Commento al Vangelo del 23 aprile 2018 – don Mauro Leonardi

La vocazione non è il risultato di un atto volontaristico: è sentirsi chiamati per nome, riconosciuti da chi, più di ogni altro, sa chi sei perché ha dato la vita per te, cioè che vuole dire che ti ha dato la vita: Gesù. E per entrare nell’amore di Cristo non c’è altro che la porta principale: che è Cristo stesso. Infatti la nostra vocazione è la nostra vita e la nostra vita scorre nell’alveo della vita di Cristo che ci ha donato la salvezza.

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Poesia

Tante persone entrano nel recinto.
Tante persone sono nella mia vita.
Ma sono ladri.
Ladri di vita.
Il mio guardiano non li ha fatti entrare.
Si sono arrampicati, calati, da soli.

C’è una porta per entrare nella mia vita.
C’è un guardiano per entrare nella mia vita.
Avvicinati alla porta.
Fa sentire la tua voce.
Se lui ti riconoscerà.
Potrai entrare.
Potrò uscire.

Io capisco di cosa parli.
Perché lo vivo con te.
E tu con me.

Solo la tua voce.
Solo la tua voce che mi chiama.
Può spingermi fuori.
Fuori da ciò che conosco.
Fuori da casa mia.
Fuori dalle mie certezze e verità.

Posso camminare fuori dal recinto della mia vita sicura.
Solo se tu sei davanti a me.
Solo se seguo te.

Non seguirò più chi non conosco.
Non seguirò più chi non mi conosce.

Fammi tu da porta.
Se rimango nel recinto morirò di fame.
Non mi serve una protezione che non mi fa vivere.
Fammi tu da porta.
So che sarai ancora qui.
Quando rientrerò.
Aperto per me.
Pronto per me.
Per riaccogliermi.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 10, 1-10
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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