bianco
- Sir 24, 1-4. 8-12; Sal 147; Ef 1, 3-6. 15-18; Gv 1, 1-18
Gv 1, 1-18
Dal Vangelo secondo Giovanni
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto รจ stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non lโhanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti perรฒ lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
nรฉ da volere di carne
nรฉ da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di veritร .
Giovanni gli dร testimonianza e proclama:
ยซEra di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
รจ avanti a me,
perchรฉ era prima di meยป.
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perchรฉ la Legge fu data per mezzo di Mosรจ,
la grazia e la veritร vennero per mezzo di Gesรน Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che รจ Dio
ed รจ nel seno del Padre,
รจ lui che lo ha rivelato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 Gennaio โ 09 Gennaio 2015
- Tempo di Natale II, Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net