LโOROLOGIO DELLA FEDE SEMPRE IN ORARIO ALLโAPPUNTAMENTO DELLโAMORE
Essendo un allenamento a vivere bene, la Quaresima ci insegna lโatteggiamento adeguato da assumere dinanzi agli eventi che odorano di morte, come quello in cui si รจ imbattuto il โfunzionario del reโ. Abbiamo anche noi un โfiglioโ che โsta per morireโ. Eโ a โCafarnaoโ, la Patria di Gesรน che lo aveva rifiutato. Per questo sta per morire. Come โil figlioโ di Dio che รจ in noi, in agonia perchรฉ non abbiamo accolto il Signore nella nostra vita, che non abbiamo voluto lasciare che fosse, sino in fondo, la sua. Forse siamo nella Chiesa, eppure proprio la prossimitร con Gesรน ci ha fatto scivolare in un rapporto superficiale con Lui. Ci siamo abituati al suo amore, non ci stupiamo piรน per le Grazie con le quali ci accompagna istante dopo istante. Le liturgie, la Parola di Dio, lo straordinario miracolo della luce di Pasqua che illumina la vita, la possibilitร di essere perdonati e ricominciare, tutto รจ divenuto scontato, come un rumore di sottofondo della vita. Per questo non abbiamo saputo discernere i sintomi della malattia che aggrediva il โfiglioโ somigliante a Dio, capace di amare e donarsi: disattenzioni ai bisogni della moglie, piccoli egoismi nei confronti del marito, insofferenza crescente agli atteggiamenti lunatici dei figli, giudizi che covano da tempo, chiacchiere alle spalle dei fratelli, โconstatazioniโ per caritร , mica pregiudizi; e poi accidia nella preghiera, attaccamento al denaro, e quel sottile e pernicioso senso di frustrazione accolto e coccolato, sino a farci sentire incompresi dal mondo intero. Il demonio, subdolamente, si รจ infilato nei pertugi lasciati incustoditi dalla superficialitร della routine con cui viviamo la relazione con Cristo, e cosรฌ ci ha chiusi lentamente nella prigione dellโorgoglio. E ora รจ ira travolgente a ogni inconveniente, parole pesanti in risposta alle incomprensioni del coniuge, chiusura netta a ogni richiesta dei figli, avarizia nevrotica, rancori verso chiunque. Il โfiglioโ ha perso le sembianze del Padre, no possiamo amare salendo sulla Croce che la storia ci presenta. Sรฌ, guarda bene, e vedrai che stai morendo anche tu in quel giudizio. Ma Gesรน, in questo tempo di Grazia, torna โdi nuovoโ a โCana di Galilea, dove aveva cambiato lโacqua in vinoโ, scende cioรจ ancora nella nostra vita per riaccendere la memoria degli inizi, dei primi โsegniโ che hanno cambiato la nostra vita grigia in gioia; quando abbiamo ascoltato e accolto la sua Parola sperimentandone il potere rigenerante. Torna per guarirci, compiendo in noi โquello che ha fatto a Gerusalemmeโ, ovvero purificarci scacciando venditori e cambiavalute dal nostro cuore, per ricostruire in noi il suo Tempio e fare Pasqua con noi.
Accorriamo allora, a โchiedergliโ di โscendereโ nei nostri peccati. Eโ vero, siamo ancora molto capricciosi, la nostra fede รจ infantile e per โcredereโ abbiamo ancora bisogno di โvedere segni e prodigiโ. Ma Gesรน ci conosce, e, come giร alle nozze, si lascia di nuovo strappare il suo potere, per condurci alla fede adulta. Per questo, con misericordia infinita, ci annuncia ancora la sua Parola, offrendoci un โsecondo segnoโ per convertirci e credere: Lui oggi resuscita in noi lโamore del Figlio di Dio! Confessati, vai allโeucarestia, mettiti in ginocchio e prega e supplica. โAscoltaโ la Parola di Gesรน che la Chiesa ti predica; e โobbedisciโ, โmettiti in camminoโ come il โfunzionario del reโ, per andare a sperimentare che รจ vera e compie ciรฒ che annuncia. Scendi in questa Quaresima la scala dellโumiltร che conduce alle acque del battesimo. Ci attende una notte da attraversare, e in essa trepidazione, speranza, desiderio, stanchezza, scoramento, per incontrare finalmente la luce della resurrezione, la vita nuova in Cristo. Ci รจ dato un tempo, come quello nel quale il Signore aveva inviato quel padre: ogni giorno della nostra vita, sulla cui soglia Gesรน ci accoglie per inviarci nella vita a crescere nella fede sperimentando il potere della sua Parola: โVร , tuo figlio viveโ. Vive e saprร perdonare. Vive e si offrirร sul letto della malattia. Vive e si aprirร alla vita. Vive e si umilierร accettando i limiti della vecchiaia. Vive e amerร , passando con Cristo dalla morte alla vita. Ogni giorno รจ un appuntamento al quale siamo invitati per riconoscere che, โproprio nellโistanteโ in cui ci รจ stata annunciata e abbiamo obbedito, la Parola aveva โgiร โ operato il prodigio. La fede adulta che vince il mondo e accompagna ad essa anche la nostra โfamigliaโ รจ quella che spera contro ogni speranza. โAndiamoโ allora appoggiati alla Parola di Gesรน, per guarire il โfiglioโ che รจ in noi, ma anche i nostri โfigliโ nella carne, perchรฉ la loro fede dipende dalla nostra conversione. Prega per loro e vedrai con gli occhi soprannaturali che proprio mentre ti stavi rivolgendo a Cristo, tuo figlio ha cominciato a tornare in sรฉ, anche se esteriormente stava conducendo la solita vita. Questa รจ la fede adulta, che รจ come un trapano che perfora la carne i suoi criteri, illuminando la ragione. La fede che si sperimenta empiricamente, โorologio alla manoโ, perchรฉ Dio รจ puntuale offrendoci i โsegniโ di vita nella morte che solo la fede sa discernere, per schiudere al mondo la speranza del Cielo.
[toggle title=โLEGGI IL BRANO DEL VANGELOโ state=โcloseโ]
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Gv 4, 43-54
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน partรฌ [dalla Samarรฌa] per la Galilea. Gesรน stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perchรฉ avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anchโessi infatti erano andati alla festa.
Andรฒ dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato lโacqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafร rnao. Costui, udito che Gesรน era venuto dalla Giudea in Galilea, si recรฒ da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morire.
Gesรน gli disse: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป. Il funzionario del re gli disse: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป. Gesรน gli rispose: ยซVaโ, tuo figlio viveยป. Quellโuomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, unโora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quellโora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป, e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesรน fece quando tornรฒ dalla Giudea in Galilea.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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