Commento al Vangelo del 28 Ottobre 2018 – Wilma Chasseur

GRAZIA O MIRACOLO?

“Cosa vuoi che io ti faccia?” Questa domanda di Gesù al cieco sembra ovvia, quasi inutile: logico che un malato desidera essere guarito. E infatti il cieco risponde: “Maestro che io veda di nuovo”. E immediatamente riacquista la vista. Guarigione istantanea quindi miracolosa. Ma c’è anche la guarigione che inizia con un miglioramento al quale segue un processo di guarigione progressiva e questa è una grazia di guarigione. Quante grazie chieste magari in un pellegrinaggio a Lourdes che si sono poi realizzate solo molto tempo dopo e progressivamente. Dobbiamo quindi saper distinguere tra il miracolo e la grazia. E dobbiamo saper distinguere tra il chiedere e il credere. Chiedere non è credere! Noi generalmente reagiamo così: chiediamo una grazia e se non vediamo risultati immediati diciamo: non ha funzionato! Mentre credere significa basarsi non sull’evidenza dei fatti ma sulla bontà e onnipotenza di Dio che non viene mai meno. La fede è credere prima di vedere, credere dopo non è più fede ma constatazione.

Domanda scontata?

Ma mi colpisce questa domanda di Gesù, che sembra la più scontata, di chiedere a un malato se vuole guarire. Potrebbe significare che benché lo chieda, forse non sempre lo vuole veramente?
Quante persone si incontrano che fanno fatica a liberarsi di un passato carico di ferite, sofferenze, ricordi tristi e dal quale pare non riescano ad uscirne. Ci ritornano sempre su, si sentono perennemente vittime e paradossalmente non sanno e non vogliono rinunciare a questa identità di vittima.
Si crogiolano in essa e non vedono altro. Quando le ferite dell’anima forgiano un’identità di vittima, nessuna guarigione né interiore, ma neanche esteriore può aver luogo. Ecco perché Gesù chiede anche a ognuno di noi: vuoi veramente guarire? E ognuno deve essere così sincero con se stesso da chiedersi: anima mia vuoi uscire da questa condizione di vittima per guardare oltre? Magari il Signore vuole colmarti di ogni benedizione, ma tu non riesci a vederlo perché non guardi da quella parte.

Guarito di venerdì?

Invece Bartimeo desiderava veramente la guarigione e guardava dalla parte giusta e di lui sappiamo pure il nome che significa figlio di Timeo.
Quello che invece non sappiamo è in quale giorno della settimana fu guarito, forse giovedì o venerdì, ma sicuramente non di sabato, per fortuna, altrimenti i farisei l’avrebbero ingiuriato, dicendogli che era vietato guarire di sabato, come avevano fatto col cieco nato.
L’altra cosa che mi colpisce è la risposta di Gesù che non gli dice: “Và la tua fede ti ha ottenuto la guarigione”, ma: “Và, la tua fede ti ha salvato”. Ancora una volta Egli ristabilisce la giusta gerarchia dei valori: prima la salvezza dell’anima e poi la guarigione del corpo. Vediamo dunque che il povero cieco ha ricevuto due grazie straordinarie: la salvezza dell’anima ma anche la guarigione del corpo.

Gesù ha dunque operato un’ennesima guarigione davanti alla quale P. Cantalamessa si chiedeva: ma qual era la forza che o perava in Lui? Era forse un fluido, un magnetismo, un’energia? E rispondeva: no! L’unica forza travolgente che era in Gesù era quello dello Spirito Santo. Forza prodigiosa, pienezza di vita di santità e di sanità in virtù della quale scacciava ogni male, fosse esso fisico come la malattia, oppure morale come il peccato o spirituale (il maligno).

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

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Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 46-52
 
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Ottobre – 03 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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