CHARLES DE FOUCAULD
III DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO C
MEDITAZIONE NUM. 368
LC 13, 1-9
Parabola del fico che verrà tagliato, se malgrado le cure, il tempo, la pazienza con la quale lo si attende, persiste a essere sterile.
Come sei buono, mio Dio, a ripeterci tante e tante volte, sotto tante e tante forme, che il tempo è breve, che ci è dato per produrre dei buoni frutti («La gloria di mio padre, è che diveniate miei discepoli e portiate frutto»), che non sappiamo né il giorno né l’ora fino a quando il divino giardiniere pazienterà, quando il Padre di famiglia rientrerà, quando il giudice ci farà rendere conto; che dobbiamo produrre molti frutti, noi ai quali è stato donato molto, che sappiamo la volontà del Maestro, noi che abbiamo sentito e compreso la sua voce…
Come sei buono, a chiamarci al tuo amore attraverso tanti mezzi e con questo timore salutare che non cessi di cercare di ispirarci! Da quanto tempo Dio pazienta! Da quanto tempo coltiva la nostra anima senza che essa porti frutto!
Affrettiamoci, affrettiamoci a restituire quello che ci ha dato, a fare quello che ci ha insegnato, a praticare la sua volontà che ci ha fatto conoscere… Affrettiamoci, affrettiamoci a portare questi frutti di virtù, questi frutti di vita evangelica, questi frutti di fedeltà, questi frutti di puro amore per i quali Dio coltiva da così lungo tempo, così inutilmente, la nostra anima!
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo. Fonte
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