Commento al Vangelo del 3 aprile 2011 โ€“ don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

GUARDARE E VEDERE

Il fatto che nel mondo esistano persone piรน fortunate di altre รจ un mistero. Noi viviamo in una societร  ricca, abbiamo scuole, ospedali, previdenza sociale ecc., ma molte popolazioni del mondo non hanno nemmeno il necessario per vivere. Cosa abbiamo fatto per meritarlo? Non si puรฒ rispondere. I discepoli vorrebbero giudicare la sfortuna del cieco e metterla in relazione con le colpe della sua famiglia, ma Gesรน dice che la menomazione di quellโ€™uomo รจ parte del piano divino. Un piano cui noi non abbiamo accesso. Non spetta a noi giudicare, piuttosto dobbiamo aver fiducia nella Provvidenza. Il Maestro decide di guarirlo. Ha appena detto di essere la luce del mondo e subito compie un gesto che conferma le sue parole. Impasta del fango con la saliva, lo spalma sugli occhi dellโ€™uomo e lo manda alla piscina. Il fango ricorda la creazione, lโ€™acqua il battesimo. Lโ€™uomo รจ solo argilla e le sue capacitร  sono menomate se non cโ€™รจ in lui il soffio dello Spirito, la purificazione che viene da Dio. La vera luce che permette di vedere รจ la fede che รจ un dono. Il miracolo รจ compiuto di sabato, quando la legge prescrive di non lavorare, ma Gesรน ha fatto del fango usandolo come medicazione e quindi ha violato il sabato. Inizia allora il confronto tra chi si dice vedente e chi non dovrebbe vedere. I farisei guardano il miracolo, ma non vedono la mano di Dio. Ciรฒ che impedisce loro di capire รจ la pretesa di giudicare sulla base della legge e non dello Spirito. Lo Spirito infatti soffia dove vuole e non sono i limiti delle cose umane che lo possono fermare. Questo vale anche per noi. Dio non รจ di proprietร  della chiesa cattolica, ma parla al cuore di ogni uomo del pianeta e puรฒ fare miracoli anche senza di noi. Il Figlio dellโ€™uomo รจ padrone del sabato, ciรฒ significa che il Padre รจ il sovrano e noi dobbiamo ubbidire e non pretendere di comandare. I veri ciechi sono allora i farisei, il cui peccato rimane, perchรฉ credono di vedere. Ci sono poi i genitori dellโ€™uomo che possono apprezzare piรน di tutti il segno compiuto da Gesรน, ma non vogliono riconoscerlo, perchรฉ hanno paura. Essi rappresentano i cristiani che si nascondono e non hanno il coraggio di prendere posizione. Alla fine il cieco รจ lโ€™unico che vede. Affronta apertamente i farisei e riconosce Gesรน. Nonostante sia un uomo semplice li mette con le spalle al muro. Vede perchรฉ ha la luce della fede. Tutto questo puรฒ servirci come un esame di coscienza. Quante volte guardiamo senza vedere, senza saper riconoscere la presenza di Gesรน nella nostra vita, e quanto spesso pretendiamo di giudicare il suo operato!

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