Commento al Vangelo del 28 ottobre 2018 โ€“ Monastero Matris Domini

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La guarigione del cieco Bartimeo conclude il capitolo 10 di Marco e il viaggio di Gesรน verso Gerusalemme. Infatti nel capitolo seguente verrร  narrata lโ€™entrata trionfale di Gesรน nella cittร  santa (รจ il brano di Vangelo che accompagna la processione delle Palme).

Questo รจ piรน di un racconto di guarigione. La vera protagonista del brano รจ infatti la fede. A fronte di un considerevole numero di persone (tra cui i discepoli piรน vicini a Gesรน) che sono cieche, perchรฉ non capiscono dove Gesรน stia andando e soprattutto cosa lo aspetti, un cieco vero e proprio, Bartimeo รจ attento alla presenza di Gesรน, lo sa riconoscere e dopo aver ricevuto la vista fisica lo segue senza alcuna esitazione.

Lectio

46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.

Gesรน รจ ormai a pochi chilometri da Gerusalemme. Gerico รจ posta molto in basso rispetto a Gerusalemme ed รจ una cittร  storica. In questo brano viene citato come posto di passaggio. Gesรน entra ma esce subito. Lo seguono i suoi discepoli e una folla molto numerosa. Il cieco che lo sente passare รจ qui indicato con il proprio nome. Questo significa che si trattava di una persona conosciuta nelle comunitร  cristiane. Perรฒ la sua memoria stava sbiadendo: Marco sente la necessitร  di precisare che Bartimeo significa โ€œfiglio di Timeoโ€, mentre Luca e Matteo nel brano parallelo tralasciano di indicarne il nome.

47Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: โ€œFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!โ€.
Si presume che il cieco fosse informato sullโ€™attivitร  di Gesรน. Lo chiama ad alta voce Figlio di Davide e gli chiede misericordia (lโ€™invocazione Kyrie eleison della Messa trova qui la sua origine). Lโ€™appellativo Figlio di Davide di per sรฉ ha una valenza politica, messianica. Dal Messia, discendente di Davide si attendeva la liberazione di Israele dallโ€™occupazione straniera e non la guarigione dalle malattie. Rimane perรฒ una tradizione in ambito giudaico in cui Davide veniva ricordato come re misericordioso, dotato di sapienza, autoritร  di insegnamento e potere sui demoni. Quindi lโ€™invocazione del cieco non รจ fuori luogo.

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48Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: โ€œFiglio di Davide, abbi pietร  di me!โ€. 49Gesรน si fermรฒ e disse: โ€œChiamatelo!โ€. Chiamarono il cieco, dicendogli: โ€œCoraggio! ร€lzati, ti chiama!โ€.

La gente attorno a Bartimeo perรฒ gli ordina di tacere. Non si tratta tanto del segreto messianico che attraversa tutto il vangelo di Marco, ma semplicemente il desiderio di porre fine alle fastidiose grida di un mendicante. In questo modo la fede di Bartimeo viene messa alla prova. Egli supera perรฒ la prova urlando ancora piรน forte. Riesce cosรฌ a fermare Gesรน e tutto il suo corteo. Gesรน non torna indietro verso Bartimeo, ma lo fa chiamare. Allora la gente che prima voleva farlo tacere, gli fa coraggio e gli dice di andare da Gesรน.

50Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน.
Lโ€™alzarsi del cieco gettando via il mantello รจ un gesto molto dinamico, che apre alla novitร  del miracolo di cui lโ€™uomo sarร  protagonista. Il mantello nella Bibbia non รจ un semplice indumento. Era un segno di dignitร . Lo si usava come coperta di notte, lo si poteva dare in pegno in caso di debito. Esso rappresenta la totalitร  della persona, la sua essenza. Gettando via il mantello il cieco forse voleva rinunciare al passato, a quello che egli era stato fino ad allora, cominciare una vita nuova.

51 Allora Gesรน gli disse: โ€œChe cosa vuoi che io faccia per te?โ€. E il cieco gli rispose: โ€œRabbunรฌ, che io veda di nuovo!โ€.
Davanti al cieco Gesรน si mette a disposizione. Gli chiede che cosa vuole che faccia per lui. Eโ€™ la stessa risposta che abbiamo sentito domenica scorsa, Mc 10,36. Anche davanti a Giacomo e Giovanni, Gesรน si mette a disposizione e chiede cosa desiderano. Questa domanda al cieco รจ pedagogica. Gesรน sapeva bene cosa volesse il cieco, ma glielo chiede perchรฉ vuole che compia lโ€™itinerario dalla tenebra alla luce.

Il cieco chiama Gesรน Rabbunรฌ, che significa Maestro mio. Nel Vangelo ritroveremo questa espressione pronunciata dalla Maddalena quando riconosce Gesรน risorto nel giardino accanto alla sua tomba (Gv 20,16).

52E Gesรน gli disse: โ€œVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoโ€. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Il miracolo avviene non attraverso un gesto di guarigione ma nelle parole riguardanti la fede del cieco. Le stesse parole si trovano in Mc 5,34 in occasione della guarigione dellโ€™emorroissa. Qui acquistano ancora piรน importanza perchรฉ non sono accompagnate da alcun contatto fisico. Infatti in questo caso il mendicante non ha acquistato solamente la vista, ma mediante la sua fede ha ottenuto anche di arrivare a Gesรน che lo puรฒ salvare. Nella fede ha realizzato unโ€™unione personale con Gesรน. Ecco perchรฉ dopo il miracolo lo segue sulla strada di Gerusalemme. Egli รจ diventato a pieno titolo discepolo, che segue il suo Maestro (Rabbunรฌ) sulla via della croce.

Meditatio

  • In quali cose io mi ritengo ancora cieco, bisognoso di โ€œriavere la vistaโ€?
  • Qual รจ la misura della mia fede in Gesรน? Eโ€™ Rabbunรฌ anche per me?
  • Qual รจ il mio atteggiamento verso coloro che vogliono incontrare Gesรน? Anche io come la folla li metto a tacere, o cerco di favorire questo incontro?

Preghiamo

(Orazione colletta della 30a domenica del Tempo Ordinario)

O Dio, luce ai ciechi e gioia ai tribolati, che nel tuo Figlio unigenito ci hai dato il sacerdote giusto e compassionevole verso coloro che gemono nellโ€™oppressione e nel pianto, ascolta il grido della nostra preghiera: faโ€™ che tutti gli uomini riconoscano in lui la tenerezza del tuo amore di Padre e si mettano in cammino verso di te. Per il nostro Signore Gesรน Cristoโ€ฆ

A cura delle Monache dellโ€™Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 28 Ottobre 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 46-52
 
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป. 48Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป. 49Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. 50Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน. 51Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. 52E Gesรน gli disse: ยซVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Ottobre โ€“ 03 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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