CHI NON ร CONTRO DI NOI ร PER NOI
In quel tempo, 38. Giovanni disse a Gesรน: ยซMaestro, abbiamo visto uno che scacciava demรฒni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perchรฉ non ci seguivaยป.
Il brano di Vangelo della liturgia odierna viene denominato โpiccolo catechismo della comunitร โ, raccolta di insegnamenti che invitano ad essere attenti ai membri piรน piccoli e piรน deboli.
Nel primo versetto si coglie come i discepoli si sentono talmente legati e appartenenti a Gesรน da escludere chiunque interferisca nelle attivitร che essi ritengono riservate a loro esclusivamente.
I taumaturghi del tempo antico erano soliti invocare il nome di qualcuno ritenuto potente, cosรฌ da ottenere il miracolo richiesto. Gesรน, invece, opera miracoli in virtรน della potenza propria. I suoi discepoli, successivamente, opereranno nel suo nome.
โGiovanni disse a Gesรนโ: il discepolo Giovanni รจ colui che Gesรน amava. Qualche esegeta intravede la tensione tra costui, che rappresenta la chiesa carismatica, e la Chiesa istituzionale. Altri pensano che Giovanni sia intervenuto a denunciare chi operava miracoli, ma non apparteneva alla comunitร di Gesรน, semplicemente a causa del suo carattere impulsivo e focoso (era denominato โfiglio del tuonoโ- Marco 3,17).
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โNel tuo nomeโ: solo nel nome di Gesรน รจ possibile avere la salvezza: โIn nessun altro cโรจ salvezza; non vi รจ infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale รจ stabilito che possiamo essere salvatiโ (Atti 4,12).
โScacciava demรฒniโ: chi รจ di Dio ha il compito di sconfiggere il male invocando il suo nome. Non รจ necessario, perรฒ, che appartenga alla comunitร dei discepoli, come invece essi pretendevano.
โVolevamo impedirglieloโ: secondo alcune interpretazioni i discepoli erano gelosi di colui che era riuscito a scacciare il demonio, mentre essi avevano fallito. Anche Giosuรจ, figlio di Nun, voleva impedire a Eldad e a Medad di profetizzare perchรฉ non erano andati alla tenda del raduno. Mosรจ aveva risposto a Giosuรฉ: โSei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il suo spiritoโ.
- Ma Gesรน disse: ยซNon glielo impedite, perchรฉ non cโรจ nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40. chi non รจ contro di noi รจ per noi.
La risposta di Gesรน non si fa attendere: chi opera miracoli nel suo nome, anche se non appartiene al ristretto gruppo dei suoi discepoli, vuol dire che riconosce la sua potenza e la sua autoritร . Gesรน esorta a uscire da una mentalitร chiusa e settaria, ad accogliere chiunque si presenti nel Suo nome, senza ritenersi detentori del monopolio della Grazia.
โNon glielo impediteโ: chi ama veramente, gode del bene degli altri, delle azioni buone che essi compiono. Non dobbiamo essere gelosi, non dobbiamo possedere il prossimo, non dobbiamo escludere chi non appartiene alla nostra cerchia, etnia, mentalitร , estrazione sociale o politica.
Dobbiamo rispettare chi fa il bene anche se non appartiene alla Chiesa: il Regno di Dio รจ piรน vasto della Chiesa e non coincide con nessun gruppo. Lโimportante รจ seguire lโAmore, lโimportante รจ fare il bene: se imposteremo cosรฌ la nostra vita, se rispetteremo chiunque si prodighi per fare di questa terra un giardino, se loderemo Dio che gli ispira questo desiderio saremo autentici figli del Padre e fratelli fra noi.
Chiunque opera il bene viene da Dio e dobbiamo permettergli di agire in suo nome. La terra sarebbe un paradiso se ogni uomo facesse unโazione buona, offrisse un sorriso, desse un poโ dโacqua e un poโ di pane a chi non ne ha, accogliesse chi ha perso tutto. Anche il deserto dei cuori, allora, fiorirebbe.
โChi non รจ contro di noi, รจ per noiโ: se desideriamo essere veramente del Signore, non dobbiamo avere invidia per il bene compiuto dagli altri, dal momento che lโobiettivo per tutti รจ quello di riconoscerlo come Padre e di accoglierci e amarci fra noi. Gli altri non devono essere nostri antagonisti, ma fratelli da amare. Solo in questo modo possiamo creare lโunitร dei figli di Dio.
- Chiunque infatti vi darร da bere un bicchiere dโacqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร io vi dico, non perderร la sua ricompensa.
Dare un bicchiere dโacqua nel nome di Gesรน a chi ha sete, รจ equivalente a darlo a Gesรน stesso. La โricompensaโ รจ il termine che mette in relazione con il salario della parabola degli operai chiamati alle diverse ore del giorno (Matteo 20,1-16).
Attingiamo da questa affermazione di Gesรน la valorizzazione del nostro piccolo, nascosto dono quotidiano, del nostro servizio umile e sconosciuto. Da ogni piccolo seme di bene scaturisce il futuro eterno. Dal dono concreto e disinteressato si evince se siamo davvero persone che cercano il Signore e non la carriera o il protagonismo.
- Chi scandalizzerร uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
In questo versetto รจ presente il termine โscandaloโ che significa inciampo, causa di caduta. Dobbiamo evitare di essere motivo di perdita o di diminuzione della fede nei riguardi degli altri. Gesรน รจ molto forte nel giudizio contro il colpevole, al punto che utilizza unโiperbole (hyperbolรฉ, โeccessoโ: รจ una figura retorica o unโespressione che consiste nellโesagerare la descrizione della realtร tramite espressioni che lโamplifichino, per eccesso o per difetto): โsarebbe meglio che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mareโ. Non solo la violenza fisica, ma anche quella verbale o il cattivo esempio sono mezzi di diffusione del male e vanno combattuti con tutte le forze.
Gesรน si identifica con i piccoli (Matteo 25,40.45): coloro che subiscono scandalo, abusi, persecuzioni, violenza, fame, guerra, ingiustizia. Noi cristiani dovremmo essere coloro che riconoscono Gesรน nel povero, nellโindifeso, in chi รจ senza diritti, senza casa, senza patria. Chiediamoci se davvero lo facciamo e se siamo fari di luce nella notte del mondo oppure se meritiamo anche noi lโinvettiva di Cristo: โรจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mareโ.
- Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. [44. dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue].
Per comprendere queste espressioni รจ necessario considerare che per la cultura ebraica le parti del corpo sono collegate con gli istinti umani. La mano (yร d) รจ la sede delle azioni, la parte del corpo che afferra, prende, ma anche uccide (cfr. Siracide 6,18). Gesรน intende dire che bisogna troncare con decisione ogni azione cattiva contro il prossimo. Solo da un cuore buono puรฒ nascere unโazione buona. Gesรน insegna a liberarsi dalle cattive inclinazioni, costi quello che costi.
โGeennaโ: la Geenna era il luogo in cui si riteneva che ci sarebbe stato il castigo finale. Dal punto di vista geografico รจ la valle di Hinnom, a sud di Gerusalemme, Nel passato era divenuta sede del culto a Moloh, che imponeva sacrifici umani di bimbi, prima sgozzati e poi bruciati, appunto, โfacendoli passare per il fuocoโ (2Re 23,10). Venne trasformata in discarica dove, per motivi igienici, continuamente ardeva il fuoco.
- E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geenna, [46. dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue].
Parlare di una parte del corpo per riferirsi a tutta la persona fa parte del linguaggio figurato. Il piede (rรจghel) puรฒ avere il significato di passo veloce di colui che porta buone notizie โsono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizieโ (Isaia 52,7), ma anche, come in questo caso, vuol dire prendere una direzione sbagliata. Dirigere i nostri passi verso il Signore significa avere il coraggio di lasciare abitudini contrarie alla volontร di Dio. Dobbiamo chiederci se stiamo andando verso la Vita vera oppure se ci stiamo allontanando da Lui operando scelte contrarie.
- E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geenna,
Nella Bibbia lโocchio non รจ solo lโorgano della vista, ma indica anche tutta la persona nella sua interioritร : โLa lampada del corpo รจ lโocchio. Se dunque il tuo occhio รจ limpido, tutto il tuo corpo sarร illuminato; ma se il tuo occhio รจ malvagio, tutto il tuo corpo sarร nelle tenebreโ (Matteo 6,22- 23). Gesรน in questo versetto ci dice che tutta la nostra persona deve essere luminosa, a partire dalla purezza delle intenzioni, dal vedere le cose con lo sguardo di Dio e non dal punto di vista materiale e umano, con trasparenza e senza secondi fini: โBeati i puri di cuore, perchรฉ vedranno Dioโ (Matteo 5,8).
- dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingueยป.
Questo versetto si richiama al profeta Isaia โQuando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me; poichรฉ il loro verme non morirร , e il loro fuoco non si estinguerร ; e saranno in orrore a ogni carneโ (Isaia 66,24). Egli prevedeva nuovi cieli e nuova terra, in cui tutti i popoli faranno la volontร di Dio e lo adoreranno, mentre chi si ribellerร a Dio soffrirร il supplizio continuo del verme (segno di decomposizione del corpo) e del fuoco (usato per distruggere i cadaveri), cioรจ condannati a un castigo senza fine.
La crudezza del linguaggio usato da Gesรน รจ giustificata dal fatto che vuole farci evitare le occasioni che ci distolgono dal nostro vero bene, per eliminarle. ร necessaria una decisione radicale: tagliare con tutti gli impedimenti che ci separano da Gesรน, dallโascolto della sua Parola, dalla sequela convinta, dalla conformazione al suo stile di vita.
Non dobbiamo colpevolizzare gli altri per il male che ci attornia: cominciamo noi stessi ad eliminarlo dal nostro cuore. Se perderemo la vita per Cristo, se la consumeremo nellโamore la salveremo. Se avremo il coraggio di lasciare le nostre inclinazioni cattive, se ci convertiremo dalle malvagitร , se persevereremo nel bene godremo giร qui sulla terra la pace interiore e nel futuro la vita eterna, che nessuno ci potrร togliere.
Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia