Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Bertiย
Provvidenza liberante
Certe coincidenze tra Vangelo e vita, sembrano essere scritte da qualche comico che con ironia vuol far sorridere e riflettere.
Nella pagina di Vangelo di questa domenica che precede lโinizio della Quaresima, Gesรน dice ai suoi discepoli: โNon preoccupatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose vanno in cerca i paganiโ. E mentre noi ascoltiamo a messa queste parole a Milano รจ in pieno svolgimento la settimana della moda e ovunque รจ carnevale. E la domanda โcosa indosseremoโ, sia sulla passerella o in una festa, รจ la domanda che piรน o meno assilla molti. Anche io ieri prima della festa di carnevale dei bambini in parrocchia ero assillato dalla domanda โcosa mettoโ?
Questa ironica coincidenza mi ha fatto riflettere su cosa davvero Gesรน vuol dire ai suoi discepoli di allora, e ovviamente mi sono chiesto se queste parole cosรฌ provocatorie sono ancora oggi efficaci e attuabili per me e per tutti.
Oggi non solo ci affanniamo su cosa mettere a carnevale, o magari su cosa indossare per uscire di casa. Lโaffanno e la preoccupazione รจ ben piรน generalizzata da una crisi economica che non sembra mai finita.
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Prendere alla lettera le parole di Gesรน che invita a non preoccuparsi del cibo e dei vestiti ma a guardare i fiori e gli uccelli e a fidarsi di Dio, sembra davvero un discorso fuori dalla realtร e a tratti irritante.
Eppure questo invito accorato del Maestro a fidarsi della Provvidenza di Dio non รจ per nulla campato per aria. Ci sono uomini e donne che lo hanno preso sul serio e ne hanno fatto un programma di vita.
Nella nostra Diocesi di Verona รจ ancora viva la memoria di un prete, vissuto nella prima metร del XX secolo, don Giovanni Calabria, che su questo brano di Vangelo ha fondato la sua vita e quella della famiglia religiosa a lui legata. Don Calabria ha voluto legare alla Provvidenza tutta la sua opera, pensando che รจ proprio nella fiducia in Dio che provvede si puรฒ costruire un mondo nuovo e una Chiesa nuova. Cercare prima di tutto il Regno di Dio, รจ il motto che da questo Vangelo don Giovanni Calabria prende la linea guida della sua azione.
Gesรน quando propone questo ai suoi discepoli, lo fa non per renderli piรน poveri ma piรน liberi.
Se lโaffanno delle cose materiali toglie ossigeno alle relazioni con Dio e con i fratelli, allora meglio liberarsi da questo legame e cercare davvero quello che ci fa felici dentro e non solo fuori di noi.
Eโ quindi la libertร quella che sta a cuore di Gesรน, una libertร che toglie lโuomo dal peso delle preoccupazioni materiali che lo portano molto rapidamente a scontrarsi con il prossimo, a sentirlo come nemico dei propri beni e quindi da eliminare.
Cercare il Regno di Dio e la sua giustizia รจ una scelta di libertร , ed รจ credere che la nostra ricchezza non รจ in quello che abbiamo nelle mani o in tasca, non รจ in quello che ci copre o in quello che sta nello stomaco, ma la nostra ricchezza sta nellโamore di Dio e del prossimo.
Okkey, mi accorgo che mentre scrivo e dico queste cose sono a forte rischio di ipocrisia e nello stesso tempo di fantasie fuori dalla storia.
Eppure non voglio smettere di credere che la Provvidenza รจ la strada che alla fine rende il mondo un luogo dove cโรจ spazio e beni per tutti. E so che lโegoismo dellโaccumulo di pochi รจ la vera causa della povertร che nel mondo genera divisioni, guerre e le conseguenti migrazioni.
Le parole di Gesรน sono quindi una provocazione da non lasciar cadere troppo in fretta, e da ascoltare anche se puรฒ farci male e mettere in crisi.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 26 Febbraio 2017 anche qui.
VIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: verde
- Is 49,14-15; Sal.61; 1Cor 4,1-5; Mt 6, 24-34
Mt 6,24-34
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNessuno puรฒ servire due padroni, perchรฉ o odierร l’uno e amerร l’altro, oppure si affezionerร all’uno e disprezzerร l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciรฒ io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, nรฉ per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse piรน del cibo e il corpo piรน del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non sรฉminano e non mietono, nรฉ raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse piรน di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, puรฒ allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perchรฉ vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste cosรฌ l’erba del campo, che oggi c’รจ e domani si getta nel forno, non farร molto di piรน per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perchรฉ il domani si preoccuperร di se stesso. A ciascun giorno basta la sua penaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 26 Febbraio – 04 Marzo 2017
- Tempo Ordinario VIII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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