Commento al Vangelo del 3 Febbraio 2019 – Dossier Catechista

1029

Davanti a Gesù, Messia e figlio di Dio, si possono avere svariate reazioni: sorpresa, meraviglia, dubbio, incredulità, sdegno e furore. Gli abitanti di Nazaret, che lo hanno conosciuto fin dall’infanzia, le vivono tutti. Gesù non si scompone e riprende il cammino. Ha ancora molto da fare, prima di completare la sua missione a Gerusalemme.

COMPRENDO LA PAROLA

Parole di grazia.
Il Vangelo è la continuazione dell’episodio di domenica scorsa. La prima reazione dei compaesani di Gesù sembra positiva: l’annuncio della realizzazione delle promesse di Dio è meraviglioso in sé.

Il figlio di Giuseppe.
Il dubbio s’insinua: conoscono da sempre quell’uomo e la sua famiglia.
Vorrebbero delle prove, dei miracoli, ma non hanno fede.
Pretendono un privilegio, ma in realtà l’hanno già avuto.

Profeta.
È messaggero di Dio nella storia d’Israele. Gesù ne cita due grandi: Elia ed Eliseo. Anche loro fecero gesti straordinari per chi non faceva parte
del popolo eletto (1Re 17,7ss; 2Re 5,1ss). La salvezza supererà i limiti di popolo e patria, perché è universale.

In cammino.
La missione di Gesù è un viaggio in mezzo alla gente per farla incontrare con il Regno di Dio, e verso Gerusalemme per compiere la sua Pasqua…

ASCOLTO LA VITA

Luca ha fatto le elementari con me. Era il classico fighetto, sempre vestito bene, un po’ snob. Poi suo papà per lavoro è stato trasferito in Africa, e tutta la famiglia l’ha seguito. Ho rivisto Luca alla fine delle medie, quando è tornato. I compagni lo tenevano a distanza, pensavano continuasse a «tirarsela». Invece Luca era cresciuto più di noi. Aveva visto un altro mondo, dove la gente si accontenta di poco per vivere, ma è felice. Quando si è accorto che io in inglese ero in difficoltà, si è subito offerto per darmi ripetizioni. Mi ha detto che in Italia siamo fortunati nelle cose materiali, ma deboli nella vita di comunità. Il papà di Luca oggi fa volontariato tra i migranti. Spesso non è capito, ma lui continua perché ci crede.

PREGO LA PAROLA

Certo che hai coraggio, Gesù.
Torni al tuo paese e lo stupisci.
Il tuo messaggio sembra
troppo bello per essere vero.
Tu sai fare cose grandi,
ma hai bisogno di una fede
che lì non c’è.
Non hai paura di loro,
né di farti del male.
II tuo compito è raccontare
al mondo la bontà di Dio.
Lui è con te,
la tua missione non è conclusa,
ti metti in cammino
per arrivare fino a noi.
Grazie, Signore Gesù.

MI ATTIVO

  • Spesso ci sono dei pregiudizi nei confronti di persone di paesi diversi. Ci sono persino modi di dire, in fondo anche un po’ offensivi, che identificano ad esempio chi fuma come un turco, chi non si fa capire come arabo, chi non paga il biglietto come portoghese… Ma non è cosi. Noi, singolarmente e come gruppo, che pregiudizi abbiamo?
  • Ci capita di ostacolare chi lavora per il bene degli altri? Per quale motivo? Cosa sarebbe giusto fare?
  • In settimana mi sforzerò di incontrare e conversare con qualcuno che viene da un’altra cultura, lingua o religione per riconoscere ciò che ci unisce e per rispettare ciò che ci divide.


Fonte: Dossier Catechiesta – Gennaio 2019 pag. 59

L’abbonamento per l’anno catechistico 2018-2019 comprende 8 numeri (settembre 2018-maggio 2019) + l’agenda del catechista + due poster.

Il prezzo è: per l’Italia € 12,90; per l’estero € 22,00. Per l’Italia, ogni 5 abbonamenti pagati ne viene aggiunto uno in omaggio (5+1), in pacco unico o a destinatari diversi.

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 Febbraio 2019 anche qui.

Lc 4, 21-30 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

ALTRI COMMENTI [/box]