Una misura più umana
Gesù ci ribalta testa e cuore. Cambia i pesi della bilancia e rovescia i recipienti dell’odio, della vendetta, della rappresaglia, riempiendoli di amore, di misericordia, di benedizione.
Le sue non sono le parole ostentate da un predicatore, ma la descrizione esatta della sua stessa fisionomia, che vediamo realizzarsi concretamente nella sua storia personale. Egli dona senza ricevere contraccambio, perdona senza essere ringraziato, salva senza ottenere ricompensa. Accoglie come amico Giuda che lo tradisce, perdona Pietro che lo rinnega, scusa i soldati che lo uccidono.
La potenza della sua parola e la decisione della sua testimonianza entrano nel mondo e vi suscitano oasi di carità e torrenti di misericordia, risanano cuori spezzati e violentati, ricostruiscono comunità divise e dilaniate. Come è possibile che questo avvenga nelle famiglie divise, nelle persone che si odiano, nei gruppi che si contrappongono, nelle nazioni che si combattono? La desolazione provocata dal male può diventare il punto di partenza di una domanda e di una preghiera: «Donaci Signore un cuore nuovo. Manda il tuo Spirito e rinnova la faccia della terra».