Guarigione di un cieco nato.
Lโilluminazione del cieco รจ molto significativa. Il cieco nato rappresenta il genere umano, che fu colto dalla cecitร nel primo uomo quando peccรฒ. Come la cecitร ebbe origine dallโinfedeltร , cosรฌ lโilluminazione nasce dalla fede.
- Il racconto che vi รจ stato letto di quellโuomo che era nato cieco e che il Signore illuminรฒ, รจ molto lungo; e se volessimo commentarlo punto per punto come meriterebbe e nei limiti delle nostre forze, non basterebbe un giorno intero. Prego quindi ed esorto la vostra Caritร a non pretendere la spiegazione di quelle parti che sono chiare; si andrebbe troppo per le lunghe se ci dovessimo fermare su ogni particolare. Cercherรฒ quindi di illustrarvi brevemente il mistero del cieco illuminato. Tutti i prodigi straordinari compiuti da nostro Signore Gesรน Cristo sono insieme dei fatti e delle parole; dei fatti perchรฉ sono veramente accaduti, delle parole perchรฉ hanno un significato. Se noi riflettiamo sul significato di questo fatto, ravvisiamo in questo cieco lโintero genere umano: tale cecitร gli incolse mediante il peccato nella persona del primo uomo dal quale tutti abbiamo tratto lโorigine non solo della morte ma anche del peccato. Se infatti la cecitร rappresenta lโinfedeltร e lโilluminazione la fede, il Cristo, allorchรฉ venne nel mondo, chi trovรฒ fedele, dal momento che lโApostolo nato dalla stirpe dei profeti afferma: Un tempo eravamo anche noi per natura figli dellโira, come tutti gli altri (Ef 2, 3)? Se eravamo figli dellโira, eravamo figli della vendetta, figli della condanna, figli della geenna. In che senso per natura, se non perchรฉ col peccato del primo uomo il male infettรฒ la natura? Se il male infettรฒ la natura, ogni uomo spiritualmente nasce cieco. Se vedesse, non avrebbe bisogno di guida: se ha bisogno di chi lo guidi e lo illumini, รจ perchรฉ รจ cieco dalla nascita.
[Il battesimo lavacro e illuminazione.]
- Il Signore รจ venuto; e che ha fatto? Ci ha indicato un grande mistero. Sputรฒ in terra (Gv 9, 6) e con la saliva fece del fango: il Verbo si fece carne (cf. Gv 1, 14). Col fango spalmรฒ gli occhi del cieco; il quale tuttavia, sebbene cosรฌ unto, non vedeva ancora. Lo inviรฒ alla piscina di Siloe. Lโevangelista si preoccupรฒ di spiegarci il nome di questa piscina, dicendo: che vuol dire Inviato (Gv 9, 7). Voi sapete giร chi รจ lโInviato: se il Cristo non fosse stato inviato, nessuno di noi sarebbe stato liberato dal male. Il cieco si lavรฒ gli occhi in quella piscina il cui nome significa lโInviato; cioรจ fu battezzato nel Cristo. Pertanto, se battezzandolo, per cosรฌ dire, in se stesso, lo illuminรฒ, si puรฒ dire che quando gli spalmรฒ gli occhi lo fece catecumeno. Certo, la profonditร di questo grande sacramento si puรฒ esporre e illustrare in vari modi; ma alla vostra Caritร basti sapere che si tratta di un grande mistero. Domanda a uno: Sei cristiano? Se รจ pagano o giudeo ti risponderร di no; ma se ti risponderร di sรฌ, domandagli ancora: Sei catecumeno o fedele? Se ti risponde che รจ catecumeno, vuol dire che i suoi occhi sono stati spalmati di fango, ma che ancora non รจ stato lavato. In che senso gli sono stati spalmati gli occhi di fango? Domandaglielo e te lo dirร . Domandagli in chi crede, ed egli, per il fatto che รจ catecumeno, dirร : In Cristo. Io sto parlando ora a dei fedeli e a dei catecumeni. Cosa ho detto a proposito della saliva e del fango? Che il Verbo si fece carne. Ciรฒ รจ noto anche ai catecumeni. Non รจ sufficiente che i loro occhi siano stati spalmati di fango; si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere.
- Dovendo ora dedicare lโattenzione a talune questioni che si incontrano in questo passo, anzichรฉ fermarci sui dettagli, scorreremo rapidamente le parole del Signore e lโinsieme della narrazione. Passando vide un uomo cieco, non un cieco qualsiasi, ma un cieco dalla nascita. I suoi discepoli gli chiesero: Rabbi (Gv 9, 1-2). Voi sapete che Rabbi vuol dire Maestro. Lo chiamavano Maestro perchรฉ volevano imparare: e appunto come ad un maestro rivolgono al Signore la domanda: Chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ nascesse cieco? Gesรน rispose: Nรฉ lui ha peccato, nรฉ i suoi genitori (Gv 9, 2-3), perchรฉ nascesse cieco. Che ha detto? Se nessun uomo รจ senza peccato, come era possibile che i genitori di questo cieco fossero senza peccato? E forse anche lui era nato senza il peccato originale e, vivendo, non vi aveva aggiunto nulla di suo? Egli aveva gli occhi chiusi, ma non per questo i suoi desideri erano spenti. Quanto male possono fare i ciechi! Da quale male si astiene chi ha lโanimo cattivo, anche se ha gli occhi chiusi? Non poteva vedere ma poteva pensare, e poteva desiderare cose che un cieco non puรฒ compiere e che tuttavia non sfuggono al giudizio di colui che scruta i cuori. Ora, se i suoi genitori avevano peccato, e anche lui, perchรฉ il Signore disse: Nรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, se non in rapporto a quanto gli era stato chiesto, e per cui quello sarebbe nato cieco? Certamente i suoi genitori avevano peccato, ma non per questo egli era nato cieco. E se non era nato cieco per il peccato dei suoi genitori, per quale altra ragione era nato cieco? Ascolta il Maestro che te lo spiega. Egli ti chiede la fede per darti intelligenza. Egli ti spiega la ragione per cui quello รจ nato cieco: Nรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma fu perchรฉ siano manifestate in lui le opere di Dio.
- Cosa dice poi il Signore? Eโ necessario che io compia le opere di colui che mi ha inviato. Ecco lโInviato nel quale il cieco si lavรฒ la faccia. Notate le sue parole: Eโ necessario che io compia le opere di colui che mi ha inviato, finchรฉ รจ giorno. Notate come sempre attribuisce tutta la gloria a colui dal quale ha origine; perchรฉ questi ha un Figlio che da lui ha origine, mentre egli stesso non deve a nessuno la sua origine. Ma perchรฉ, Signore, hai detto: Finchรฉ รจ giorno? Sta a sentire perchรฉ. Viene la notte quando nessuno puรฒ piรน operare (Gv 9, 4). Nemmeno tu, o Signore? Sarร cosรฌ oscura quella notte che neanche tu, che sei lโautore della notte, potrai operare in essa? Penso infatti, o Signore Gesรน, anzi non penso ma credo e sono certo che tu eri presente quando Dio disse: Sia luce; e fu luce (Gn 1, 3). Se egli creรฒ per mezzo del Verbo, creรฒ per mezzo tuo, e perciรฒ sta scritto: Tutto รจ stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui nulla รจ stato fatto (Gv 1, 3). Dio separรฒ la luce dalle tenebre; chiamรฒ luce il giorno, e tenebre la notte (Gn 1, 4-5).
[Cercare insieme per trovare insieme.]
- Quale notte รจ questa nella quale, quando sopraggiungerร , nessuno potrร piรน operare? Ascolta la definizione del giorno e potrai avere unโidea di quella notte. Chi ci parlerร del giorno? Egli stesso: Finchรฉ sono nel mondo, io sono la luce del mondo (Gv 9, 5). Ecco, egli stesso รจ il giorno. Eโ nel giorno che il cieco deve lavarsi gli occhi, se vuol vedere il giorno. Finchรฉ sono nel mondo โ dice โ io sono la luce del mondo. Io non so perรฒ quale sarร la notte nella quale Cristo non sarร presente, e nella quale nessuno potrร piรน operare. Dobbiamo ancora cercare. Abbiate pazienza, fratelli miei; lasciate che io cerchi; cerco insieme con voi; possa insieme con voi trovare presso colui dal quale io cerco. Da questo passo risulta in modo chiaro e preciso che il Signore, essendo egli la luce del mondo, intendeva identificarsi col giorno di cui stava parlando. Finchรฉ sono nel mondo โ dice โ io sono la luce del mondo. Anchโegli quindi opera. Ma fino a quando egli รจ nel mondo? Diremo, fratelli, che vi era allora e adesso non piรน? Se diciamo questo, vuol dire che con lโascensione del Signore cominciรฒ quella notte spaventosa nella quale nessuno puรฒ piรน operare. Se dopo lโascensione del Signore ci troviamo giร in questa notte, come hanno potuto gli Apostoli compiere tante opere? Si era giร forse in questa notte quando venne lo Spirito Santo e, riempiendo tutti quelli che si trovavano riuniti in un medesimo luogo, concesse loro di parlare nelle lingue di tutte le genti (cf. At 2, 1-6)? Era forse notte quando lo storpio fu guarito dalla parola di Pietro, o meglio dalla parola del Signore dimorante in Pietro (cf. At 3, 6-8)? Era forse notte quando i malati nei loro letti venivano esposti al passaggio dei discepoli perchรฉ fossero toccati almeno dalla loro ombra (cf. At 5, 15)? Non pare che il Signore, quando era qui con noi, abbia mai guarito qualcuno solo passando e toccando con la sua ombra; ma egli stesso aveva detto ai discepoli: Voi farete cose piรน grandi di queste (Gv 14, 12). Sรฌ, รจ vero, il Signore ha detto che essi avrebbero compiuto opere maggiori delle sue; tuttavia la carne e il sangue, per non insuperbirsi, ricordino le altre parole: Senza di me, voi non potete far nulla (Gv 15, 5).
[Se operiamo รจ giorno, e Cristo รจ qui.]
- E allora? Che dire di questa notte? Quando sopraggiungerร questa notte nella quale non si potrร piรน operare? Sarร la notte degli empi, la notte di coloro ai quali alla fine sarร detto: Andate al fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli (Mt 25, 41). Ma qui si parla di notte, non di fiamme nรฉ di fuoco. Ascolta che cโentra anche la notte, quando a proposito di un tal servo si dice: Legatelo mani e piedi, e gettatelo fuori nelle tenebre (Mt 22, 13). Operi dunque lโuomo finchรฉ vive, per non essere sorpreso dalla notte in cui non si puรฒ piรน operare. Eโ ora che la fede deve operare mediante lโamore; e se ora operiamo, ecco il giorno, ecco il Cristo. Tieni conto della sua promessa e non crederlo assente, avendo egli detto: Ecco che io sono con voi. Fino a quando? Non dobbiamo preoccuparci noi che viviamo ora; dobbiamo anzi trasmettere a coloro che verranno dopo di noi la sicurezza assoluta in queste parole: Ecco, โ egli dice โ io sono con voi fino alla consumazione dei secoli (Mt 28, 20). Il nostro giorno, che ha termine quando il sole ha compiuto il suo corso, รจ di poche ore; ma il giorno della presenza di Cristo si estende fino alla consumazione dei secoli. Dopo, perรฒ, la risurrezione dei vivi e dei morti, quando a quelli che saranno alla sua destra dirร : Venite, o benedetti del Padre mio, ricevete il regno, e a quelli alla sua sinistra: Andate al fuoco eterno, che fu preparato per il diavolo ed i suoi angeli (Mt 25, 34-41), allora comincerร la notte in cui nessuno potrร piรน operare, ma soltanto ricevere la ricompensa del suo operato. Altro รจ il tempo dellโopera, altro quello della ricompensa: il Signore renderร a ciascuno secondo le sue opere (cf. Mt 16, 27). Quel che hai intenzione di fare fallo mentre sei in vita, prima che sopraggiunga la notte fonda che inghiottirร gli empi. Fin dโora ogni infedele che muore viene assorbito da questa notte in cui non si puรฒ piรน far nulla. Eโ in questa notte che il ricco bruciava e implorava una goccia dโacqua sul dito del povero: soffriva, era tormentato, si confessava colpevole, ma nessuno poteva far niente per lui. Invano tentรฒ di compiere unโopera buona dicendo: Padre Abramo! manda Lazzaro dai miei fratelli, per dire loro che cosa accade qui, in modo che non vengano anchโessi in questo luogo di tormento (Lc 16, 24-28). O infelice! quando eri in vita, allora era tempo di operare; ormai sei nella notte in cui nessuno puรฒ piรน operare.
- Detto questo, sputรฒ in terra e fece con la saliva un poโ di fango, lo spalmรฒ sugli occhi del cieco e gli disse: Vaโ a lavarti alla piscina di Siloe (che significa lโInviato). Quello andรฒ, si lavรฒ e tornรฒ che ci vedeva (Gv 9, 6-7). Eโ tutto chiaro, andiamo avanti.
[Il cieco diventato araldo della grazia.]
- Perciรฒ i vicini e quelli che prima erano soliti vederlo, giacchรฉ era un mendicante, dicevano: Ma costui non รจ quello che era seduto e mendicava? Altri dicevano: Eโ lui; altri: No, ma gli assomiglia. Con gli occhi aperti aveva cambiato fisionomia. Egli diceva: Sono proprio io. Eโ la voce della gratitudine, dove il silenzio sarebbe colpevole. Gli dissero allora: In che modo si sono aperti i tuoi occhi? Egli rispose: Quellโuomo chiamato Gesรน, fece del fango e mi spalmรฒ gli occhi e mi disse: Vaโ alla piscina di Siloe e lavati! Ci sono andato, mi son lavato e ci vedo (Gv 9, 8-10). Eccolo diventato annunciatore della grazia; ecco che, diventato veggente, proclama il Vangelo, fa la sua professione di fede. La coraggiosa confessione del cieco spezza il cuore degli empi, i quali non avevano nel cuore ciรฒ che egli ormai possedeva sul volto. E gli dissero: Dovโรจ colui che ti ha aperto gli occhi? Ed egli: Non lo so. Queste parole dimostrano che la sua anima รจ ancora simile a uno che ha ricevuto lโunzione e ancora non ci vede. Eโ come se avesse avuto quellโunzione nellโanima. Predica il Cristo, che ancora egli non conosce.
- Condussero quello che era stato cieco dai Farisei. Era di sabato quando Gesรน aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. I Farisei dunque lo interrogarono di nuovo, come avesse riacquistata la vista. Ed egli disse loro: Mi ha messo del fango sugli occhi, mi son lavato e ci vedo. Dicevano allora alcuni farisei (Gv 9, 13-16). Non tutti, ma alcuni; qualcuno infatti veniva giร toccato dallโunzione. Che dicevano dunque quelli che non vedevano nรฉ avevano gli occhi unti? Questโuomo non viene da Dio, perchรฉ non osserva il sabato (Gv 9, 16). In realtร se cโera uno che osservava il sabato era proprio lui, che era senza peccato. In ciรฒ consiste infatti il sabato nel suo valore spirituale: nellโessere liberi dal peccato. A questo, in sostanza, ci chiama il Signore quando ci raccomanda lโosservanza del sabato: Non farete alcuna opera servile (Lv 23, 8). Questo รจ il precetto divino relativo al sabato: Non farete alcuna opera servile. Richiamate le spiegazioni precedenti, per sapere cosa sโintende per opera servile; ascoltate il Signore: Chiunque commette peccato รจ schiavo del peccato (Gv 8, 34). Ma costoro che, come dicevo, non erano nรฉ veggenti nรฉ unti, osservavano il sabato in senso materiale e lo violavano nel suo significato spirituale. Altri dicevano: Come puรฒ un peccatore compiere questi segni? (Gv 9, 16). Ecco, questi sono unti. Ed erano in discordia tra loro. Il giorno, cioรจ il Signore, aveva separato la luce dalle tenebre. Dicono, dunque, di nuovo, al cieco: Tu che dici di colui che ti ha aperto gli occhi? (Gv 9, 17). Che opinione hai di lui? come lo consideri? come lo giudichi? Cercavano un capo dโaccusa, per farlo cacciare dalla sinagoga; col risultato perรฒ di farlo accogliere dal Cristo. Egli coraggiosamente disse ciรฒ che pensava: Eโ un profeta! Essendo ancora nel cuore solo unto, non confessa ancora il Figlio di Dio, e tuttavia dice il vero. Il Signore parlando di se stesso dice: Non cโรจ profeta privo dโonore, se non nella sua patria (Mt 13, 57).
- Tuttavia i Giudei non credettero che quello fosse stato cieco e poi avesse riacquistata la vista finchรฉ chiamarono i genitori di colui che aveva riacquistato la vista (Gv 9, 18), di colui cioรจ che era stato cieco e che ora vedeva. E li interrogarono: Eโ questo vostro figlio, che voi dite sia nato cieco? come, dunque, ci vede adesso? I genitori di lui risposero: Noi sappiamo che questo รจ nostro figlio e che nacque cieco; come, poi, ora ci veda, questo non lo sappiamo; o chi gli aprรฌ gli occhi non lo sappiamo. Interrogate lui: ha lโetร , parli lui di sรฉ (Gv 9, 19-21). Nostro figlio lo รจ, ma saremmo costretti a parlare per lui se fosse bambino e non potesse parlare da sรฉ; da molto tempo parla e ora vede; sappiamo che รจ cieco dalla nascita, sappiamo che da tempo parla e ora costatiamo che ci vede; interrogate lui se volete informazioni; perchรฉ volete compromettere noi? I genitori del cieco dissero questo perchรฉ avevano paura dei Giudei; infatti, i Giudei avevano giร stabilito che se qualcuno riconosceva Gesรน come il Cristo doveva essere scacciato dalla sinagoga (Gv 9, 22). Ormai non era piรน un male essere cacciati dalla sinagoga. I Giudei cacciavano, ma il Cristo accoglieva. Per questo i genitori di lui dissero: Ha lโetร , interrogate lui (Gv 9, 23).
- Chiamarono dunque, di nuovo, colui che una volta era stato cieco, e gli dissero: Daโ gloria a Dio! (Gv 9, 24). Che significa Daโ gloria a Dio? Nega quanto hai ricevuto. Questo perรฒ non รจ dare gloria a Dio, ma piuttosto bestemmiarlo. Daโ gloria a Dio! Noi sappiamo che questโuomo รจ peccatore. Rispose: Se รจ peccatore non lo so; so una cosa soltanto: che prima ero cieco e adesso ci vedo. Allora gli domandarono di nuovo: Che cosa ti ha fatto? In che modo ti aprรฌ gli occhi? (Gv 9, 24-26). Disgustato per lโostinazione dei Giudei, egli che era cieco e adesso ci vedeva, non riuscendo piรน a sopportare quei ciechi, rispose loro: Giร ve lโho detto e non mi avete ascoltato; che volete di nuovo sentire? Forse anche voi volete diventare discepoli suoi? (Gv 9, 27). Che significa anche voi, se non: io giร lo sono? Anche voi volete?; io vedo, ma non sono geloso da impedirvi di vedere.
- Lo ingiuriarono e gli dissero: Sii tu discepolo di costui (Gv 9, 28). Cada su noi una tale ingiuria, e sui nostri figli. Lโingiuria era nei loro sentimenti, non nelle loro parole. Noi siamo discepoli di Mosรจ; noi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; costui, invece, non sappiamo donde sia (Gv 9, 28-29). Se davvero sapeste che a Mosรจ ha parlato Dio, sapreste che per mezzo di Mosรจ รจ stato annunziato il Signore. Vi trovate infatti davanti al Signore che vi dice: Se credeste a Mosรจ, credereste anche a me; di me infatti egli ha scritto (Gv 5, 46). Vi gloriate di seguire il servitore e voltate le spalle al Signore? In realtร voi non seguite neppure il servitore, altrimenti egli vi condurrebbe al Signore.
- Rispose quellโuomo: Proprio questo รจ strano, che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi! Si sa che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno ha il timor di Dio e ne compie la volontร , Dio lโesaudisce (Gv 9, 30-31). Ha ricevuto soltanto lโunzione colui che parla. Dio infatti esaudisce anche i peccatori. Se Dio non esaudisse i peccatori, invano il pubblicano, con gli occhi a terra e battendosi il petto, avrebbe detto: Signore, sii propizio a me peccatore (Lc 18, 13). Questa confessione meritรฒ al pubblicano di essere giustificato, come al cieco di essere illuminato. Da che mondo รจ mondo, non si รจ mai udito che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se egli non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla (Gv 9, 32-33). Egli parla con libertร , con decisione, con veritร . Queste opere compiute dal Signore, da chi potrebbero essere compiute se non da Dio? E come avrebbero potuto, i discepoli, compiere tali cose se il Signore non fosse stato in essi?
- Gli risposero e dissero: Sei nato tutto intero nei peccati. Che significa tutto intero? Significa, con gli occhi chiusi. Ma chi apre gli occhi รจ lo stesso che salva tutta la persona, e colui che illumina il volto รจ lo stesso che concederร di stare alla sua destra nella risurrezione. Sei nato tutto intero nei peccati e vuoi insegnare a noi? E lo cacciarono fuori (Gv 9, 34). Lo hanno scelto come maestro, gli hanno rivolto tante domande per imparare, e adesso che lui insegna lo cacciano villanamente.
- Ma come ho giร detto, o fratelli, essi lo cacciano e il Signore lo accoglie; anzi รจ proprio in seguito alla sua espulsione dalla sinagoga che egli รจ diventato cristiano. Gesรน seppe che lโavevano cacciato fuori, e trovatolo gli disse: Credi nel Figlio di Dio? Adesso gli lava la faccia del cuore. Quegli rispose โ come se avesse ancora gli occhi spalmati -: E chi รจ, Signore, affinchรฉ io creda in lui? Gli disse Gesรน: Lโhai giร veduto, e chi parla con te, รจ lui. Cristo รจ stato inviato dal Padre e questo cieco si lava la faccia in Siloe, che significa lโInviato. Lavata finalmente la faccia del cuore e purificata la coscienza, riconoscendo cioรจ in lui non solo il figlio dellโuomo, che giร prima aveva accettato, ma ormai anche il Figlio di Dio che aveva preso carne, disse: Credo, Signore. Ma non contento di dire credo, esprime in modo piรน esplicito la sua fede: E gettandosi ai suoi piedi, lo adorรฒ (Gv 9, 35-38).
[Il giorno che divide la luce dalle tenebre.]
- E Gesรน disse. Ecco il giorno che distingue la luce dalle tenebre. Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio: perchรฉ vedano quelli che non vedono e quelli che vedono diventino ciechi (Gv 9, 39). Che vuol dire questo, o Signore? Presenti un problema profondo a noi che siamo giร affaticati; ma sostieni, ti preghiamo, le nostre forze affinchรฉ possiamo intendere le tue parole. Sei venuto affinchรฉ vedano quelli che non vedono; รจ giusto, perchรฉ tu sei la luce, perchรฉ tu sei il giorno, perchรฉ tu ci liberi dalle tenebre; questo ognuno lo accetta e ognuno lo comprende. Ma che significa ciรฒ che segue: e quelli che vedono diventino ciechi? Vuol dire forse che, a causa della tua venuta, diventeranno ciechi quelli che vedevano? Ascolta ciรฒ che segue e forse comprenderai.
- Colpiti sul vivo da queste parole del Signore: affinchรฉ quelli che vedono diventino ciechi, alcuni farisei gli dissero: Siamo forse ciechi anche noi? Hai sentito ora il motivo del loro turbamento. Disse loro Gesรน: Se foste ciechi non avreste peccato. Essendo la cecitร stessa un peccato, se foste ciechi, cioรจ se vi rendeste conto di essere ciechi, se ammetteste di esserlo, ricorrereste al medico; se foste ciechi in questo senso, non avreste peccato, perchรฉ io sono venuto a togliere il peccato; ma dal momento che dite: ci vediamo, il vostro peccato rimane (Gv 9, 40-41). Perchรฉ? Perchรฉ illudendovi che ci vedete, non cercate il medico e rimanete nella vostra cecitร . Questo รจ il senso di ciรฒ che prima non avevamo capito, quando il Signore aveva detto: Io sono venuto in questo mondo perchรฉ vedano quelli che non vedono. Che significa vedano quelli che non vedono? Significa che quanti riconoscono di non vedere e cercano il medico, vedranno. E che significa: e quelli che vedono diventino ciechi? Che quanti si illudono di vedere e non cercano il medico, rimangono nella loro cecitร . Questa discriminazione la chiama giudizio, dicendo: Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, un giudizio che distingua la causa dei credenti e di coloro che professano la loro fede dai superbi, da coloro che credono di vedere e che perciรฒ sono piรน gravemente accecati. Eโ cosรฌ che il peccatore, riconoscendo la sua colpa e cercando il medico, gli dice: Giudicami, o Dio, e distingui la mia causa da quella di gente empia (Sal 42, 1), cioรจ dalla causa di coloro che dicono ci vediamo, e il cui peccato rimane. Non si tratta, perรฒ, ancora di quel giudizio sul mondo, con cui alla fine giudicherร i vivi e i morti. In ordine a tale giudizio infatti aveva detto: Io non giudico nessuno (Gv 8, 15); perchรฉ prima รจ venuto non per giudicare il mondo, ma affinchรฉ il mondo sia salvo per mezzo di lui (Gv 3, 17).
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 marzo 2017 anche qui.
IV Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: Rosa
- 1 Sam 16, 1.4. 6-7. 10-13; Sal.22; Ef 5, 8-14; Gv 9, 1-41
Gv 9, 1-41
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: ยซRabbรฌ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ sia nato cieco?ยป. Rispose Gesรน: ยซNรฉ lui ha peccato nรฉ i suoi genitori, ma รจ perchรฉ in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finchรฉ รจ giorno; poi viene la notte, quando nessuno puรฒ agire. Finchรฉ io sono nel mondo, sono la luce del mondoยป.
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Detto questo, sputรฒ per terra, fece del fango con la saliva, spalmรฒ il fango sugli occhi del cieco e gli disse: ยซVaโ a lavarti nella piscina di Sรฌloeยป, che significa โInviatoโ. Quegli andรฒ, si lavรฒ e tornรฒ che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perchรฉ era un mendicante, dicevano: ยซNon รจ lui quello che stava seduto a chiedere lโelemosina?ยป. Alcuni dicevano: ยซร luiยป; altri dicevano: ยซNo, ma รจ uno che gli assomigliaยป. Ed egli diceva: ยซSono io!ยป. Allora gli domandarono: ยซIn che modo ti sono stati aperti gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซLโuomo che si chiama Gesรน ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: โVaโ a Sรฌloe e lร vati!โ. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vistaยป. Gli dissero: ยซDovโรจ costui?ยป. Rispose: ยซNon lo soยป.
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesรน aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: ยซMi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedoยป. Allora alcuni dei farisei dicevano: ยซQuestโuomo non viene da Dio, perchรฉ non osserva il sabatoยป. Altri invece dicevano: ยซCome puรฒ un peccatore compiere segni di questo genere?ยป. E cโera dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: ยซTu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?ยป. Egli rispose: ยซร un profeta!ยป. Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finchรฉ non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: ยซร questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?ยป. I genitori di lui risposero: ยซSappiamo che questo รจ nostro figlio e che รจ nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha lโetร , parlerร lui di sรฉยป. Questo dissero i suoi genitori, perchรฉ avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano giร stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: ยซHa lโetร : chiedetelo a lui!ยป.
Allora chiamarono di nuovo lโuomo che era stato cieco e gli dissero: ยซDaโ gloria a Dio! Noi sappiamo che questโuomo รจ un peccatoreยป. Quello rispose: ยซSe sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedoยป. Allora gli dissero: ยซChe cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?ยป. Rispose loro: ยซVe lโho giร detto e non avete ascoltato; perchรฉ volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?ยป. Lo insultarono e dissero: ยซSuo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosรจ! Noi sappiamo che a Mosรจ ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove siaยป. Rispose loro quellโuomo: ยซProprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontร , egli lo ascolta. Da che mondo รจ mondo, non si รจ mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nullaยป. Gli replicarono: ยซSei nato tutto nei peccati e insegni a noi?ยป. E lo cacciarono fuori.
Gesรน seppe che lโavevano cacciato fuori; quando lo trovรฒ, gli disse: ยซTu, credi nel Figlio dellโuomo?ยป. Egli rispose: ยซE chi รจ, Signore, perchรฉ io creda in lui?ยป. Gli disse Gesรน: ยซLo hai visto: รจ colui che parla con teยป. Ed egli disse: ยซCredo, Signore!ยป. E si prostrรฒ dinanzi a lui. Gesรน allora disse: ยซร per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perchรฉ coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechiยป. Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: ยซSiamo ciechi anche noi?ยป. Gesรน rispose loro: ยซSe foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: โNoi vediamoโ, il vostro peccato rimaneยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 26 Marzo โ 01 Aprile 2017
- Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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