Commento al Vangelo del 25 marzo 2012 โ€“ don Mauro Pozzi

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

MORIRE PER RISORGERE

La storia dellโ€™umanitร  e del popolo ebraico รจ un pendolo che oscilla tra lโ€™unione con Dio e lโ€™allontanamento da lui. Gli ebrei, gli eletti, hanno subito tra le tante prove, lโ€™esilio allโ€™epoca di Geremia. Il profeta annuncia perรฒ un tempo di riconciliazione in cui sarร  costituita unโ€™alleanza nuova ed eterna, come quella sancita con Noรจ. Lโ€™iniziativa di questo patto viene da Dio che scriverร  la legge nel cuore degli uomini. รˆ quello di cui parlerร  San Paolo dicendo che lo Spirito abita nellโ€™intimo dei credenti come un maestro interiore. Gesรน offre se stesso come vittima di espiazione e apre la porta del Regno non solo agli ebrei ma a tutta lโ€™umanitร , attuando la promessa che Dio fece ad Abramo, il cui nome appunto significa padre dei popoli. I greci che nel vangelo vogliono incontrare il Maestro, rappresentano i pagani che bussano alla porta del Regno, ma non potranno essere accolti se non dopo la resurrezione del Cristo. Questo รจ il senso dellโ€™immagine del seme che non puรฒ dare frutto se prima non muore. Il sacrificio di un solo chicco genera una intera spiga. Gesรน รจ il nostro modello, come da lui germoglia lโ€™umanitร  nuova, cosรฌ anche noi dobbiamo dare la vita per produrre frutto. Egli usa un linguaggio molto diretto, che non lascia spazio al compromesso: per meritare lโ€™eternitร  bisogna odiare la propria vita. Non รจ un invito al suicidio o allo spreco, ma a non considerare lโ€™esistenza terrena come lโ€™unico nostro orizzonte. Il vero amore conosce necessariamente il sacrificio. Non si puรฒ generare senza dolore, nรฉ si puรฒ far crescere e nutrire i propri figli senza condividere con loro il proprio pane e il proprio tempo. Gesรน stesso, guardando la passione che lo aspetta, รจ turbato, la sua umanitร , come la nostra, teme il dolore e la morte, ma รจ determinato a realizzare la sua missione di Salvatore. La glorificazione del Padre si manifesta nel sacrificio del Figlio. Anche noi possiamo essere partecipi di questa gloria generando. Infatti la feconditร  รจ il fine del vero amore. Il chicco che non dona se stesso rimane da solo, dallโ€™egoismo non si miete nulla. La morte e la resurrezione fanno del Cristo lโ€™origine della nuova umanitร , che non conosce confini di razza e di nazionalitร . In questo si compie il giudizio del mondo. Lโ€™amore di Gesรน รจ come una pietra che si pone sul cammino: o la si usa per salire o ci si schianta contro. Il crocifisso, innalzato da terra, attira a sรฉ coloro che lo guardano e provano ad imitare il suo esempio. Il cristianesimo รจ una scelta dโ€™amore, non semplicemente una consuetudine. รˆ piรน di una religione, รจ una vita da vivere e far vivere.

Link al video

Gv 12, 20-33 In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโ€™erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. Gesรน rispose loro: ยซรˆ venuta lโ€™ora che il Figlio dellโ€™uomo sia glorificato. In veritร , in veritร  io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverร  per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, lร  sarร  anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerร . Adesso lโ€™anima mia รจ turbata; che cosa dirรฒ? Padre, salvami da questโ€™ora? Ma proprio per questo sono giunto a questโ€™ora! Padre, glorifica il tuo nomeยป. Venne allora una voce dal cielo: ยซLโ€™ho glorificato e lo glorificherรฒ ancora!ยป. La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: ยซUn angelo gli ha parlatoยป. Disse Gesรน: ยซQuesta voce non รจ venuta per me, ma per voi. Ora รจ il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarร  gettato fuori. E io, quando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a meยป. Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire

Altri Articoli
Related

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 10 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

don Domenico Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 10 Maggio 2025

Habemus Papam! รˆ ancora viva lโ€™emozione di quellโ€™annuncio che...

fra Stefano M. Bordignon โ€“ Commento al Vangelo del 10 Maggio 2025

ยซSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita...

don Paolo Scquizzato โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

ยซTuffarci in fondo allโ€™abisso,sia Inferno o Cielo, che importa?Per...