Se Giovanni il Battista viene โconsegnatoโ ( come dice il verbo greco nellโoriginale dellโevangelista Matteo!) dagli uomini alla โgiustiziaโ del re corrotto Erode, non vuole affatto dire che รจ la fine della predicazione di Giovanni ma siamo giunti โal fineโ della sua testimonianza, che anticipa, anche nella โconsegnaโ, il percorso del Cristo. Con la consegna di Giovanni e lโinizio della predicazione di Gesรน si entra nel vivo della questione โsalvezzaโ, nel cuore del progetto di Dio in Cristo che entra, per cosรฌ dire, nella sua fase operativa.
Lโannuncio del Regno assume una forma, uno stile, viene fissato nei suoi punti essenziali che diventeranno quelli del vangelo, della lieta novella da annunciare sino alla fine dei tempi. Questa โplasmazioneโ che piaccia o no รจ Gesรน stesso a farla, con la sua vita, i suoi gesti, i suoi cammini, le sue parole, da questo punto in poi tutto diventa โesemplareโ, uno stile unico dal quale non si potrร piรน scendere o non fare riferimento.
La prima cosa evidente รจ questa โfuga-ritiroโ in Galilea di Gesรน: personalmente non sono dโaccordo con lโimmagine della fuga, concordo piรน con la scelta volontaria e consapevole di Gesรน di andare in quei luoghi precisi, che sono poi luoghi di confine in tutti i sensi: la Galilea dei tempi di Gesรน viveva la contaminazione della fede nellโunico Dio attraverso il confronto continuo con i popoli che lรฌ erano di passaggio; lo scenario del lago stesso ci racconta di un territorio โdivisoโ fra popoli, ebrei nella sponda occidentale, pagani nella sponda orientale (lโindemoniato di Gerasa), in quei luoghi ci si andava consapevoli di essere fuori da ogni centro sociale importante. In quei luoghi ci si ritrovava anche perchรฉ โdi passaggioโ percorrendo strade โ come quella della โVia Marisโ- che congiungevano persone, carovane e merci, da nord a sud, da est ad ovest, dove i potenti di turno, i romani, presidiavano e difendevano le dogane per i dazi e balzelli. Poi, in luoghi di confine e passaggio, dove si commercia e si fanno affari con rappresentati di tutti i popoli, la prostituzione ed i luoghi di piacere in genere erano inevitabili, come inevitabile era la presenza di oscuri e loschi personaggi che in luoghi del genere trovavano il loro habitat naturale.
La Galilea era mal frequentata da chi si preoccupava della โpurezzaโ della fede e del culto e, per questo, preferiva di gran lunga gli ambienti del Tempio e delle sinagoghe di Gerusalemme.
Allo stesso tempo vivere in luoghi di confine, come quelli della Galilea, era la soluzione giusta per chi doveva nascondersi โdalla leggeโ o passare inosservato: la Galilea รจ anche la regione che vede nascere movimenti estremisti e rivoluzionari contro il potere giudaico e contro i romani, come quello degli zeloti fondato da Giuda di Ezechia o il Galileo o Giuda di Gamala. Poveri, disperati o semplicemente chi sbarcava il lunario, erano poi il sottobosco che girava intorno alle attivitร di quei luoghi, sempre in cerca di qualche facile affare.
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Insomma, Gesรน sceglie il โconfineโ, geografico ed umano, per annunciare il Vangelo e questo non puรฒ essere ne un caso ne una cosa trascurabile: lโannuncio del Vangelo chiede, in qualche maniera, un confine dal quale essere annunciato, lโannuncio del Vangelo si incarna nei luoghi della periferia geografica ed umana, risuona lร dove gli uomini sono fuori da ogni centro e suona bene!
Il Vangelo suona bene e viene accolto specialmente da chi, come SimonPietro, Andrea, Giacomo e Giovanni in quel confine svolgevano la loro vita, su quel lago gettavano le loro reti solo per prendere pesci, senza pretese di grandezza e senza grandi aspettative fuori da quelle di vivere la loro vita realizzando, nonostante le difficoltร , la loro umanitร .
In quella periferia geografica da dove il Signore decide di lanciare il Vangelo succedono cose meravigliose. Con quella โperiferia umanaโ con cui Gesรน decide di cominciare la storia della sua Chiesa, comincia la parte piรน bella dellโavventura che Dio vuole vivere con lโumanitร .
Dal giorno che Gesรน scelse di โritirarsiโ in Galilea non รจ piรน esistito un vero e proprio luogo di periferia, abbandonato da Dio e dagli uomini, non esisterร piรน un luogo maledetto da Dio ma solo luoghi dimenticati da quegli uomini che ancora si illudono di poter rinchiudere il potere o Anche Dio stesso in luoghi costruiti da loro.
Dal giorno in cui Gesรน sceglie i suoi dalle rive di un lago, le reti non serviranno piรน solo a pescare dei pesci, ma saranno il simbolo di quel Regno di Dio da cui tutti gli uomini sperano di essere โcatturatiโ. Da quella regione di confine chiamata Galilea, Galilea delle genti, รจ stato chiaro e sarร sempre piรน chiaro che lโemarginazione umana non รจ un limite che riguarda lโazione e la presenza di Dio, ma solo la povertร degli uomini che, incapaci di ascoltare la voce del Vangelo, si illudono possano essere i luoghi, i muri, i mari a decidere la dignitร ed il valore umano.
Ma cโรจ da chiedersi seriamente: da un Dio che sceglie di incarnarsi in un bambino piccolo ed indifeso, in una cittร (Nazareth) nemmeno mai citata dalla storia e dalla Bibbia, che sceglie di vivere lรฌ nel nascondimento la maggior parte della sua vita, che percorre vie e sentieri di tutte le periferie dellโuomo senza paura di incontrare, sollevare e guarire, che morirร come un malfattore, fuori del confine delle mura della Cittร Santa e, sempre fuori da quelle mura, realizzerร il piano di Dio di salvare gli uomini nella Resurrezione, da un Dio cosรฌ umile e โperifericoโ, potevamo aspettarci un altro Vangelo? E da parte nostra dobbiamo domandarci se questo รจ il Vangelo che vogliamo ascoltare, leggere e mettere in pratica, e sul quale siamo disposti a scommettere la nostra vita, poichรฉ, penso veramente, che se รจ un altro il Vangelo che aspettiamo ci venga a consolare e darci speranza, senza scomodarci dalle nostre โcentraliโ sicurezze, forse non รจ Gesรน che vogliamo veramente seguire, forse non รจ il Dio di Gesรน Cristo dal quale aspettiamo la salvezza!
Parrocchia San Michele Arcangelo