La mia casa sarà casa di vita. Questo vuol dire Gesù. E la vita si dona o si tiene per sé. Non si può vendere e se lo si fa, questo è veramente un peccato contro lo Spirito, perché grida contro la nostra dignità di Figli di Dio.
Poesia
La tua casa.
Mio rifugio.
Mia gioia.
Sporca di ruberie.
Scaccia tutti.
E continua a parlarmi, ad insegnarmi.
La tua casa deve conoscere solo la tua voce.
Difficile uccidere chi ha la bocca piena di vita.
Tutti sono lì.
A pendere dalla tua bocca.
A prendere la vita dalle tue parole.
Difficile uccidere chi ha la bocca piena di vita.
Difficile uccidere chi è la vita.
Andate via voi che tramate trappole di morte.
Lì dove è di casa la vita.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 19, 45-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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