Commento al Vangelo del 26 dicembre 2017 – don Mauro Leonardi

La testimonianza dei martiri non è tanto nel donare la vita per la fede, ma soprattutto in quel non preoccuparsi delle parole da dire o di come dirlo che confida tutto nell’azione dello Spirito del Padre che opera in ciascun essere umano.

Poesia

Ci sono giorni.
Nei quali le virtù portano morte.
Avere fede.
Aver creduto.
Aver amato.
Aver testimoniato.
Sarà una colpa.
Sarà una condanna.
Ci sono luoghi.
Che erano nati per la giustizia.
Che erano casa per la preghiera.
E saranno patibolo.
E saranno luogo di tortura.
Solo per averti conosciuto.
Solo per averti amato.
Ci sono legami di sangue.
Legami di carne.
Legami di amicizia.
Nati per dare la vita.
Nati per fare bella la vita.
Che saranno recisi.
Legami che diventeranno cappio.
E non ci saranno parole.
E sembrerà non finire mai.
Ma le parole verranno.
Ma la fine verrà.
E saremo di Dio.
Per sempre.

Sei mio padre.
Perché lo hai fatto?
Sei mio fratello.
Perché non mi hai protetto?
Sei mio figlio.
Di che mi accusi?
Dove mi trascinate?
Perché mi fai male?
Cosa vuoi che dica?
Non posso dire quello che vuoi.
Non ho risposte pronte.
Non risposte giuste.
Ho solo lui.
Lui da vivere.
Lui da dire.
E arriverà.
E parlerà.
Quando sarà il momento.
Aprirò la bocca.
E ci sarà lui.
E non sarò mai sola.
E non sono mai sola.

Sei il mio prossimo.
Ma non è tempo di soccorrerti.
Sei armato.
Siete in tanti.
È tempo di evitarti.
È tempo di arresti.
È tempo di botte.
È tempo di accuse.
È tempo di morte.

Sei padre, fratello, figlio, amico.
Ma il sangue scorre tra di noi e non ci unisce più.
Ma le parole accusano, tradiscono e non pregano più.
Meglio tacere.
Meglio lasciare che sia solo tu a parlare.
Aprimi la bocca, amore mio.
Fatti parola in me.
Scaccia l’odio dalle loro mani.
Portami alla fine di questi giorni.
Accompagnami.
Salvami.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 10, 17-22
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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