โVidete โฆ quomodo audiatisโ: โFate attenzione โฆ a come ascoltateโ (Lc 8,18). โVideteโ, cioรจ โguardate, aprite gli occhiโ, e dunque โfate attenzioneโ! ร significativo questo accostamento tra il vedere e lโascoltare: cโรจ la necessitร di โvedereโ, cโรจ unโoperazione di discernimento da fare di fronte allโascolto. Un duplice discernimento.
Discernere cosa ascoltare, ci ricorda il Vangelo secondo Marco (4,24). Quante parole, quanti messaggi ci giungono (ci invadono?) ogni giornoโฆ ร necessario dunque operare un vaglio, far emergere un primato. Sรฌ, si tratta di โvedereโ, di discernere tra le parole che trasmettono vita, le โparole di vita eternaโ (Gv 6,68), e quelle invece che sono brusรฌo, chiacchiericcio, pettegolezzo, parole che danno unโillusione di pienezza e in realtร sono soltanto un riempitivo che stordisce.
Discernere come ascoltare, ci ammonisce il testo di oggi. Ecco lโaltro aspetto, complementare al primo: รจ altrettanto decisivo il modo in cui si ascolta, il modo in cui si accoglie la Parola.
Il โcomeโ, fa riferimento anzitutto ai diversi tipi di terreno descritti nella parabola del seminatore che precede il testo odierno; rinvia ciascuno di noi alla qualitร del terreno che appresta alla Parola: profonditร e perseveranza, oppure superficialitร , incostanza, cuore infestato dai rovi?
Ma si potrebbero individuare anche altri โcomeโ, che rischiano di vanificare in noi le energie della Parola, e riguardano in particolare chi ha dimestichezza con la Scrittura, chi โ come noi monaci โ ne ha una frequentazione quotidiana. Solo qualche esempio:
- Pubblicitร -
โ la routine: unโabitudinarietร che spegne la meraviglia, lo stupore dinanzi alla Parola, e tutto allora finisce per diventare scontato, stanca iterazione;
โ lโapproccio intellettualistico: una ricerca lodevole in sรฉ, ma che rischia di ridurre lโassiduitร con la Parola, con la Scrittura, a mero esercizio accademico (magari anche a goduria intellettuale), che perรฒ non tocca la vita e soprattutto non fa incontrare nella Parola colui che parla;
โ lโascolto strumentale: รจ quando ascoltiamo e approfondiamo sรฌ la Parola, ma essenzialmente per dirla agli altri, non per lasciarci interpellare, e spesso anche ferire, da essa.
โVideteโโ ci mette in guardia il vangelo โ, โFate attenzione โฆ perchรฉ a chi ha, sarร dato, ma a chi non ha, sarร tolto anche ciรฒ che crede di avereโ. Non si tratta di un premio elargito ad alcuni e di un castigo riservato ad altri, ma di una semplice veritร : meglio si ascolta, piรน si riceve! Piรน si accresce, cioรจ, la relazione di conoscenza e di amore con il Signore.
La Parola, accolta nel nascondimento di un โcuore bello e buonoโ (Lc 8,15), diventa lampada che illumina, anzi trasforma lโascoltatore stesso in un essere luminoso. Dice magnificamente lโapostolo Paolo: โRisplendete come astri nel mondo, tenendovi saldamente alla parola di vitaโ (Fil 2,15-16).
Fratel Valerio della comunitร monastica di Bose
Leggi il brano del Vangelo
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซNessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perchรฉ chi entra veda la luce.
Non cโรจ nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perchรฉ a chi ha, sarร dato, ma a chi non ha, sarร tolto anche ciรฒ che crede di avereยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui