Le porte del cielo spalancate per noi
Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 24 Novembre 2019.
Sta morendo, posto in alto, nudo nel vento, e lo deridono tutti: guardatelo, il re! I piรน scandalizzati sono i devoti osservanti: ma quale Dio รจ il tuo, un Dio sconfitto che ti lascia finire cosรฌ? Si scandalizzano i soldati, gli uomini forti: se sei il re, usa la forza! E per bocca di uno dei crocifissi, con una prepotenza aggressiva, ritorna anche la sfida del diavolo nel deserto: se tu sei il figlio di Dioโฆ (Lc 4,3).
La tentazione che il malfattore introduce รจ ancora piรน potente: se sei il Cristo, salva te stesso e noi. ร la sfida, alta e definitiva, su quale Messia essere; ancora piรน insidiosa, ora che si aggiungono sconfitta, vergogna, strazio. Fino allโultimo Gesรน deve scegliere quale volto di Dio incarnare: quello di un messia di potere secondo le attese di Israele, o quello di un re che sta in mezzo ai suoi come colui che serve (Lc 22,26); se il messia dei miracoli e della onnipotenza, o quello della tenerezza mite e indomita.
Cโรจ un secondo crocifisso perรฒ, un assassino โmisericordiosoโ, che prova un moto compassione per il compagno di pena, e vorrebbe difenderlo in quella bolgia, pur nella sua impotenza di inchiodato alla morte, e vorrebbe proteggerlo: non vedi che anche lui รจ nella stessa nostra pena? Una grande definizione di Dio: Dio รจ dentro il nostro patire, Dio รจ crocifisso in tutti gli infiniti crocifissi della storia, Dio che naviga in questo fiume di lacrime. Che entra nella morte perchรฉ lร entra ogni suo figlio. Che mostra come il primo dovere di chi ama รจ di essere insieme con lโamato. Lui non ha fatto nulla di male.
Che bella definizione di Gesรน, nitida semplice perfetta: niente di male, per nessuno, mai, solo bene, esclusivamente bene. E Gesรน lo conferma fino alla fine, perdona i crocifissori, si preoccupa non di sรฉ ma di chi gli muore accanto e che prima si era preoccupato di lui, instaurando tra i patiboli, sullโorlo della morte, un momento sublime di comunione. E il ladro misericordioso capisce e si aggrappa alla misericordia: ricordati di me quando sarai nel tuo regno.
Gesรน non solo si ricorderร , ma lo porterร via con sรฉ, se lo caricherร sulle spalle, come fa il pastore con la pecora perduta e ritrovata, perchรฉ sia piรน leggero lโultimo tratto di strada verso casa. Oggi sarai con me in paradiso: la salvezza รจ un regalo, non un merito. E se il primo che entra in paradiso รจ questโuomo dalla vita sbagliata, che perรฒ sa aggrapparsi al crocifisso amore, allora le porte del cielo resteranno spalancate per sempre per tutti quelli che riconoscono Gesรน come loro compagno dโamore e di pena, qualunque sia il loro passato: รจ questa la Buona Notizia di Gesรน Cristo.
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