Gesรน anti-re
La scena del processo descritta dallโevangelista Giovanni รจ degna del miglior scrittore di bestseller o del miglior sceneggiatore di Hollywood per quanto riguarda il ribaltamento dei ruoli e la fine ironia spiazzante.
Come in certe storie scritte o riportate sugli schermi, chi appare non รจ quel che sembra e i ruoli dei personaggi sono invertiti per provocare chi assiste alla storia e lanciare un messaggio che va oltre quel che rappresenta.
Il giudice, Pilato, che dovrebbe porre le domande al condannato, viene giudicato dallo stesso Gesรน, che rovescia le domande di Pilato mostrando la falsitร del suo giudice e puntando a smascherare chi veramente mente e chi dice la veritร .
Pilato pone la domanda a Gesรน โsei tu il re dei giudeiโ mostrando che quel che lui dice non viene da una conoscenza diretta ma per sentito dire, e che in fondo non ci crede. La vera domanda che Pilato non ha subito il coraggio di fare viene dopo: โche cosa hai fatto?โ, ed รจ questa la domanda alla quale Gesรน vuole rispondere. ร quindi lโinterrogato a dirigere lโinterrogatorio, perchรฉ la risposta che viene data รจ universale, per noi e non solo per il piccolo giudice di Gerusalemme.
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Gesรน proprio nel momento in cui รจ umanamente messo in un angolo e sulla soglia della condanna (che รจ giร scritta nel pregiudizio dei suoi nemici e nella paura di Pilato) inizia a mostrare il suo vero volto, quale tipo di re รจ, e qual รจ il suo regno. Se davanti a lui ci sono i segni del potere politico di Pilato che rimandano ad un potere piรน alto che รจ quello dellโimperatore romano, Gesรน mostra i segni del suo modo di essere re, che sono proprio di un โaltro mondoโ.
Gesรน รจ re in mezzo agli uomini per svelare che nella realtร umana convivono due mondi paralleli ma in conflitto. Quando dice โil mio regno non รจ di questo mondoโ non rimanda a una realtร fuori dalla terra, in un futuro fuori dal tempo e dalla nostra esperienza. Se fosse cosรฌ sarebbe il segno che siamo condannati a vivere nel mondo dei nemici religiosi di Gesรน, quei farisei, scribi e capi del popolo che rappresentano un modo di vivere la religione superficiale, falso, chiuso a Dio. Se fosse vero che Gesรน รจ re di un regno fuori dalla storia, vorrebbe dire che fin che siamo vivi siamo condannati tutti a vivere nel mondo di Pilato, dove la realtร politica รจ fatta solo di corruzione, dove la societร รจ solo egoismo e violenza. Ma il regno di cui Gesรน รจ re รจ di un altro mondo rispetto a quello dei capi religiosi e quello di Pilato, ma non fuori dalla nostra portata. ร questa la Veritร che Gesรน proprio sulla croce รจ venuto a dire in modo definitivo dopo essersi incarnato, dopo aver percorso le strade gli uomini, dopo aver predicato a tutti, dopo aver toccato e guarito o malati, dopo aver accolto i peccatori, dopo aver radunato la sua piccola comunitร di discepoli e discepole. La Veritร รจ che lโamore di Dio, anzi Dio stesso che รจ Amore, รจ possibile sperimentarlo qui ora dove siamo e viviamo, il Regno di Dio non รจ invisibile e assente in mezzo agli uomini. Anche se spesso la religione e il potere politico e sociale mostrano un mondo di negativitร che รจ contro lโuomo, il mondo di Dio รจ qui in mezzo a noi.
Mentre i segni del potere regale nel mondo sono i soldi e la forza, i segni del mondo di Dio sono proprio lโamore, il servizio, la debolezza del dono, la capacitร di accogliere anche rischiandoโฆ proprio come ha mostrato Gesรน. Questa รจ quella Veritร che spiazza Pilato che alla fine non riesce a capire cosa dice Gesรน rimanendo con lโinterrogativo โE che cosa รจ la veritร ?โ.
Partecipando al dialogo dellโinterrogatorio di Pilato a Gesรน in questo processo prima della condanna (molto piรน lungo nei capitoli 18 e 19) anche noi siamo chiamati a prendere posizione e a non rimanere spettatori passivi e quindi alla fine complici di chi condanna Gesรน.
Le parole di Gesรน ci obbligano a prendere una decisione ed a entrare in scena, o contro di lui o con lui, scegliendo alla fine dove stare: nel mondo dei Giudei e di Pilato oppure nel mondo di dove Gesรน regna, come re, anzi come vero e proprio anti-re.
Fonte โ il blog di don Giovanni Berti
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
NOSTRO SIGNORE GESร CRISTO RE DELLโUNIVERSO โ Solennitร
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 25 Novembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Dn 7, 13-14; Sal.92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37
Tu lo dici: io sono re.
Gv 18, 33-37
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pilato disse a Gesรน: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป. Pilato disse: ยซSono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?ยป.
Rispose Gesรน: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป.
Allora Pilato gli disse: ยซDunque tu sei re?ยป. Rispose Gesรน: ยซTu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 25 Novembre โ 01 Dicembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIV
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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