Commento al Vangelo del 25 dicembre 2017 – Wilma Chasseur

COS’E’ IL NATALE

Cos’è il Natale? E’ UNO dei TRE che è stato mandato in missione! Dove? Sulla Terra.
Possiamo immaginare che un giorno, in Cielo, la Santissima Trinità abbia fatto una riunione, un consiglio. Riunione non solo consultiva, ma deliberativa, perché alla fine si decise! Cosa? Straordinaria decisione che cambiò le sorti dell’umanità! Si decise di mandare la Seconda Persona del Consiglio cioè il Figlio – che accettò, per fortuna! – in missione sul pianeta Terra. Fu il più grande avvenimento mai accaduto nella storia degli uomini: Dio si fece uomo. Nessun’altra religione ha mai avuto l’audacia di annunciare una cosa simile e nessuna filosofia – pur affermando l’esistenza di Dio – ha mai avuto il coraggio di sostenere che Dio scenda ad abitare con i figli degli uomini e ad occuparsi di loro. Anzi: per queste filosofie sarebbe uno scandalo inammissibile e cosa indegna dell’Essere perfettissimo, assumere una materia corporea con le sue limitatezze e pesantezze.

Ombre trapassate di luce…

Gesù Cristo l’ha fatto e da allora anche lo scorrere del tempo è suddiviso in “dopo” e avanti “Cristo”. Chi ha ancora il coraggio di definirLo un mito dopo che ha addirittura spaccato la Storia in due? Ma cos’è di preciso l’Incarnazione? Il Figlio di Dio incarnandosi, rimase ciò che era, cioè Dio con tutti gli attributi della divinità: eterno, onnipotente, infinito, onnisciente, immutabile, immenso ecc. Aveva tutto, sapeva tutto, poteva tutto e viveva nella perfetta beatitudine col Padre. Ma cosa non era? Non era il limite, la fragilità, la passibilità. Era la luce e volle scendere tra le nostre ombre. Era spirito e volle scendere nel regno della carne. Ma rimase luce! E rimase Spirito! Per trapassare di luce le nostre ombre e la nostra carne.

Chi siamo noi nell’Universo?

E così il nostro povero mondo, questo piccolo pianeta Terra in cui viviamo e che ruota negli spazi immensi di miliardi di anni-luce, ha ricevuto una dignità incredibile ed insuperabile: il Figlio di Dio è sceso su di esso: si è fatto “terrestre”.
Non si sa se ci siano altri pianeti abitati nello spazio, ma la stirpe umana non potrà mai essere superata in dignità perché lo stesso Figlio di Dio, ha voluto farsi uno di noi, della nostra stessa razza. Il corpo di Cristo è composto dalle stesse cellule e dagli stessi atomi di cui è composto ogni corpo umano: circa centomila miliardi di cellule di cui ognuna contiene mille miliardi di atomi. Pensate che meraviglia è il corpo umano. Che organizzazione e che complessità. Altro che il sole, le stelle e le galassie che sono molto poveri di informazione, al confronto!… E prendendo un corpo come il nostro, ha fatto sì che anche noi vivremo in eterno anche con il corpo.
E questo è più vero del fatto che io sia qui a parlare e voi ad ascoltare, perché noi passeremo, le nostre parole passeranno, cieli e terra passeranno, ma le SUE parole non passeranno mai!

La storia di una piccola falena

Un giorno una piccola falena s’invaghì di una stella. Ogni sera si librava in volo verso la stella e ogni mattina rientrava stremata senza averla potuta raggiungere. Suo padre l’ammoniva: “Ma non correre dietro alle stelle, non le raggiungerai mai, accontentati di un abatjour”. Ma la falena continuava imperterrita: ogni sera partiva e ogni mattina tornava stremata. Sua madre la redarguiva: “Volteggia attorno ai lampioni o alle lampade di casa, come fanno le tue sorelle, ma, per carità, lascia perdere le stelle!”. Ma la piccola falena non si diede per vinta e così imparò a volare altissimo nel cielo e divenne tutta luminosa e visse ancora molti anni dopo che le sue sorelle erano già morte attorno agli abatjour, ai lampioni e alle lampade di casa.
Ecco a cosa ci invita il Natale: a voler raggiungere la Stella Lucente che è Gesù.
Non accontentiamoci di vivacchiare all’ombra di un abatjour, ma aspiriamo a volare alto.

www.incamminocongesu.org

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 25 dicembre 2017 anche qui.

Santo Natale – Anno B

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Lc 2, 1-14
Dal Vangelo secondo Luca

1In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. 8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: 14«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Dicembre 2017
  • Tempo di Avvento IV
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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