Commento al Vangelo del 24 Giugno 2018 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD

NATIVITÀ GIOVANNI BATTISTA

Lc 1, 57-66.80

Santa Vergine, san Giuseppe, mettetemi tra voi ai piedi di Nostro Signore…è notte, tutto  tace, il mondo è immerso nel silenzio e nell’ombra… soli vegliate ai piedi di Gesù con una gioia infinita… La vostra contemplazione continuerà per tutta la giornata: niente lavoro, è festa; non lo lascerete un istante; come siete adesso, guardandolo, gli occhi, lo spirito , il cuore perduti in lui, così resterete tutti gli istanti di questo giorno…

Tutti i vostri giorni trascorrono uguali è vero, niente può distrarvi dalla vostra felice contemplazione; ma oggi le vostre dolcezze saranno ancora più grandi, perché non solamente con il  cuore e  lo  spirito, ma anche con gli occhi del corpo non cesserete un solo istante di guardarLo, di essere, come  in quest’ora, accanto a Lui, verso di Lui… è la festa di san Giovanni, di questo Giovanni di cui avete santificato la nascita, che Gesù ha voluto visitare prima della sua entrata nel mondo,… di questo Giovanni che per primo dopo Maria ha riconosciuto, adorato, amato lodato Gesù;…di questo Giovanni che passò tutta la sua vita sprofondato in Gesù, perduto nella sua contemplazione e nel suo amore, senza avere la dolcezza di gioire della vista di questo beneamato Gesù del quale la sola voce restituisce la sua gioia perfetta.

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Dobbiamo a Dio, a te, Gesù, tutti i sacrifici: dall’infanzia ti sacrifica il suo corpo con delle austerità inaudite; il suo cuore e il suo spirito, riversando in loro per tuo amore tutte le gioie, fino alle più lecite e alle più sante, fino a quella di vederti!… Ami il tuo Precursore, mio Gesù, lui al quale hai ispirato un così ardente amore per te, e che è  così fedele a  questa grazia, lui al quale domandi un sacrificio così totale di tutta la sua vita e infine del suo sangue, e che ti offre così fedelmente l’uno e l’altro…lui al quale domandi tanto e che ti dona così perfettamente tutto che gli domandi…

La Sua festa è una festa per te e per i tuoi santi Genitori: non ce n’è una così per il tuo indegno piccolo fratello. Come passo tra te e i tuoi  santi Genitori, a contemplarvi, adorarvi, amarvi, tutti gli istanti di  questo  giorno  e  tutti quelli della mia vita… Oh miei santi Genitori, oh san Giovanni, ottenetemi questa grazia, oh san Giovanni, ottienimi di conoscere la volontà di Nostro Signore e di  farla perfettamente  per quanto penosa possa essere; aiutatemi a compierla sempre, sempre, a fare in ogni istante della mia vita ciò che vuole da me, e così a consolare il Suo Cuore il più possibile in tutti questi istanti…

Miei santi Genitori, tenetemi tra voi ai piedi di vostro Figlio! San Giovanni, prega per me, che per tua intercessione sia il vero piccolo fratello di Nostro Signore Gesù e che sia perfettamente tutto ciò che attende da me, … che fedele io stesso alle sue grazie infinite, Gli doni tutto ciò che mi domanda e consoli il più possibile il suo Cuore.

Amen.

Fate questa stessa grazia a tutti gli uomini perché sia glorificato in tutti i suoi figli. Amen

 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

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Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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