Nel nostro brano di oggi, la domanda fatta a Gesù si pone in continuità con le due precedenti sul tributo a Cesare e sulla risurrezione: mi pare che l’intenzione dell’evangelista sia quella di farci procedere in un crescendo fino alla domanda di oggi, e alla domanda che il Signore domani rivolgerà ai suoi interlocutori farisei.
Anche oggi la domanda è posta con l’intenzione di provocare una difficoltà, di mettere alla prova. Peraltro era consuetudine che i maestri (rabbi) tracciassero una specie di gerarchia tra i molti precetti della Legge, secondo la loro esperienza spirituale; si può considerare in tal senso una preghiera come il Salmo 14(15) che chiedendosi chi abiterà nella tenda del Signore, cita un certo numero di comandamenti, ponendo per primo “colui che cammina senza colpa” e poi il seguito. La connessione tra questa domanda e la precedente è esplicitata all’inizio, dicendo che il Signore aveva chiuso la bocca ai sadducei.
Notiamo subito che il dottore della legge gli chiede quale sia “il” più grande comandamento. Gesù risponderà affermando con forza – e qui sta la punta del nostro brano – che il più grande non è uno, ma due comandamenti. E’ interessante che , citato il primo, Gesù subito afferma, secondo la grande tradizione veterotestamentaria, che “questo è il più grande e il primo dei comandamenti”(ver.38), ma subito aggiunge che “il secondo è simile al primo”(ver.39). Ora, bisogna sottolineare con forza che si vuole dire una verrà identità, non una certa somiglianza; d’altra parte non si può dire che sono identici, perché sono diversi: perdonate la mia pedanteria, ma questo è fondamentale; lo è per il mistero stesso di Dio come Gesù ce lo ha rivelato nella sua relazione con il Padre e lo Spirito Santo; lo è in questi due comandamenti che da Gesù in poi non si possono più citare separatamente l’uno dall’altro; e lo è per tutta la forza del cammino che stiamo facendo nel Vangelo per scoprire il volto nuziale della nostra vita. A conferma di ciò, con audacia straordinaria, il Nuovo Testamento talvolta cita il “minore” dei due per citarli tutti e due; ad esempio Galati 5,14 dice: “Tutta la Legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso”. Questo comandamento, presente nella Legge antica (Levitico 19,18), ma certamente “minore”, ormai è intimamente e inscindibilmente connesso con il primo e più grande dell’amore di Dio.
Dio si è fatto assolutamente “prossimo” in Gesù, la nostra relazione con Lui è ora pienamente nuziale, Lui e noi siamo una cosa sola, l’incontro con il nostro “prossimo” è totalmente immerso nell’evento nuziale del nostro incontro con Lui.
Al ver.40 Matteo afferma che “da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti”; ma alla lettera direbbe “in questi due comandamenti pende tutta la Legge e i Profeti”, dove questo “pendere” si riferisce nel Nuovo Testamento quasi sempre al Signore che è “appeso ” alla Croce. Questo ci porta a pensare che il Signore vuol dirci che il suo sacrificio d’amore raccoglie in sé ogni precetto della Legge; e anche che tutta la Legge è ormai “appesa”, cioè in certo modo “morta”, per lasciar “risorgere” l’unico- duplice precetto dell’Amore, che a sua volta non è tanto un precetto, ma piuttosto il Dono di Dio, la nostra comunione nuziale con Lui e tra di noi.
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XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Es 22, 20-26; Sal.17; 1 Ts 1, 5-10; Mt 22, 34-40
Mt 22, 34-40
Dal Vangelo secondo Matteo
34Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Ottobre – 04 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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