Commento al Vangelo del 24 Giugno 2018 โ€“ p. Roberto Mela scj

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Nativitร  G. Battista: Profeta dellโ€™Altissimo

Oltre a quello di san Giovanni Battista, la Chiesa ricorda solamente il giorno della nativitร  di Gesรน e di Maria. Egli รจ il piรน grande fra i nati di donna, cerniera vivente fra i due Testamenti. La sua figura e la sua missione restano esemplari per la Chiesa di ogni tempo.

Il Battezzatore รจ stato soprattutto il Precursore del suo Signore, nella predicazione da vivo (pur con toni e contenuti diversi) e nella morte quale testimone della Torah di YHWH. Un vero โ€œServo di YHWHโ€.

I โ€œcantiโ€ del Servo

Nel corpo vivo della seconda parte del libro di Isaia, il DeuteroIsaia (Is 40โ€“55), spiccano quattro brani identificati tradizionalmente con โ€œI canti del servo di YHWHโ€. La loro estensione รจ discussa (Is 42,1-4[5-9]; 49,1-6 [7-13]; 50,4-9 [10-11]; 52,13โ€“53,12), ma spesso sono considerati omogenei tra di loro ed eterogenei al contesto. Di per sรฉ, non sono neppure โ€œcantiโ€, dal momento che il loro genere varia: dalla confessione in prima persona alla lamentazione in terza persona, dalla presentazione regale al dialogo tra YHWH, il popolo e il servo.

La tradizione si รจ affaticata soprattutto nellโ€™identificazione del servo, ma il risultato sono solo ipotesi astratte e congetturali: si svaria dallโ€™identificazione profetica (Mosรจ, Geremia, il DeuteroIsaia ecc.) a quella storica (Zerubbabel, Yehoyachin, Sedecia ecc.). Nella tradizione ebraica si ama far riferimento al messia, a Israele, a una sua parte fedeleโ€ฆ

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Queste ipotesi vanno per la maggiore ancor oggi nellโ€™ebraismo e nel cristianesimo. Lโ€™identificazione della figura del servo non deve essere lโ€™operazione ermeneutica piรน importante. Sembra invece molto fruttuosa, per lโ€™interpretazione complessiva, considerare questi brani profondamente inseriti nel contesto letterario, che sembra essere il miglior supporto ermeneutico per lโ€™interpretazione del contenuto del brano e, secondariamente, un aiuto per unโ€™eventuale identificazione del misterioso โ€œservo di YHWHโ€.

Mio servo tu sei, Israele

Il โ€œservoโ€ parla in prima persona e fa appello a un โ€œgiudizio universaleโ€ che si pronunci sullโ€™insieme della sua vicenda e della sua opera. Chiama a testimoni (o a essere giurati della corte) le โ€œisoleโ€ e le โ€œnazioniโ€. Esse sono entitร  lontane geograficamente dalla terra di Israele e pervase da una cultura e da un religiositร  โ€œaltreโ€ rispetto a quella israelitica. Ma il โ€œservoโ€ non teme di appellarsi alla loro valutazione critica, poggiando la sua fiducia nella comune umanitร  per emettere una valutazione equa della sua situazione.

Egli รจ ben consapevole di essere stato fatto oggetto di una โ€œchiamata personale/vocazione/qerฤโ€™ฤnรฎโ€ ancora prima della sua nascita. La sua vocazione connota con un DNA unico la sua persona ancora prima del suo vedere la luce. La vocazione a servire non si aggiunge estrinsecamente alla sua esistenza fisica ai suoi inizi (si pensi al profeta Samuele, cf. 1Sam 1,19-28) o giunta agli anni giovanili (come fu il caso del profeta Isaia, cf. Is 6) con una sua strutturazione ormai giร  ben formata.

Come per il profeta Geremia, โ€œconosciuto e consacratoโ€ da YHWH ancora prima di nascere (cf. Ger 1,5-10) e poi confermato nella vocazione negli anni giovanili, il โ€œservoโ€ di YHWH nasce per essere tale. Nasce per adempiere la sua missione, che non determina dallโ€™esterno la sua personalitร  rendendola meno libera ed eteronoma nel suo agire, ma si inscrive in lui come lโ€™elica del DNA che connota in modo โ€œnaturaleโ€ e unico ogni persona.

La voce di YHWH, che lo chiamava ha raggiunto il suo โ€œservoโ€ con un appello personale (โ€œha chiamato me/ha gridato meโ€), lo ha raggiunto ancora nel โ€œgrembo/beแนญenโ€ di sua madre, nelle sue โ€œviscere/mฤ“โ€˜รฎmโ€. Proprio lรฌ e in quel lasso di tempo YHWH โ€œha fatto ricordare/pronunciato/hizkรฎrโ€ il nome del suo servo. Lo ha fatto sentire al feto perchรฉ lo trasmettesse per vie misteriose alla madre.

Con lโ€™imposizione del nome, YHWH prendeva possesso della sua persona e gli indicava la sua missione. Non sarebbe stato il padre โ€“ e nemmeno la madre โ€“ a imporgli il nome. Essi avrebbero avuto solo il compito di decodificare i segnali dellโ€™alfabeto Morse emessi da YHWH, di analizzare il DNA del neonato e riconoscere una โ€œchiamataโ€ che veniva da molto lontano, nel tempo e nello spazio. Era una voce che sequestrava per sรฉ il nascituro, ponendolo fra le sue proprietร , in stato di appartenenza, di sottomissione e di obbedienza totale.

Mi plasma

La voce di YHWH ha pronunciato il nome del profeta, e con questo gli ha imposto una missione. La voce di YHWH รจ perfomativa, attua con potenza ciรฒ che esprime col flatus vocis. รˆ una โ€œparola-fatto/dฤbฤrโ€, frutto di un โ€œdire/โ€™ฤmarโ€ efficace e creativo. La voce di YHWH รจ quella di uno โ€œche mi plasma/yลแนฃrรฎ (participio qal continuativo)โ€ (v. 5) come un abile artigiano, un vasaio sempre allโ€™opera. Egli prende la materia fornita dalla madre e dal padre per farne un vaso per uso โ€œnobile/eis timฤ“nโ€ nella casa di Israele (cf. 2Tm 2,20). Esso conterrร  un tesoro, anche se in un vaso di creta (cf. 2Cor 4,7). Potrร  essere spezzato dalla violenza cieca degli uomini, ma non sarร  un vaso di Pandora per la disgrazia degli uomini.

Spada e freccia

Il servo di YHWH non sarร  perรฒ un imbelle, uno che si dร  per vinto in partenza, un perdente nato. La sua missione รจ lโ€™annuncio della parola di YHWH puntuale, preciso, tagliente e penetrante.

Se ne puรฒ vedere un esempio proprio nella pagina precedente, Is 48. La parola del profeta-servo denuncia con chiarezza lโ€™infedeltร  del popolo, la sua disobbedienza e chiusura nei confronti di YHWH. Questi chiamerร  come suo strumento il pagano Ciro II il Grande. Lo farร  venire da lontano e darร  successo alle sue imprese (cf. Is 48,15). Anchโ€™egli sarร  un โ€œservo di YHWHโ€, a suo modo e in limiti ben precisi.

Il servo di YHWH รจ un guerriero ben equipaggiato, fornito di attrezzatura militare di massima efficacia. La sua bocca/lingua sarร  una spada lunga, pesante, a doppio taglio, le sue parole frecce appuntite riposte nella faretra di YHWH, pronte per lโ€™uso. Egli ricorda con commozione il compiacimento del suo Signore: ยซIl mio servo, sei tu! Israele, di te vado orgogliosoยป (A. Mello).

Il servo sarร  un profeta che parla in modo tagliente e penetrante a nome di YHWH, ma sarร  pur sempre appartenente al popolo di Israele, un suo discendente. Un servo a servizio del suo popolo, amante del suo popolo anche quando lo deve redarguire ferocemente per la sua infedeltร  al patto con YHWH.

Troppo poco

Il momento della crisi arriva per tutti, anche per il profeta, il servo del Signore.

Il suo รจ un lamento accorato, ai limiti dello scoraggiamento totale. Il suo sforzo รจ stato generoso, senza risparmio di forze. Il risultato perรฒ รจ stato deludente, โ€œvano/rรชqโ€, un โ€œsoffio/hebelโ€ passeggero, volubile, vaporoso e inconsistente. ยซโ€ฆ ho servito (douleลn) il Signore con tutta umiltร , tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciรฒ che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle caseโ€ฆ perchรฉ non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontร  di Dioโ€ฆ per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire ciascuno di voiยป (At 20,19-20.27.31) dirร  lโ€™infaticabile apostolo Paolo nel suo โ€œtestamento pastoraleโ€ affidato sulla spiaggia di Mileto agli anziani fatti arrivare dalla comunitร  di Efeso. In 1Cor 9,19.22 confermerร  il suo bilancio spirituale e apostolico: ยซโ€ฆ mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero possibileโ€ฆ mi sono fatto tutto per tutti, per salvare ad ogni costo qualcunoยป.

Il servo-profeta รจ esausto, senza piรน forze, ormai โ€œconsumate/finite/kลแธฅรฎkillรชtรฎโ€. IL DNA perรฒ non mente. Dallโ€™elica riparte lโ€™input della fiducia incrollabile. Il profeta โ€œsaโ€ che il suo giudice giusto e inappellabile รจ YHWH. Egli conosce la genuinitร  e la generositร  degli sforzi, come pure la responsabilitร  della sorditร  e della disobbedienza in campo.

La โ€œpaga/peโ€˜ullatรฎโ€ del militare fedele e combattivo, lโ€™orgoglio di YHWH, รจ al sicuro presso il suo Signore. Egli conosce la veritร  della cose, la generositร  del โ€œvasoโ€ plasmato in continuitร , il suo โ€œvalore/peso/โ€™ekkฤbฤ“dโ€. Ha fatto di tutto per mettere a frutto la forza che YHWH gli donava โ€œper far tornare/convertire/leลกรดbฤ“bโ€ Giacobbe/Israele dal suo esilio/peccato, per โ€œrimettere in piedi/ristabilire/(ri)suscitare/lehฤqรฎmโ€ le tribรน di Israele.

Luce e salvezza di YHWH

Il guerriero scoraggiato si รจ confidato col suo comandante in capo, ha fatto rapporto a lui e gli ha aperto il proprio cuore con fiducia. E a chi tocca il fondo, la spinta allโ€™insรน non viene negata.

Il compito del servo-profeta guerriero non รจ concluso, ma rilanciato, raddoppiato. โ€œTroppo poco/nฤqฤ“lโ€ quello che hai fatto, rispetto alla forza che ti ho dato, alla missione nascosta nel tuo nome, allโ€™orgoglio che tu susciti in me, gli risponde YHWH.

 ยซTi darรฒ come/Ti farรฒ luce delle genti, perchรฉ la mia salvezza arrivi agli estremi della terraยป. La tua โ€œmorteโ€ per sfinimento e consunzione si trasformerร  in risurrezione, vita ulteriore, a piรน ampio raggio.

Diventerai trasparenza della mia luce per tutti i popoli, sarai testimone della luce del Dio unico creatore perchรฉ liberatore, redentore del suo popolo dallโ€™esilio dellโ€™Egitto e di Babilonia. Sarai la luce della Torah, la vita โ€œsaggiaโ€ secondo i comandi di vita e di felicitร  donati da YHWH (cf. Dt 4,32-40).

In tal modo โ€œla mia salvezza/yeลกรปโ€˜ฤtรฎโ€ (soggetto!) โ€œsarร /arriverร /lihiรดtโ€ ai confini della terra.

Luce che illumina, riscalda, indirizza, rivela, fuga le tenebre della menzogna che manipola i cuori e le menti. Luce che difende lโ€™uomo da se stesso, dai suoi idoli artefatti, dai suoi sentieri interrotti e dalle sue libertร  di corto respiro. Porterai una speranza grande, che sorregge le piccole speranze quotidiane.

Il servo-profeta sente dentro di sรฉ unโ€™acqua fluire sommessa: ยซTi basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezzaยป (2Cor 12,9). Lโ€™animo si placa nella fede: ยซโ€ฆ quando sono debole, รจ allora che sono forteยป (2Cor 12,10).

Benedetto il Signore

Di fronte alla mano del Signore che sta con il suo bambino, fonte di lode e di domande stupite della gente, le labbra chiuse del sacerdote Zaccaria (โ€œYHWH ricordaโ€) โ€“ castigo e simbolo a un tempo di fronte alle grandi opere del Signore non accolte prontamente nella fede โ€“ si aprono finalmente al canto profetico (epropheteusen).

Nella preghiera contemplativa di Zaccaria, la benedizione retrospettiva verso il Dio liberatore precede ogni altra lode, supplica, profezia e ringraziamento (cf. Lc 1,67-75).

La lode di Zaccaria, ispirata dallo Spirito profetico, si radica sullโ€™opera potente di Dio sperimentata da Israele nella sua storia. La promessa fatta a Davide (cf. 2Sam 7) e confermata piรน volte nella storia di Israele, vede ora lโ€™inizio del compimento nellโ€™arrivo del Salvatore potente, Gesรน. Egli รจ in persona la โ€œvisitaโ€ benevola del Dio di Israele che riscatta il suo popolo dai nemici.

Gesรน รจ compimento di parole profetiche, salvezza dai nemici, segno definitivo di misericordia, memoriale vivente dellโ€™alleanza che unisce YHWH al suo popolo (e tendenzialmente con tutte le genti).

La liberazione dalla โ€œschiavitรน/โ€˜ฤƒbรดdฤhโ€ in Egitto era stata donata da YHWH a Israele in vista di un โ€œservizio liturgico ed esistenziale/โ€˜ฤƒbรดdฤhโ€ nella libertร . Una libertร  responsabile, radicata in una grazia prevenienete in vista di una oblativitร  estroflessa, connotata dalla santitร  e dalla giustizia.

Una vita โ€œaltraโ€, โ€œsantaโ€, pervasa dal Santo, segnata da uno standard morale superiore a quello delle โ€œgentiโ€ (cf. Lv 19,2 ยซSiate santi, perchรฉ io, il Signore, vostro Dio, sono santoยป). Una vita di stretta unione di intenti e di opere (โ€œgiustiziaโ€) con lโ€™Alleato divino. Una vita โ€œliturgicaโ€ di lode e di integritร  comportamentale, segnata dallโ€™amore del prossimo e dallโ€™integrazione anche dello straniero e del โ€œnemicoโ€ (cf. Lv 19,18; Nm 9,14; 15,14; Dt 5,14-15; 10,19 26,11; 27,19โ€ฆ). Una vita nella pace, senza timore alcuno, nรฉ degli uomini, nรฉ del proprio Dio ยซamante della vitaยป (Sap 11,26).

Profeta dellโ€™Altissimo

Dalla benedizione di YHWH Signore, la preghiera profetica di Zaccaria si sposta ora sul suo bambino, Giovanni (โ€œYHWH fa graziaโ€).

Zaccaria lo contempla con sguardo divino, โ€œspiritualeโ€, profetico. Alla sua coscienza credente e orante (fatta propria e ampliata dallโ€™evangelista e dalla Chiesa postpasquale), Giovanni sarร  e sarร  riconosciuto pubblicamente come tale (= โ€œsarร  chiamatoโ€) soprattutto come un profeta (prophฤ“tฤ“s<pro-phฤ“mi)), un uomo che parla davanti e al posto di Dio, YHWH lโ€™Altissimo.

Giovanni camminerร  davanti al Signore, per preparargli la strada e un popolo ben disposto (cf. Is 40,3; Ml 3,1). Il Signore/Kyrios YHWH รจ ora il suo Figlio Gesรน risorto e posto come Signore/Kyrios alla destra di Dio/Theos, il Padre/Patฤ“r. Giovanni sarร  come lโ€™angelo di luce che apre di notte la strada della liberazione nel deserto dellโ€™esodo. Una colonna di nube, tromba dโ€™aria di luce sabbiosa che indica di giorno il cammino sicuro al popolo in cammino.

Il dono-compito proprio di Giovanni sarร  quello di illuminare la coscienza spirituale e morale del popolo di Israele, un richiamo incarnato a vivere nella libertร  ricevuta in dono dal Dio dellโ€™esodo.

Noctem fugat lux, la luce mette in fuga la notte. Giovanni sarร  la coscienza critica di Israele (gente semplice e potenti insieme), perchรฉ torni indietro dai propri bersagli sbagliati (โ€œpeccatiโ€), per camminare sulla โ€œstrada santaโ€, lโ€™โ€œautostrada dei reโ€ della Transgiordania: ยซCi sarร  un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerร . Sarร  una via che il suo popolo potrร  percorrere e gli ignoranti non si smarriranno. Non ci sarร  piรน il leone, nessuna bestia feroce la percorrerร  o vi sosterร . Vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubiloยป (Is 35, 8-10a).

Sole di tenerezza

Se, grazie alla predicazione Giovanni, il popolo prenderร  coscienza dei propri peccati, esso sperimenterร  la conoscenza della salvezza. Essa sorgerร  dallโ€™alto come un sole che porta in visita benefica (episkepsetai[ v. 78, cf. v. 68]) la tenerezza e โ€œla misericordia/splagchna eleous (= viscere di misericordia materna/tenerezza)โ€di Dio.

Il sole della tenerezza misericordiosa di Dio annienterร  le tenebre mortali in cui si trova Israele (e le genti) (cf. Is 9,1; Is 42,7) e dirigerร  i suoi passi sulla via della pace piena, lo ลกฤlรดm messianico.

Inserito pienamente nella temperie spirituale e teologica del suo tempo, Giovanni connoterร  perรฒ di fatto la sua predicazione secondo uno stampo apocalittico, di ammonizione severa contro i peccatori, senza sfumature. Una divisione netta del mondo in malvagi e giusti. Una via di santitร  divisiva incontro al YHWH, signore e giudice della storia. La prassi di accoglienza misericordiosa โ€“ non giustificante del male โ€“ attuata da Gesรน lo metterร  in crisi teologica e spirituale sulle modalitร  dellโ€™instaurazione della santitร  di Dio nel mondo (โ€œil Regnoโ€).

Grande nel Regno

Giovanni sarร  il Precursore di Gesรน nella predicazione in vista di preparare un popolo ben disposto verso Dio. Morirร  decapitato nella fortezza di Macheronte per la sua fedeltร  radicale alla Torah di YHWH. A lui erano accorsi poveri peccatori, prostitute e pubblicani, che lo avevano ascoltato e avevano ยซriconosciuto che Dio รจ giustoยป (Lc 7,29), convertendosi. In quel frangente, di fronte alle persone in carne e ossa, le parole di Giovanni verso i pubblicani e i soldati desiderosi di un cammino spirituale percorribile a loro non erano state violente e radicali. Aveva solo chiesto loro passi di comportamento possibili nella loro situazione di โ€œlavoroโ€ (cf. Lc 3,12-13.14; cf. Amoris laetitia c. VII, nn. 291-312: โ€œAccompagnare, discernere e integrare la fragilitร โ€; n. 293: ยซNel discernimento pastorale conviene โ€œidentificare elementi che possono favorire lโ€™evangelizzazione e la crescita umana e spiritualeโ€ยป [cit. della Relatio Synodi 2014, 27]โ€).

Il piรน โ€œpiccoloโ€ che accoglie Gesรน e il suo Regno รจ piรน grande di Giovanni il Precursore, il Battista (cf. Lc 7,28).

Vogliamo pensare โ€“ ne siamo certi โ€“ che il Precursore in vita e in morte del Signore Gesรน, il piรน grande fra i nati di donna (cf. Lc 7,28), nel buio della galera del Macheronte abbia alla fine allineato le sue categorie teologiche a quelle del Messia che rivelava se stesso (e il Padre) nella prassi accogliente di liberazione dei poveri, dei malati, dei peccatori.

Vogliamo pensare โ€“ ne siamo certi โ€“ che anche Giovanni Battista, il Precursore, il piรน grande fra i nati di donna e โ€œpiรน che un profetaโ€ (cf. Lc 7,26) sia โ€œgrandeโ€ anche nel Regno dei cieli.

Lโ€™amico dello Sposo gioisce alla voce dello Sposo (cf. Gv 3,29).

Lโ€™amico gioisce nel โ€œdiminuireโ€, mentre vede โ€œcrescereโ€ lo Sposo (cf. Gv 3,30).

E lo Sposo ha giร  detto da tempo allโ€™amico: ยซVieni, entra nella gioia del tuo Signoreยป (cf. Mt 25,21).

Commento a cura di padre Roberto Mela scj โ€“ Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B
NATIVITAโ€™ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป. Le dissero: ยซNon cโ€™รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. Allโ€™istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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