Commento al Vangelo del 28 maggio 2017 – p. Ermes Maria Ronchi

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padre Ermes Ronchi
padre Ermes Ronchi

L’ultimo appuntamento di Gesรน ai suoi รจ su di un monte in Galilea, la terra dove tutto ha avuto inizio. I monti sono come indici puntati verso l’infinito, la terra che si addentra nel cielo, sgabello per i piedi di Dio, dimora della rivelazione della luce: sui monti si posa infatti il primo raggio di sole e vi indugia l’ultimo.Quando

lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono. Gesรน lascia la terra con un bilancio deficitario: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose.

Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto, e sono venuti tutti all’appuntamento sull’ultima montagna.
E questa รจ la sola garanzia di cui Gesรน ha bisogno. Ora puรฒ tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito, e sa che nessuno di loro lo dimenticherร .

Gesรน compie un atto di enorme, illogica fiducia in uomini che dubitano ancora, non resta a spiegare e a rispiegare. Il Vangelo e il mondo nuovo, che hanno sognato insieme, li affida alla loro fragilitร  e non all’intelligenza dei primi della classe: รจ la legge del granello di senape, del pizzico di sale, dei piccoli che possono essere lievito e forse perfino fuoco, per contagiare di Vangelo e di nascite coloro che incontreranno.
C’รจ un passaggio sorprendente nelle parole di Gesรน: A me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra…

[ads2]Andate dunque. Quel dunque รจ bellissimo: per Gesรน รจ ovvio che ogni cosa che รจ sua sia anche nostra. Tutto รจ per noi: la sua vita, la sua morte, la sua forza! Dunque, andate. Fate discepoli tutti i popoli… Con quale scopo? Arruolare devoti, far crescere il movimento con nuovi adepti? No, ma per un contagio, un’epidemia divina da spargere sulla terra. Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, insegnate il mestiere di vivere, cosรฌ come l’avete visto fare a me, mostrate loro quanto sono belli e grandi.

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E poi le ultime parole, il suo testamento: Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo: con voi, sempre, fino alla fine.
Cosa sia l’ascensione lo capiamo da queste parole. Non รจ andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si รจ fatto piรน vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sarร  dentro di loro. Non รจ andato al di lร  delle nubi ma al di lร  delle forme. รˆ asceso nel profondo delle cose, nell’intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso piรน luminosa vita.

Quel Gesรน che ha preso per sรฉ la croce per offrirmi in ogni mio patire scintille di risurrezione, per aprire brecce nei muri delle mie prigioni, lui รจ il mio Dio esperto di evasioni!

p. Ermes Ronchi

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Ascensione del Signore

Mt 28, 16-20
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesรน aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi perรฒ dubitarono. Gesรน si avvicinรฒ e disse loro: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciรฒ che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Maggio – 03 Giugno 2017
  • Tempo di Pasqua VII, Colore – Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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