Commento al Vangelo del 29 Luglio 2018 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

MEDITAZIONE NUM. 444
Gv 6, 1-15

«Gesù, vedendo che volevano farlo re, si nascose solo nella montagna».
Grazie, mio Dio, di darci questa duplice lezione: lezione di fuga dagli onori degli uomini persino i più meritati, lezione di solitudine! Sempre, mio Dio, persegui il tuo stesso scopo: farci amare Dio con tutto il nostro cuore. Disponi qui i nostri cuori a questo amore svuotandoli dell’amore degli onori, della gloria, di tutto ciò che è grande agli occhi degli uomini, e svuotandoli  dell’amore della società, della famiglia, degli amici, delle relazioni  con  gli uomini… Come sei buono, mio Dio, a  perseguire con questa costanza uno scopo che  è per noi ogni felicità…

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

Rifiutiamo ogni  onore, anche giusto,  anche meritato, persino vantaggioso in  apparenza per  le anime, a meno che l’obbedienza non ci obblighi ad accettarlo (siamo sicuri che, quando l’obbedienza al nostro direttore o [in sua mancanza] alla volontà di Dio  chiaramente espressa e coscienziosamente riconosciuta non ci obbliga ad accettarlo, le anime, lontane dal perdere in realtà, guadagnano tutto dal fatto che noi imitiamo Gesù «nostra via», Gesù tutta perfezione, benché in apparenza possa sembrare che vi perdano… L’esempio di imitazione  di Gesù, l’esempio di umiltà che diamo loro vale meglio del bene problematico che avremmo fatto altrimenti…

Se Dio avesse giudicato il contrario, ci avrebbe fatto comandare con l’obbedienza o manifestato chiaramente la sua volontà). – Cerchiamo sempre la solitudine, quando la volontà di Dio non ci  spinge tra gli uomini…  Nostro Signore è  vissuto a Nazareth nella solitudine dei cenobiti, nel deserto nella solitudine degli eremiti, nella sua vita pubblica, gettato dalla volontà di Dio nel mondo, si riserva numerosi momenti di ritiro e di solitudine…

Sul suo esempio, abbracciamo, secondo la vocazione che Dio ci dona, sia la solitudine dei cenobiti, sia quella degli eremiti, sia, se Dio ci  dona la  missione di  esercitare la vita apostolica, questo triplice ritiro, questa triplice solitudine che consiste nella  solitudine continua dell’anima che adora Dio nel santuario interiore di se stessa, nella solitudine quotidiana dell’anima che si raccoglie in modo particolare a certe ore, specialmente dedicate alla preghiera, nella solitudine fortuita dell’anima che passa giorni interi, periodi interi nel «ritiro» e nella preghiera.

 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

Libro disponibile su Amazon.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 Luglio 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Luglio – 04 Agosto 2018
  • Tempo Ordinario XVII
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

[amazon_link asins=’B00RNBTSDE’ template=’ProductGrid’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1de65de7-b4bb-11e7-b59d-2190095dd799′]

Read more

Local News