Commento al Vangelo del 29 ottobre 2017 โ€“ Ileana Mortari (Teologa)

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Qual รจ il piรน grande comandamento della Legge?

Il vangelo di oggi ci presenta la terza delle cinque controversie che Gesรน sostiene con i rappresentanti delle autoritร  giudaiche a Gerusalemme nei giorni che precedono il suo arresto.

Per metterlo alla prova,un fariseo, dottore della legge (istruito nella Torah e detto anche โ€œscribaโ€), pone al Maestro una questione molto dibattuta a quel tempo tra gli esperti: โ€œQual รจ il piรน grande comandamento della Legge?โ€. โ€œIl piรน grandeโ€ non si riferiva al primo in senso cronologico o al piรน importante, ma a quello che costituiva una sintesi, anzi il nucleo centrale della Legge.

Come noto, i rabbini avevano ricavato dalla Torah ben 613 precetti, cosรฌ da applicare a tutte le situazioni possibili della vita le norme sempre prioritarie dei 10 comandamenti. Ovviamente anche il giudeo piรน rigorosamente osservante doveva smarrirsi in quella selva di prescrizioni e quindi i maestri ebrei cercavano di individuare una gerarchia, opportune distinzioni e soprattutto un principio unificatore di tanti dettami; di qui la domanda a Gesรน.

Il Nazareno risponde rifacendosi alla stessa Torah e citando un versetto dal Deuteronomio che il pio ebreo recitava due volte al giorno nella preghiera dello โ€œShemaโ€™ Israelโ€, cioรจ โ€œAscolta, Israeleโ€: โ€œAmerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, e con tutta la tua menteโ€ (perรฒ, invece di โ€œdianoiaโ€ = mente, la versione greca della Settanta in Deuter. 6,5 ha: โ€œle tue forzeโ€, corrispondente a โ€œdynamisโ€). Lโ€™antica tradizione giudaica interpretava le tre facoltร  citate sia come espressione della persona nella sua interezza, sia come gli aspetti o ambiti diversi in cui si deve esprimere e attuare lโ€™amore verso Dio: il cuore indica la dedizione religiosa a Dio; lโ€™anima, che in ebraico รจ sinonimo di vita (= nefesh), implica il dono di sรฉ fino al martirio; le forze (cioรจ i beni-proprietร , perchรฉ dai rabbini โ€œdynamisโ€ era intesa come possibilitร  finanziaria) comportano la donazione dei beni.

โ€œQuesto รจ il piรน grande e il primo dei comandamentiโ€ (v.38): Gesรน pertanto si rifร  a un principio โ€“ lโ€™assoluto amore per Dio โ€“ che giร  valeva per il giudeo; ma la sua risposta non finisce qui: โ€œE il secondo รจ simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stessoโ€ (v.39) Ora anche questa affermazione era presente nella Torah: โ€œamerai il prossimo tuo come te stessoโ€ leggiamo in Levitico 19,18b; e pure in questo caso il precetto era assurto ad espressione sintetica della legge, come affermava ad esempio il maestro giudeo Rabbรฌ Hillel: โ€œCiรฒ che tu non ami, non lo fare al tuo prossimo: questa รจ tutta la legge, il resto non รจ che commento.โ€

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Dove sta allora la novitร  della risposta di Gesรน, che a quanto pare lascia senza parole gli avversari?

In due elementi.

Anzitutto il โ€œprossimoโ€ inteso da Gesรน รจ ben altro dal โ€œprossimoโ€ secondo i giudei, perchรฉ la prima parte del versetto citato dal Levitico dice: โ€œnon serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo (che dunque sono i correligionari) come te stessoโ€; nel vangelo invece la parola โ€œprossimoโ€ ha lโ€™estensione piรน ampia possibile: รจ chiunque nei confronti del quale noi ci facciamo prossimo, come sappiamo del vangelo di Luca, che pone questo stesso brano di Matteo in stretto rapporto con la parabola del buon Samaritano (cfr. Luca 10,25-37).

La seconda novitร  รจ che per la prima volta, nella risposta di Gesรน, vengono strettamente collegati i due precetti dellโ€™amore a Dio e al prossimo, accostamento sconosciuto nellโ€™antica tradizione giudaica; essi vengono congiunti con il termine โ€œsimileโ€: i due amori sono messi su una perfetta posizione di paritร ; infatti โ€œsimileโ€ significa che lโ€™amore del prossimo, anche se non identico a quello di Dio, รจ altrettanto importante quanto il primo, e soprattutto รจ necessario quanto il primo, perchรฉ ne รจ una sua esplicitazione: lโ€™amore del prossimo diventa il banco di prova del nostro amore verso Dio.

E poi โ€“ conclude Gesรน โ€“ โ€da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profetiโ€ (v.40)

Anche qui il Nazareno aggiunge qualcosa; non si limita ad individuare il nucleo, lโ€™essenza della Legge, ma afferma chiaramente quello che ne sta alla radice, perchรฉ senza di esso non starebbe in piedi neppure la Legge: lโ€™amore verso Dio e il prossimo. Potremmo usare unโ€™immagine per capire meglio: โ€œEโ€™ un poโ€™ quello che avviene nellโ€™amore di una madre; il suo amore รจ come una luce di fondo che si riflette su tutti i suoi gesti, sia sullโ€™atto eroico sia su quello modesto, come la preparazione al mattino di una colazione o di un vestitoโ€ (G. Ravasi)

Nel Nuovo Testamento troviamo molte illustrazioni ed esemplificazioni di questo nuovo collegamento instaurato da Gesรน: โ€œ.. se Dio ci ha amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altriโ€ (1ยฐGiov.4,11); โ€œโ€ฆ..se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e lโ€™amore di lui รจ perfetto in noiโ€ (1ยฐGiov.4,12); โ€œchi non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vedeโ€ (1ยฐ Giov.4,20); โ€œnon abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevoleโ€ (Rom.13,8); fino al sublime: โ€œamatevi gli uni gli altri, come Io vi ho amatoโ€ (Giov.15,12) e al significativo: โ€œpieno compimento della Legge รจ lโ€™amoreโ€ (Rom.13,10).

Infatti รจ a questo punto, al termine della sua missione, che Gesรน conclude quellโ€™aspetto di essa che aveva annunciato allโ€™inizio del vangelo di Matteo: โ€œNon sono venuto per abolire la Legge o i Profeti, ma per dare compimentoโ€ (Mt.5,17) Ecco, questo รจ il compimento, nelle parole e nei fatti: le prime sono la luminosa risposta che Gesรน dร  ai suoi avversari nella pagina esaminata; i fatti saranno quelli imminenti della sua passione e morte: โ€Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la vita per i propri amiciโ€ (Giov.15,13)

Ileana Mortari โ€“ Sito Web

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 ottobre 2017 anche qui.

XXX Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno A

Mt 22, 34-40
Dal Vangelo secondo  Matteo

34Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogรฒ per metterlo alla prova: 36ยซMaestro, nella Legge, qual รจ il grande comandamento?ยป. 37Gli rispose: ยซAmerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo รจ il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi รจ simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profetiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Ottobre โ€“ 04 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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