Oggi รจ la festa del Signore, re dellโuniverso. Davvero il suo regno non รจ di questo mondo! Il Vangelo, infatti, ci parla di un uomo debolissimo, spogliato di tutto, povero, la cui vita dipende interamente da altri. Come si puรฒ pensare che un uomo in quelle condizioni potesse essere re di qualcosa? Non ha alcun aspetto di potenza. Nel nostro mondo dove quello che conta รจ ciรฒ che appare, come possiamo affidarci ad un uomo cosรฌ, che mostra esattamente il contrario della forza? Perfino i passanti possono deriderlo, tanto che gli buttano in faccia il suo fallimento, gridando a lui, condannato a morte: โSalva te stesso!โ. Noi cerchiamo i forti, spesso li corteggiamo, facilmente sappiamo tutto di loro (e magari non sappiamo nulla del nostro vicino!) perchรฉ pensiamo ci diano protezione, successo, sicurezza, riconoscimento, benessere. Ma uno come Gesรน non puรฒ certo soddisfarci! Anzi, lo sfuggiamo, perchรฉ ci ricorda la nostra debole umanitร . Come puรฒ lui essere re? Di cosa? Al massimo puรฒ suscitare la pietร . Eppure dice a Pilato: โTu lo dici; io sono re! Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo!โ. Quellโuomo, sconfitto da tanti piccoli re di arroganza e violenza, da una folla che gli urla in faccia la sentenza, proprio lui reclama di essere re.
I re di questo mondo vogliono essere serviti, non servire. Vogliono avere e non donare. Vogliono imporre, parlare sopra gli altri, non stare a sentire nessuno. Vogliono stare bene, ma non sanno fare stare bene gli altri. Vogliono avere ragione e non cambiare mai, comandare e non obbedire a nessuno. Mettono le loro condizioni e si irritano se non sono osservate; eliminano chi sentono come un nemico o chi non piace. I re di questo mondo vogliono essere amati ma non si sforzano di umiliarsi a farlo per davvero; sono soli, perchรฉ finiscono per avere paura dellโaltro. Si circondano di complici e di sudditi, ma non hanno amici. Anche Gesรน venne tentato di diventare un re in questo modo. Il male lo voleva legare al potere del consumo, delle cose, del piegare tutto, anche la Parola di Dio, ai propri interessi. โTutte queste cose ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiโ, gli aveva detto il diavolo nel deserto. Gesรน non รจ comprato dal denaro; non scende a compromessi. Si rifiuta di servire i regni di questo mondo. โIl mio regno non รจ di questo mondoโ, dice a Pilato. Gesรน รจ re perchรฉ serve ed ama. Re, perchรฉ solo lโamore comanda realmente ed รจ il vero potere sul creato, lโunico che puรฒ capirlo e non sciuparlo. Re perchรฉ figlio. Re non sugli altri o contro gli altri, ma insieme e per gli altri. ร re perchรฉ niente puรฒ resistere allโamore. Per questo lui รจ lโalfa e lโomรฉga, la prima e lโultima lettera, come รจ scritto nel libro dellโApocalisse.
[ads2]La sua forza, lโunica che conta e che resta della vita, รจ quella dellโamore. Per questo รจ il piรน forte di tutti i forti della terra; per questo รจ re dellโuniverso. Chiede anche a noi di confidare nella forza del volere bene, di non svuotarla di sentimenti, di intelligenza, di cuore; chiede di non rinunciare per paura, di non pensare che รจ troppo poco. Gesรน, debole, mite ed umile di cuore, รจ re perchรฉ tutti noi, che siamo deboli e bisognosi, che siamo poca cosa, possiamo vincere con lui il male, il nemico della vita e dellโamore. Anche noi possiamo essere suoi. Il suo regno passa per questo mondo, per i nostri cuori. Chi non appartiene a lui finisce per essere schiavo della logica dei re o della seduzione del potere e della spada. ร bello e dolce appartenere a lui, perchรฉ nel suo regno di amore tutto รจ nostro, senza limiti. โAma e fa ciรฒ che vuoiโ. Perchรฉ il potere dellโamore, come dice il profeta Daniele, dura in eterno, non tramonta mai. I tanti re di questo mondo finiscono, passano, come la loro forza; si rivelano ignobili, caduchi, volgari, pieni di ossessioni. Il suo regno non finisce. Signore, re dellโuniverso, vieni presto ad asciugare le lacrime degli uomini, a liberare dal male, dallโodio, dalla violenza, dalla guerra. Venga presto il tuo Regno di pace e di giustizia. Insegnaci ad appartenere a te, a non avere paura, ad essere forti e liberi nellโamore, deboli come siamo, deboli come te, Signore, che sei un re debole che ha vinto il male. A te gloria e potenza, nei secoli dei secoli. Amen.
Nostro Signore Gesรน Cristo, Re dell’Universo
- Colore liturgico: bianco
- Dn 7, 13-14; Sal. 92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37
[ads2] Gv 18, 33-37
Dal Vangelo secondo Giovanni
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In quel tempo, Pilato disse a Gesรน: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป. Pilato disse: ยซSono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?ยป.
Rispose Gesรน: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป.
Allora Pilato gli disse: ยซDunque tu sei re?ยป. Rispose Gesรน: ยซTu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 22 – 28 Novembre 2015
- Tempo Ordinario XXXIV, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net