Chi lo ama…ascolta la sua parola
Ascoltiamo, anche in questa VI domenica di Pasqua, un passo del discorso dell’Ultima Cena dal Vangelo secondo Giovanni.
- Gesù invita ad ascoltare, custodire e vivere la sua Parola. Dicendo:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola», sottolinea il rapporto molto stretto tra la Parola e l’amore, mentre con il verbo al futuro, e non all’imperativo, esprime il rispetto di Dio per la libertà di ogni creatura umana. - Il Maestro, però, sa che la nostra capacità di accogliere la sua Parola è limitata e per questo aggiunge: «Lo Spirito Santo… vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». I discepoli di ogni tempo avranno nello Spirito consolatore, inviato dal Padre, l’aiuto necessario per ricordare tutto ciò che Gesù ha detto e fatto. Insegnare e ricordare sono anche le due funzioni fondamentali del nostro essere Chiesa.
- Gesù offre, poi, il dono della pace che, nel contesto biblico, indica pienezza di vita, libertà e amore, così come integrità di rapporto con Dio, con gli altri e con se stessi, e non tanto solo assenza di guerra. La pace donata, e non semplicemente augurata da Gesù, scaturisce dal suo amore per noi.
ImpegniAMOci a vivere la parola di Gesù nelle scelte quotidiane.
Approfondiamo una parola del Vangelo
Paràclito (o paraclèto)
Termine greco che significa chiamato presso, invocato, consolatore. Giovanni lo utilizza nel Vangelo per riferirsi allo Spirito Santo (cfr. Gv 14,16.26; 15,26; 16,7), mentre lo usa nella prima Lettera (1Gv 2,1) anche per riferirsi a Gesù.
Preghiera
Signore Gesù,
tu ci inviti
ad ascoltare,
custodire e vivere
la tua Parola;
donaci sempre lo
Spirito consolatore
che ci ricordi
il tuo insegnamento
e ci aiuti
ad accoglierlo
con amore.
Signore Gesù,
fa’ che il dono
della tua pace
ci aiuti a vivere
nell’amore
il nostro rapporto
con Dio Padre,
con gli altri
e con noi stessi.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
Rivista di MAGGIO 2019 8