PRESE I PANI
In quel tempo, 1. Gesรน passรฒ allโaltra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade,
Nellโanno B la liturgia ci fa leggere il Vangelo di Marco, ma lโevento della moltiplicazione dei pani (cfr. Marco 6,35-44) viene sostituito dallo stesso episodio che viene narrato nel quarto vangelo.
Per cinque domeniche leggiamo il capitolo sei di Giovanni, incentrato sul tema del โpane di vitaโ. ร un capitolo a sรฉ stante, che gli esegeti ritengono sia stato inserito tardivamente dalla comunitร cristiana come catechesi eucaristica, dal momento che lโistituzione dellโEucaristia in Giovanni รจ sostituita dalla lavanda dei piedi.
Lโepisodio si collega con il precedente in cui Gesรน, a Gerusalemme, guarisce il paralitico e preannuncia che dovrร molto soffrire, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno. ร collocato nel tempo di Pasqua ed รจ ambientato in Galilea, sul lago di Tiberiade.
Lโespressione โmare di Galilea, cioรจ di Tiberiadeโ identifica una particolare ansa del lago che si trova tra Cafarnao e Tiberiade. Puรฒ essere percorsa a piedi, costeggiando la riva, oppure si puรฒ utilizzare unโimbarcazione: โMolti perรฒ li videro partire e capirono, e da tutte le cittร cominciarono ad accorrere lร a piedi e li precedetteroโ (Marco 6,33).
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Alcuni esegeti vedono raffigurato nel passaggio da Gerusalemme al lago di Galilea, lโesodo dalla schiavitรน del peccato alla libertร donata dal Figlio. ร un richiamo allโesodo del popolo ebreo dallโEgitto.
Insieme con Gesรน compiamo il definitivo esodo dal โmareโ, che simboleggia la schiavitรน della morte, al โmonteโ, che รจ simbolo dellโincontro con Dio. Nel cammino cโรจ sempre la tentazione della sfiducia e la preoccupazione che ci manchi il necessario. Dobbiamo vincerle con la fede nel Signore, al quale noi siamo talmente cari che non ci lascia mancare il necessario.
- e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli
Come Mosรจ aveva operato dei segni, cosรฌ anche Gesรน guarisce i malati. La folla ne รจ entusiasta e lo segue, compiendo lโesodo alla sequela del Cristo. Lo stesso successo avviene anche dopo la risurrezione di Lazzaro e allโentrata in Gerusalemme la Domenica delle Palme. La moltitudine รจ entusiasta e segue Gesรน, attirata dal suo insegnamento e dai suoi prodigi.
- Gesรน salรฌ sul monte e lร si pose a sedere con i suoi
Il monte รจ il luogo privilegiato dellโincontro con Dio. Anche Mosรจ sul monte aveva ricevuto le tavole della legge. Nel vangelo di Matteo Gesรน sale sul monte per annunciare le Beatitudini.
Nel Vangelo di Giovanni, sul monte, Gesรน dona il pane, segno del suo dono che avverrร nella passione, morte, risurrezione.
La Parola diventa Pane: non รจ lโuomo che offre sacrifici a Dio, ma รจ Dio che si offre in sacrificio per lโuomo. Lโevangelista Giovanni non narra lโistituzione dellโEucaristia, ma presenta le conseguenze dellโessere in comunione con Gesรน: il servizio ai fratelli, la condivisione con chi รจ povero.
- Era vicina la Pasqua, la festa dei
Lโespressione allude allโesodo, memoriale della liberazione dallโEgitto. Allude anche allโultima Pasqua di Gesรน quando sarร immolato. In questa Pasqua offre il pane, anticipo simbolico del suo dono totale e dellโistituzione dellโEucaristia nellโUltima Cena.
โEra vicina la festa di Pasquaโ: รจ una vigilia, come il momento dellโistituzione dellโEucaristia, secondo gli evangelisti sinottici. Nella festa di Pasqua venivano offerte le primizie, il primo raccolto di cereali, necessari per fare il pane (cfr. Esodo 9,31; Rut 1,22).
- Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป.
Nel Vangelo si parla spesso di Gesรน che alza gli occhi al cielo verso il Padre. In questo contesto, invece, rivolge il suo sguardo sulla folla perchรฉ si accorge che ha bisogno di Parola e di pane: necessitร di cibo per lโanima e per il corpo.
โDove potremo comprare il paneโ: con la sua domanda Gesรน mette alla prova Filippo e lo prepara allโevento che sta per compiere. Anche Mosรจ chiede a Dio dove prendere il cibo per sfamare il popolo (cfr. Numeri 11,10-15). Continua il parallelismo fra Mosรจ e Gesรน, il Nuovo Mosรจ.
โComprare il paneโ: il pane che Gesรน ci dร non รจ oggetto di compravendita, ma รจ condivisione con i fratelli, dono che riceviamo gratuitamente. LโEucaristia รจ il dono della vita stessa del Figlio che si dona a noi. Il versetto richiama il banchetto messianico in cui il Signore dice di comperare e mangiare senza denaro, di non spendere i propri beni per ciรฒ che non sazia (cfr. Isaia 55,1ss). Nel Libro dei Proverbi la Sapienza invita a mangiare il suo pane, che fa vivere e camminare nella via dellโintelligenza (cfr. Pr 9,1-6; Sir 24,18-25).
โAbbiano da mangiareโ: Gesรน sottolinea il bisogno dellโuomo di nutrirsi, ma il suo atto di nutrirsi ha un valore molto superiore alla sola risposta ai bisogni materiali del corpo per sostenersi in vita. Gli uomini mangiano insieme attorno alla mensa perchรฉ la condivisione alimenta la comunione.
- Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per
Gesรน provoca con una domanda per invitare ad andare in profonditร : non รจ solo il pane ciรฒ di cui abbiamo bisogno, ma di senso della vita, di speranza, di Dio. Abbiamo bisogno di qualcosa di piรน, di andare oltre per comprendere quale โfameโ profonda abbiamo. Gesรน si offre per darci se stesso per sfamarci.
- Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.
Filippo risponde con un calcolo matematico: occorrono i soldi corrispondenti a duecento giornate di lavoro per poter comprare pane a tutti. Non capisce che il pane che Gesรน ci dร รจ frutto della gratuitร del Padre e condivisione con i fratelli.
- Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9. ยซCโรจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci; ma che cosโรจ questo per tanta gente?ยป.
Andrea รจ uno dei primi tre discepoli che sono stati chiamati da Gesรน. Interviene per cercare di risolvere il frangente, mostrando quello che concretamente รจ disponibile, dal momento che il denaro รจ insufficiente per gli acquisti di cosรฌ grande portata. Presenta il ragazzo (โservoโ in greco), una persona considerata senza valore. Anche Gesรน รจ venuto per dare la vita ai fratelli e si รจ fatto piccolo e insignificante per donarsi a noi.
Il ragazzo dร tutto quello che possiede e avviene la moltiplicazione: la gente รจ tantissima, ma il cibo basterร per tutti, perchรฉ accade il miracolo della condivisione.
ร proprio questo giovane insignificante che mette a disposizione ciรฒ che ha e diventa modello per tutti. โCinque pani dโorzoโ: insieme con i due pesci sono la razione giornaliero di un povero. Il ragazzo consegna tutto quanto possiede per vivere quel giorno, pur sapendo che sarebbe servito per una folla cosรฌ numerosa. Egli non calcola, egli dona, si fida. Sul suo esempio tutti si fidano e condividono il loro cibo.
Il pane dโorzo รจ il pane dei poveri. La moltiplicazione dei pani qui presentata richiama lโepisodio del profeta Eliseo che sfama cento persone con venti pani dโorzo e di farro: โDa Baal-Salisร venne un uomo, che portรฒ pane di primizie allโuomo di Dio: venti pani dโorzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: ยซDallo da mangiare alla genteยป. Ma il suo servitore disse: ยซCome posso mettere questo davanti a cento persone?ยป. Egli replicรฒ: ยซDallo da mangiare alla gente. Poichรฉ cosรฌ dice il Signore: ยซNe mangeranno e ne faranno avanzareยปยป. Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signoreโ (2 Re 4,42-44).
Eliseo con venti pani sfama cento persone. Gesรน con cinque pani sfama cinquemila persone. Il rapporto รจ 200 per uno: una moltiplicazione enorme e prodigiosa, molto piรน di quella del profeta!
โDue pesciโ: si era soliti mettere il pesce sotto sale per conservarlo. Per il ragazzino i due pesci sono il companatico per tutto il giorno. Egli dona โtuttoโ e questo โtuttoโ viene moltiplicato per tutti.
Sette รจ la somma di cinque (i pani) e di due (i pesci): il numero sette richiama il compimento della creazione. Il cibo condiviso dร la vita per il settimo giorno, il giorno della festa per il compimento della creazione.
- Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโera molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila
Nel testo originale si dice che Gesรน fa adagiare, non semplicemente sedere: รจ un banchetto primaverile, solenne, il banchetto del Messia; viene celebrato da persone libere, non schiave.
Il dettaglio dellโerba significa che Gesรน dร un cibo che non perisce: mentre lโerba secca in fretta, il pane del Signore sfama in eterno.
โCinquemila uominiโ: un pane solo sfama mille persone, cinque pani sfamano cinquemila persone e restano dodici ceste di avanzi. ร unโabbondanza eccedente!
- Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne
I verbi che Gesรน usa sono quelli della cena pasquale, ripresi dalla liturgia eucaristica: prese โ rese grazie (fece eucaristia) โ diede.
Quando celebriamo lโEucaristia riceviamo la vita del Figlio e diventiamo figli di Dio e fratelli fra noi.
โPreseโ: il fatto di prendere per condividere รจ diverso dal prendere per possedere e usare in proprio. Gesรน รจ diverso da Adamo che prende per sรฉ. Gesรน prende per donare.
โQuanto ne volevanoโ: questa espressione indica lโabbondanza di pane che รจ possibile mangiare a sazietร , senza esaurire la fonte, anzi avanzandone. ร un โsegnoโ (semeรฎon), non รจ semplicemente un miracolo straordinario. Gesรน chiede alla folla di credere a colui che compie il segno, invece la gente si ferma al dono ricevuto: attendeva, infatti, un Messia che avrebbe compiuto prodigi e che sarebbe stato un potente politico armato contro gli oppressori. Non รจ questo il messianismo di Cristo.
- E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป.
Lโevangelista Giovanni vuole sottolineare che solo il pane dato da Gesรน sazia la fame dellโuomo.
โI pezzi avanzatiโ: รจ un richiamo alla manna che si corrompeva se ammucchiata. Solo il sesto giorno durava anche per il sabato seguente, giorno dellโintimitร con il Signore. Quella posta nellโarca durava per sempre (cfr. Esodo 16, 32-34). Il cibo che Gesรน ci dร ci introduce nella vita divina ed รจ un sovrappiรน, unโeccedenza gratuita e non meritata.
โPerchรฉ nulla vada perdutoโ: il sovrappiรน รจ la vita del Figlio, la vera nostra salvezza.
- Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโorzo, avanzati a coloro che avevano
โLi raccolseroโ: i discepoli si muovono in mezzo alla folla per radunare il pane avanzato. Su ordine di Gesรน cercano ciรฒ che รจ โperdutoโ. Cosรฌ dovranno fare nei confronti degli uomini quando andranno ad annunciare al mondo il Vangelo di Gesรน.
Il numero โdodiciโ dei canestri รจ segno della pienezza, della quantitร perfetta, come dodici sono i mesi dellโanno, dodici le tribรน di Israele.
Giovanni non riferisce se avanzano anche i pesci. Il suo intento รจ quello di parlare del pane come simbolo dellโEucaristia. Nelle comunitร dovrebbe avvenire la stessa condivisione praticata da Gesรน sul monte:ci sarebbe cosรฌ cibo abbondante per tutti e ne avanzerebbe anche per molti altri.
- Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป.
La folla riconosce in Gesรน il profeta, simile a Mosรจ: โIl Signore, tuo Dio, susciterร per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascoltoโ (Deuteronomio 18,15). Purtroppo il suo interesse รจ legato al pane materiale. Le persone sono felici di poter contare su qualcuno che procura loro il cibo senza dover faticare. Non riescono a cogliere ciรฒ che va oltre il segno e non ascoltano Gesรน. Egli opera un segno, ma la folla lo misconosce.
Anche noi cristiani rischiamo di fermarci allโesterioritร della pratica religiosa e dimenticarci di entrare in relazione con Colui che nei segni รจ significato.
- Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.
La folla รจ spinta dallโinteresse materiale e vuole afferrare Gesรน, impossessarsi di lui per poter avere a disposizione ciรฒ di cui ha bisogno per sempre. Vuole un Messia secondo le proprie proiezioni e i propri desideri. Vuole piegarlo a proprio uso e consumo, renderlo un oggetto.
Gesรน cerca la gloria del Padre, non la propria gloria. ร venuto per โfarsi paneโ, non per diventare il re terreno che esercita il potere sugli altri per dominarli. Non si sente capito e non vuole essere frainteso nรฉ dai suoi discepoli nรฉ dalla folla. Si allontana, va in disparte, si ritira (dal greco โanachorรฉoโ da cui deriva โanacoretaโ), va in alto sul monte. Nella solitudine si incontra con il Padre e non desidera altro che essere una cosa sola con Lui e realizzare in tutto la sua volontร .
Anche noi cristiani dobbiamo compiere un cammino di libertร dai titoli umani, dalla carriera, dal riconoscimento pubblico, senza asservire Dio ai nostri interessi.
La solitudine ci consente di approfondire lโintimitร con il Signore. Scrutiamo il cuore per capire qual รจ il motivo del nostro esistere.
Saziandoci alla mensa della Parola e del Pane di Vita diventiamo con Cristo uniti al Padre e impariamo che lโesistenza ci รจ data per essere donata.
Ci realizziamo come persone solo se non tratteniamo ciรฒ che abbiamo, ma lo condividiamo. Solo cosรฌ diventiamo capaci di amare i fratelli e di camminare con loro verso la Patria del Cielo, nutriti da Colui che si fa Pane per noi.
Suor Emanuela Biasiolo
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- 2 Re 4, 42-44; Sal. 144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15
In quel tempo, Gesรน passรฒ allโaltra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade, e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesรน salรฌ sul monte e lร si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป. Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ยซCโรจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci; ma che cosโรจ questo per tanta gente?ยป. Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโera molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโorzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป. Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Luglio โ 04 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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