Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi?».
La difficoltà dei giudei che si contrappongono a Gesù, sta nella cecità, che alcune volte rischiamo anche noi davanti alle persone e a gli eventi che capitano nella nostra vita… gli interlocutori di Gesù negano l’evidenza, vedono solo ciò che può entrare nei loro schemi religiosi e nient’altro!
E spesse volte anche noi guardiamo per “assunti” che non ci aiutano a guardare gli altri e gli eventi in maniera nuova. Rispondiamo ai “fatti” della vita e delle persone, sempre con gli stessi schemi, perdendo l’occasione di andare oltre ciò che conosciamo e vediamo sia dal punto di vista emozionale, che relazionale, che religioso.
Abbiamo, sembra, bisogno di recinti in cui stare e da cui vediamo tutto quello che ci circonda.. ma sempre limitatamente! Per fare esperienza di Gesù e della vita, non basta vivere: l’invito è alla “stravita”, a rompere i recinti, a una vita straordinaria!
Quaresima tempo per allargare o cambiare schemi ormai obsoleti! Buona giornata.
A cura di p. Antonio Salinaro su Facebook