Commento al Vangelo del 25 ottobre 2015 โ€“ mons. Vincenzo Paglia

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19514745932_eaeae50df7_o[ads2]Il Vangelo secondo Marco, che ci ha accompagnato nelle domeniche di questo anno, ci fa incontrare oggi il Signore nella sua ultima tappa prima di entrare in Gerusalemme. Abbiamo visto lungo il cammino il clima nuovo, quasi di festa, che Gesรน creava tra la gente delle cittร  e dei villaggi ove passava. In tanti accorrevano a lui, soprattutto i deboli, i poveri, i lebbrosi, i malati. Tutti desideravano avvicinarlo, toccarlo, parlargli: volevano da lui pace e felicitร . Gesรน li accoglieva tutti e instaurava un clima di fiducia e di speranza. Anche i piรน lontani e i piรน disprezzati potevano avvicinarsi a lui e invocare guarigione e salvezza. Anzi, con il suo comportamento di fatto li esortava a rivolgersi a lui con fede. La richiesta fatta con fede era lโ€™unica cosa che Gesรน pretendeva da chi lo avvicinava. Il motivo era profondo: la preghiera fatta con fede apre sempre il cuore ad un modo diverso di vivere. La si apprende perรฒ solo quando si รจ poveri o ci si accorge di essere tali.

Lo aveva capito Bartimeo che mendicava alla porta di Gerico. Come tutti i ciechi, anche lui รจ rivestito di debolezza. In quel tempo ai ciechi non restava altro che mendicare, aggiungendo cosรฌ alla cecitร  la dipendenza totale dagli altri. Nei Vangeli sono lโ€™immagine della povertร  e della debolezza. Bartimeo, come Lazzaro, come tanti altri poveri, vicini e lontani da noi, giace alle porte della vita in attesa di qualche conforto. Eppure questo cieco diviene esempio per ognuno di noi, esempio del credente che chiede e che prega. Attorno a lui tutto รจ buio. Non vede chi passa, non riconosce chi gli sta vicino, non distingue nรฉ i volti nรฉ gli atteggiamenti. Quel giorno perรฒ accadde qualcosa di diverso. Sentรฌ il rumore della folla che si avvicinava e, nel buio della sua vita e delle sue percezioni, intuรฌ una presenza. Aveva โ€œsentito che cโ€™era Gesรนโ€, nota lโ€™evangelista. Ebbe la sensazione che quel giovane profeta non era come tanti altri uomini che gli erano passati vicino sino a quel momento. Quanti ne aveva sentiti passare in anni e anni di mendicitร ! A quanti aveva teso la mano, a quanti aveva chiesto aiuto, quanti aveva sentito passare vicini e poi allontanarsi! รˆ lโ€™esperienza del non vedere, ma รจ anche lโ€™esperienza dellโ€™elemosina, dellโ€™incontro di un attimo e poi di tutta la distanza che viene posta tra chi รจ ricco e chi mendica, tra chi vede e chi รจ cieco.

Bartimeo รจ un uomo costretto a chiedere per lโ€™assenza di ogni altra risorsa. รˆ un mendicante e non puรฒ fare altro che chiedere. Alla notizia di quel passaggio comincia a gridare: โ€œFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!โ€. รˆ una invocazione molto povera. Non รจ un parlare abile, come quello dellโ€™uomo ricco che osservava i comandamenti sin dalla sua giovinezza e che si rivolse a Gesรน chiamandolo โ€œbuonoโ€. Qui lโ€™invocazione รจ semplice e assieme drammatica. Quel cieco non ha nullโ€™altro che lโ€™urlo. รˆ lโ€™unico modo che possiede per superare il buio e la distanza che non riesce a misurare. Quel grido perรฒ non piacque alla folla, tanto che tutti, โ€œsgarbatamenteโ€, sottolinea lโ€™evangelista, cercavano di farlo tacere. Era un urlo sconveniente, un grido scomposto e comunque esagerato, come spesso accade ai poveri. Rischiava di disturbare anche quel felice incontro tra Gesรน e la folla della cittร . In tutta la sua presunta ragionevolezza quella logica era spietata. Non solo lo sgridavano, volevano proprio farlo tacere. Quel cieco non aveva nulla a che fare con la vita di quella cittร . Gli era permesso mendicare, ma purchรฉ non sconvolgesse i ritmi ordinari e abituali della cittร . Per quella folla composta di uomini che credevano di essere sani e di non dover nulla a nessuno era facile incutere timore e terrore a un povero mendicante che dipendeva in tutto da loro.

La presenza di Gesรน fece superare a quellโ€™uomo ogni timore. Bartimeo sentรฌ che la sua vita poteva cambiare totalmente da quellโ€™incontro e con voce ancora piรน forte gridรฒ ancora: โ€œFiglio di Davide, abbi pietร  di me!โ€. รˆ la preghiera dei piccoli, dei poveri che giorno e notte, senza sosta perchรฉ continuo รจ il loro bisogno, si rivolgono al Signore. รˆ lโ€™invocazione dei deboli che hanno ricevuto la notizia del suo passaggio e ripongono in lui la loro speranza. Gesรน non รจ sordo al grido dei deboli. Udito quellโ€™urlo di aiuto, si fermรฒ. รˆ come il buon samaritano che non passa oltre come fecero invece il sacerdote e il levita, e come la folla vorrebbe che Gesรน facesse. Al contrario, Gesรน si fermรฒ e rispose allโ€™urlo di Bartimeo. La risposta inizia con una chiamata: โ€œGesรน si fermรฒ e disse: Chiamatelo! Chiamarono il cieco, dicendogli: Coraggio! Alzati, ti chiama!โ€. รˆ sempre il Signore che chiama, ma si serve di altri uomini, della loro parola. Essi si avvicinano a noi e ci incoraggiano ad incontrare Gesรน, anzi ci portano a lui. Lโ€™incontro poi con il Signore รจ sempre personale, richiede un colloquio diretto, familiare, come quello di un figlio che si rivolge fiducioso al padre.

Bartimeo, appena sentรฌ che Gesรน voleva vederlo, gettรฒ via il mantello e corse verso di lui. Gettรฒ via quel mantello che da anni lo copriva. Era forse lโ€™unico riparo contro il freddo agghiacciante degli inverni e soprattutto dei cuori induriti della folla. Non serviva piรน coprire la sua povertร , non aveva piรน bisogno di quel riparo, perchรฉ aveva sentito che il Signore lo chiamava. Balzรฒ in piedi e andรฒ di corsa da Gesรน. Correva anche se non vedeva. In veritร  โ€œvedevaโ€ molto piรน profondamente di tutta quella folla. Sentรฌ la voce di Gesรน e andรฒ verso quella voce. Era solo una voce, ma era lโ€™unica che finalmente lo chiamava per accoglierlo. Era diversa dal mormorio e dalle parole grossolane della folla che voleva farlo tacere. Quella voce, quella parola, era per lui un nuovo punto di riferimento, a tal punto saldo da permettergli di correre, mentre era ancora cieco, senza alcun sostegno. Bartimeo seguรฌ quella voce e incontrรฒ il Signore. Cosรฌ accade per chiunque ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica. Lโ€™ascolto della Parola di Dio non conduce verso il vuoto, non porta verso un punto dโ€™approdo psicologico. Lโ€™ascolto conduce allโ€™incontro personale con il Signore. Cosรฌ avviene per Bartimeo. รˆ Gesรน che inizia a parlare, quasi a prolungare la chiamata che gli aveva fatto. รˆ davvero diverso da tutti coloro che sino ad allora aveva incontrato.

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[ads2] Gesรน non getta nelle sue mani qualche spicciolo, pur necessario, per poi andare via. No, si ferma, gli parla, mostra interesse per lui e per la sua condizione e gli chiede: โ€œChe cosa vuoi che io faccia per te?โ€. Bartimeo, senza frapporre tempo e parole inutili, cosรฌ come prima aveva pregato con semplicitร , gli dice: โ€œRabbunรฌ, che io veda di nuovo!โ€. Bartimeo ha riconosciuto la luce pur senza vederla. Per questo ha riavuto subito la vista. โ€œVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoโ€, gli dice Gesรน.

mons. Vincenzo Paglia

XXX Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno B

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesรน partiva da Gรจrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timรจo, Bartimรจo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป.
Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป.
Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน.
Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. E Gesรน gli disse: ยซVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 โ€“ 31 ottobre 2015
  • Tempo Ordinario XXX, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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