Ci possiamo chiedere dove si trovi la buona notizia nel brano del vangelo che leggiamo questโoggi. Sta forse nel f
Il vangelo di oggi รจ la spiegazione che Gesรน dร ai suoi discepoli di quella che viene chiamata la parabola del seminatore, anche se in realtร lโattenzione cade, soprattutto nel vangelo di Matteo, sui diversi tipi di terreno piรน che sul seminatore o sul seme.
Il seminatore semina con generositร (ai nostri occhi forse anche con spreco) su ogni tipo di terreno ma il buon esito di questa sua fatica dipende dallโincontro tra il seme e il terreno.
Il seme รจ buono e racchiude in se stesso un potenziale di vita ma potrร svilupparsi solo se il terreno che lo accogliere sarร abbastanza profondo e soffice, sgombro da sassi ed erbe infestanti.
Quindi tutto dipende dalla qualitร del terreno; tutto dipende dalla qualitร del nostro ascolto.
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Il Signore ci propone instancabilmente e con abbondanza una Parola di vita. Il seme, la parola del regno, raggiunge tutti e tutti la ascoltano, ma Gesรน sottolinea che non basta ascoltare, occorre comprendere, fare spazio, prendere con sรฉ, custodire quella parola che ci raggiunge.
Cโรจ un ascolto di superficie che non lascia scendere la parola in profonditร , che tocca le orecchie ma non il cuore: in questo caso la parola donataci e subito dimenticata, โmangiataโ e portata via dallโoblio.
Cโรจ un ascolto che non resiste alla prova del tempo: si ascolta con gioia ma poi non si comprende il prezzo della grazia, e la gioia che sgorga dallโincontro con la parola di vita non mette radici in noi e cosรฌ non riesce a darci forza nellโora della prova, darci luce nellโora del dubbio, darci speranza nellโora della sofferenza.
Cโรจ poi un ascolto che รจ dissipato, che non รจ capace di discernimento: esso accoglie molteplici parole ma questa grande quantitร di stimoli seducono e producono affanni e preoccupazioni, stordiscono e disorientano, soffocando cosรฌ la parola di vita. Cโรจ un troppo pieno che intontisce e โsnervaโ.
Infine cโรจ un ascolto che fa spazio, che comprende, ovvero fa scendere in profonditร la parola, la custodisce, la medita, le lascia il tempo di maturare, di svilupparsi nei suoi molteplici sensi, di crescere: รจ lโascolto pacato, concentrato, che ritorna spesso sulle parole ascoltate, che cerca in esse il seme di vita per trattenerlo e lasciare invece ciรฒ che รจ accidentale, scorza e non sostanza. Questo รจ un ascolto fecondo perchรฉ preparato dallโattesa dellโincontro; รจ un ascolto fecondo perchรฉ sgombro di tutto ciรฒ che potrebbe distrarre o ostacolare; รจ un ascolto fecondo perchรฉ si lascia trasformare da quel seme che caduto in esso ora cresce nelle sue profonditร .
Il Signore ci doni il suo Spirito santo, lโunzione capace di lavorare il terreno del nostro cuore cosรฌ che possa essere capace di attendere, accogliere e lasciarsi trasformare dal seme della parola:
Dio nostro Padre
manda su di noi il tuo Spirito santo
perchรฉ spenga il rumore delle nostre parole,
faccia regnare il silenzio dellโascolto
e accompagni la tua parola
dai nostri orecchi fino al nostro cuore.
Cosรฌ incontreremo Gesรน Cristo
e conosceremo il suo amore.
sorella Ilaria della comunitร monastica di Bose
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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la strada. Quello che รจ stato seminato sul terreno sassoso รจ colui che ascolta la Parola e lโaccoglie subito con gioia, ma non ha in sรฉ radici ed รจ incostante, sicchรฉ, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi รจ colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dร frutto. Quello seminato sul terreno buono รจ colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dร frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per unoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.