Con questa domenica si comincia la lettura cursiva del vangelo di Luca. Il brano che leggiamo oggi si apre con il prologo di Luca (1,1-4), salta i vangeli dellโinfanzia, del ministero di Giovanni e della tentazione del deserto, per continuare con gli inizi del ministero di Gesรน in Galilea e con la predicazione di Gesรน nella sinagoga di Nazareth. Questโultimo brano รจ diviso in due parti e la seconda parte la leggeremo domenica prossima.
Il prologo di Luca รจ molto interessante. In esso lโevangelista afferma le intenzioni che lo hanno mosso a scrivere la sua opera. Egli vuole fornire al suo lettore la chiave di interpretazione di tutta lโopera. Si tratta di un testo โscientificoโ, ossia una raccolta ordinata di fatti basata sulle notizie fornite da testimoni oculari. Poichรฉ egli scrive ormai alla terza generazione dei credenti, lโevangelista vuole fugare ogni dubbio sullโautenticitร del vangelo annunciato.
Lectio
1Poichรฉ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi,
Lโevangelista esordisce col menzionare โi moltiโ che prima di lui hanno cominciato a mettere per iscritto la tradizione su Gesรน. I molti sono le fonti di cui egli stesso si รจ servito (vangelo di Marco, fonte Q, raccolte orali o scritte dei detti del Signore): Luca si situa in continuitร con essi. Anche se il lavoro dei predecessori รจ rimasto frammentario o non organicamente sistemato, esso perรฒ contiene ciรฒ che Luca considera lโautentica tradizione apostolica, quella tradizione che da tempo si trova alla base della vita delle comunitร cristiane.
I fatti o avvenimenti, pragmata, narrati si sono compiuti, o meglio sono portati a compimento, come suggerisce il testo greco; ossia hanno valore per tutti i tempi. Raccontare con ordine significa in questo contesto, raccontare in modo completo, senza lacune (ritroveremo lโidea al v. 3); la prospettiva storica dellโevangelista รจ chiara: egli vuole scrivere una storia che perรฒ รจ lโopera di un credente. Egli interpreta la vicenda di Gesรน alla luce della fede, collocandola nel contesto piรน ampio del piano salvifico di Dio.
- Pubblicitร -
2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola,
Alla base della scrittura dei molti ci sono I testimoni dei fatti, cioรจ i Dodici (cfr. At 1,21s). Essi hanno una doppia funzione: hanno vissuto con Gesรน durante la sua attivitร pubblica e ciรฒ fin dalย principio, cioรจ dalla predicazione di Giovanni Battista. Gli apostoli segnano la continuitร tra lโattivitร di Gesรน e la vita della Chiesa. La Parola, di cui gli Apostoli sono ministri, ha un valore forte รจ la parola della predicazione. In poche parole lโevangelista presenta gli elementi sui quali poggia la fede cristiana, storicamente parlando. Il vangelo non รจ nato da un testimone che tanti anni dopo i fatti si รจ messo in testa di scrivere una cronaca basandosi sui propri ricordi. Tutto si svolge con la garanzia di testimoni e di una fedele trasmissione.
3cosรฌ anchโio ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teรฒfilo,
In questo terzo versetto Luca scende in campo. Anche lui si pone nella scia di una lunga e genuina tradizione, pur compiendo una cosa nuova. Ha fatto ricerche su tutto, ha verificato tutto il materiale a sua disposizione. Tali ricerche sono cominciate sin dagli inizi (quindi non solo dal ministero pubblico di Gesรน, ma addirittura dallโannuncio della nascita di Giovanni). Tutto questo รจ stato fatto con accuratezza, senza pregiudizi, tenendo conto di tutti gli elementi. Ha poi scritto con ordine, non tanto lโordine cronologico o geografico, ma un ordine che mostra la coerenza di tutto lโinsieme, secondo la prospettiva della storia della salvezza. Risalta qui la preoccupazione di Luca di fare le cose per bene, in modo che tutte le informazioni riguardanti Gesรน non vadano perse o siano travisate, proprio nel momento in cui ormai erano scomparsi tutti i testimoni oculari dei fatti.
Lโopera รจ dedicata a un certo Teofilo, cioรจ amico di Dio. Non si tratta solo di un nome simbolico, per indicare tutti i credenti, perchรฉ viene chiamato illustre. Eโ possibile si tratti di colui che si era incaricato della pubblicazione dei manoscritti.
4in modo che tu possa renderti conto della soliditร degli insegnamenti che hai ricevuto.
Teofilo, essendo un membro importante della comunitร era stato sicuramente battezzato e formato nella fede. Questo vangelo servirร a rafforzarlo e a fargli rendere conto della forza, dellโimportanza di questo insegnamento, di questo stile di vita.
Il prologo dimostra dunque che allโepoca di Luca era necessaria una certa sicurezza storica a causa dellโallontanamento dalle origini. Vi erano giร errori e deviazioni che minacciavano le comunitร dal di fuori e dallโinterno. Luca di conseguenza giudica necessario il ritorno alle fonti, allโautentica tradizione apostolica, presentata nella sua completezza, storicamente verificate e teologicamente approfondita e attualizzata.
14In quel tempo, Gesรน ritornรฒ in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
La liturgia ci fa fare un salto di due capitoli e ci porta al momento in cui Gesรน dopo le tentazioni nel deserto, comincia il suo ministero pubblico. Luca con un rapido sommario ci illustra questa prima attivitร e i suoi primi successi. Come narrato anche dagli altri evangelisti, il ministero di Gesรน comincia in Galilea. La potenza dello Spirito Santo che lo aveva portato nel deserto, ora lo risospinge in Galilea. La sua fama si diffondeva, ma perchรฉ? Non รจ ancora stato raccontato niente. Questa affermazione รจ riassuntiva e anticipa quello che verrร narrato piรน avanti.
15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
A differenza degli altri sinottici, Luca omette le parole: โIl tempo รจ compiutoโ, preferendo affermare che le Scritture sono compiute. Gesรน comincia il suo ministero nelle sinagoghe. Non รจ dunque un predicatore di strada. Con ciรฒ si mette in continuitร con la liturgia della sinagoga, con la religione ebraica. Anche Paolo inizialmente adotterร questo metodo.
Luca parla anche del successo di Gesรน. La gente lo glorificava, azione che fino ad allora era destinata solo a Dio.
16Venne a Nร zaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere.
La vera narrazione sul ministero di Gesรน inizia a Nazareth. Anche Marco ha questo episodio (Mc 6,1-6), ma Luca lo amplia con la citazione del profeta Isaia. Lโepisodio di Nazaret รจ paradigma di tutta lโattivitร di Gesรน: dapprima viene accolto favorevolmente, poi รจ rifiutato da Israele, si rivolge agli altri e poi viene ucciso. Lo stesso destino seguirร la Chiesa, cosรฌ come รจ narrato negli Atti degli Apostoli.
A Nazaret dove aveva passato lโinfanzia, comincia anche il suo ministero. Vi รจ continuitร nella narrazione. Entra nella sinagoga, come era sua abitudine, quindi egli era fedele alla religione di Israele. Anche qui vi รจ una continuitร . Come le altre volte Gesรน partecipa alla funzione, ma stavolta ci sarร qualcosa di diverso.
17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaรฌa; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto:
I gesti sembrano rallentati per sottolineare la solennitร del momento. I termini utilizzati sono proprio quelli tecnici della liturgia sinagogale. Luca dunque conosceva bene i riti della sinagoga, al contrario di quelli del Tempio (ormai distrutto al tempo di Luca). Nella liturgia del sabato in sinagoga vi era una lettura della Legge, con una parafrasi in aramaico. Poi si leggeva un brano dei Profeti. Seguiva unโomelia. La lettura e lโomelia potevano essere tenute da uno qualsiasi degli uomini presenti (designato dal capo della sinagoga). Ecco perchรฉ Gesรน potรฉ parlare pur non essendo sacerdote. Poi lโassemblea si chiudeva con la benedizione del sacerdote.
Lโatmosfera รจ solenne e introduce un brano ancora piรน solenne. Volutamente Luca non dice che Gesรน lesse il testo. Lโattenzione รจ concentrata sul compimento della Scrittura.
18ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโunzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertร gli oppressi
Il brano che ci viene presentato non รจ la citazione esatta del testo di Isaia. Questo brano รจ stato ritoccato da Luca oppure egli si avvalse di un testo giร risistemato che circolava giร nelle comunitร cristiane.
Il testo in sรฉ si presta ad essere un discorso programmatico. Prima di tutto parla di unโunzione ad opera dello Spirito. Questo ci riporta alla teofania battesimale, alla funzione messianica ricevuta da Gesรน. Fondamentale nel testo รจ il tema della liberazione. Liberazione fisica e spirituale, dai mali fisici e sociali. Cโรจ una salvezza globale che Gesรน รจ venuto a portare. Accanto a questa salvezza vi รจ lโannuncio, lโannuncio di un Regno che fa sentire i suoi effetti salvifici nella storia.
I destinatari privilegiati di questo annuncio sono i poveri, a cui sono associate altre categorie di svantaggiati.
19e proclamare lโanno di grazia del Signoreยป.
Predominante รจ la salvezza festosa e universale, non il giudizio. Lโannuncio รจ di un tempo di grazia, un tempo di liberazione che caratterizza ormai la storia della salvezza.
20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnรฒ allโinserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui.
Luca aumenta la suspense, con i gesti del risistemare il rotolo. Il momento รจ importante e non puรฒ sfuggire un solo gesto, una sola parola. Anche lโimmagine degli occhi di tutti puntati su di lui aumenta lโattesa.
21Allora cominciรฒ a dire loro: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป.
Gesรน comincia a dire, la scelta di questo verbo ci porta a un inizio. Gesรน comincia a parlare in sinagoga in quel giorno ma in senso piรน ampio comincia la sua predicazione, la sua missione. Gesรน esprime una rivelazione, non commenta la profezia di Isaia, ma la conferma, la attualizza. Oggi, questo oggi inaugura lโanno di grazia, il tempo della salvezza. Ciรฒ che Gesรน inizia a dire รจ la rhema, la parola-evento, non รจ soltanto unโinformazione o un discorso, รจ giร salvezza. Questa parola dร lโavvio al compimento della promessa contenuta nello scritto. La parola รจ strettamente legata allโascolto. Eโ grazie allโascolto che si rende presente nellโoggi.
Per questa domenica la lettura del Vangelo si ferma qui. Leggeremo domenica prossima come รจ andata a finire. Lo sappiamo giร , ecco perchรฉ i liturgisti hanno preferito dividere in due il brano. Importante รจ questa affermazione di Gesรน: la parola si รจ compiuta. Eโ iniziato lโanno di grazia del Signore.
Meditatio
- Hai potuto anche tu riconoscere la soliditร degli insegnamenti che hai ricevuto nella tua formazione cristiana?
- Come vivi la lettura e la spiegazione della Parola di Dio durante la Messa?
- In che modo si รจ compiuta la parola del profeta Isaia?
Preghiamo
(orazione colletta della III domenica del Tempo Ordinario)
O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta, ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno, fa che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa, ci edifichi in un corpo solo e ci renda strumento di liberazione e di salvezza. Per il nostro Signore Gesรน Cristo…
A cura delle Monache dell’Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini